I VOLTI DEGLI SPIRITI

I VOLTI DEGLI SPIRITI (136 pagine; 10 euro) è l’antologia 2022 della collana Memorie dal Futuro, curata dall’associazione RiLL – Riflessi di Luce Lunare e pubblicata da Acheron Books.

Memorie dal Futuro è una collana di antologie personali, ognuna dedicata ai racconti degli autori/ autrici che più si sono distinti/e nei concorsi letterari banditi da RiLL (in particolare nell’ambito del Trofeo RiLL, uno dei maggiori premi italiani per racconti fantastici).

Questo nuovo volume della collana,  con copertina curata da Valeria De Caterini, propone i racconti di Maurizio Ferrero, nato nel 1987 a Vercelli, dove vive e lavora.

Molte sue storie sono già uscite su riviste e antologie; ha vinto due volte il Trofeo RiLL (nel 2016 e 2018), emergendo in entrambe le occasioni su 350 racconti partecipanti. Inoltre, ha pubblicato il romanzo fantasy “Ballata di fango e ossa” (Edizioni Moscabianca, 2019) e l’antologia sword & sorcery “Gemme e Boccali” (Delos Digital, 2021).

I VOLTI DEGLI SPIRITI è un’antologia di dieci racconti che spaziano dal fantasy alla fantascienza post apocalittica. Sono storie di persone normali in contesti straordinari: personaggi costretti a schivare la morte o chiamati a dare una svolta alla loro vita, decidendo il proprio futuro. Proprio questo elemento favorisce l’empatia di chi legge: “l’epicità, la scala globale o persino cosmica delle vicende è ridimensionata a un livello che ci permette di abbracciarla. I personaggi non sono distanti, i loro problemi e valori non sono molto diversi dai nostri: famiglia, sopravvivenza, amore, vendetta, solitudine”, come nota Andrea Viscusi nell’introduzione.

Il fatto che i protagonisti di queste storie vivano in mondi dove è possibile scegliere il proprio destino, però, non garantisce affatto che ci riescano: Maurizio Ferrero non è incline all’ottimismo, anzi i suoi racconti virano spesso, e decisamente, su toni cupi e atmosfere dark. Non a caso, il sentimento che più i suoi personaggi inseguono o a cui maggiormente aspirano è la speranza (per sé, per i propri cari, per l’avvenire…).

Come spiega lo stesso autore nell’intervista che chiude il libro: “È proprio per esorcizzare il timore di futuri oscuri che scrivo di mondi selvaggi. Quel che scrivo ha solitamente una caratteristica: vorrei vederlo realizzato oppure non vorrei mai vederlo realizzato”.

Buona lettura.

A cura della redazione