FANTASCIENZA STORY: APPENDICE 08 – PARTE 12

CREATI DA DIO, CREATI DALL’UOMO – PARTE 12

Film inediti – Parte 01

Iniziamo con 80000V Erekutorikku doragon (titolo USA: Electric Dragon 80.000 V) di Sogo Ishii, film giapponese che ci porta a conoscere Dragon Eye Morrison che ha vissuto da bambino una straordinaria quanto incredibile esperienza: è stato colpito da una scarica da 80.000 volt mentre si arrampicava su un traliccio dell’alta tensione. In questo modo egli ha ottenuto una sorta di contatto con i rettili e il recupero di queste creature è diventato il suo lavoro, ma Dragon è come una pila che, una volta al colmo della carica, deve scaricarsi in qualche modo e infatti scarica le sue energie suonando la chitarra elettrica. Un altro ragazzo però è sopravvissuto a un incidente dello stesso genere, solo che non ha l’avvedutezza di Dragon: al contrario egli pensa di sfruttare questo suo potere a suo puro scopo personale e criminale. Viene da sé che uno scontro tra i due sarà inevitabile…

Alien Factor 2: The Alien Rampage di Don Dohler è un titolo che vorrebbe creare una sorta di continuità con il precedente Alien Factor, ma tra i due film non c’è niente in comune se non la presenza di George Stover tra gli interpreti. Qui abbiamo l’F.B.I. che dà la caccia a un’aliena perché ha sottratto da un laboratorio del Maryland un quantitativo di uranio 235 per usarlo come propellente per la sua astronave in avaria. Riusciti ad avvicinarla, gli agenti la feriscono in uno scontro a fuoco senza sapere che a bordo della nave spaziale un cyborg programmato per questa evenienza sta per attivare un’arma capace di distruggere l’intera umanità…

Con Altered Species (Altered Species) di Serge Rodnunsky, facciamo la conoscenza di uno scienziato che è alla ricerca di un modo per porre fine al cancro per cui crea una sostanza verde. Il suo assistente, Walter, se ne libera involontariamente versandola nel lavandino. Ora, poiché i tubi nel seminterrato hanno delle perdite, la sostanza rientra in un punto in cui vi sono dei ratti. Quando lo scienziato se ne va, Walter invita degli amici per una festa e mentre questa continua, i topi, tra cui ve ne è uno gigantesco, attaccano gli invitati.

Beer Money di Joshua Butler tratta invece la storia di Tim, un meteorologo fallito, che torna nella sua piccola città natale per uscire con i suoi amici di scuola: Rut, un atleta grasso, e Neal. I tre vanno in campeggio e alla vista di un atterraggio UFO si nascondono nei cespugli e guardano come un piccolo alieno verde, Greenie, fruga attraverso i loro pacchi e mangia il loro cibo. Con l’idea di poter fare soldi abbastanza per avere birra per tutta la vita, Rut afferra Greenie nel momento in cui sta facendo ritorno alla nave. Il Greenie impotente ha però la capacità di rigenerarsi e Rut lo uccide diverse volte in vari modi crudeli e violenti. Essi torturano anche l’alieno per cercare di farlo “parlare”. Un’amica dei ragazzi interviene e convince Tim che devono lasciar tornare l’alieno a casa.

Between the Moon and Montevideo, diretto da Attila Bertalan, è un film canadese che ha per protagonisti Tobi e Tony, i quali si trovano in una colonia spaziale orbitante fra la Terra e la Luna, ma da qualche tempo vi regnano disordini e violenze, per cui i due amici vogliono tornare sulla Terra, a casa a Montevideo, ma il viaggio ha dei costi proibitivi e loro non hanno molto denaro. Tony è un abile giocatore e quindi decide di trovare il denaro con una partita a carte, ma una ragazza intralcia i piani dei due ragazzi in maniera subdola.

Ecco ora un film inedito di Fred Olen Ray, quasi sempre realizzatore di film mediocri e nemmeno qui si smentisce. Questo di chiama Biohazard, una pellicola tratta piratescamente dal capostipite Alien e che narra di alcuni malvagi alieni richiamati dai poteri paranormali di una psicologa.

Ci occupiamo brevemente, adesso, dell’ennesimo prodotto tratto da un romanzo di Mark Twain, “Un americano alla corte di re Artù”. Si chiama Black Knight ed è diretto Gil Junger: un giovane lavora in un Luna Park e da lì si trova magicamente trasportato nell’Inghilterra del Medioevo ai tempi di re Artù.

E’ un raro film colombiano questo Bogotà 2016 diretto da Alejandro Basile, Ricardo Guerra, Pablo Mora e Jaime Sánchez. Il film si sviluppa in tre episodi, ma non ha riscosso il favore della critica nonostante il premio vinto al Bogotà Film Festival del 2001. E’ stato infatti giudicato bizzarro nella sceneggiatura, carente nella regia e troppo influenzato dai film nord-americani. Questa è comunque la trama: gli episodi si svolgono in una Bogotà del 2016, trasformata in una giungla urbana, dove coesistono realtà diverse e contraddittorie. I personaggi dei tre episodi sono frutto di scelte surreali, come il vagabondo che veste alla maniera degli anni ‘50 ed è fatto oggetto di una irrazionale inchiesta televisiva, oppure come un gruppo che partecipa a un concorso TV per la ricerca di personaggi geneticamente modificati; ovvero la miss del sesso virtuale che tenta la fuga, finita tragicomicamente, con un ambiguo amante. Il filone che li unisce è senza dubbio il trascinamento di ogni essere dalla travolgente violenza delle passioni.

Eccoci a Bug Off! diretto da T. C. Christensen, una commedia fantascientifica che ci fa conoscere la baby-sitter della piccola Krista, la signora Pickle Nickle, in realtà un’aliena giunta sulla Terra per apprenderne gli usi e i costumi. La bimba vorrebbe che il pestifero fratellino si trasformasse in un insetto e l’ingenua aliena la esaudisce per mezzo di un marchingegno elettronico. Quando Krista chiede di far tornare normale il fratello prima che tornino a casa i genitori, un altro alieno rapisce il bambino/insetto per dimostrare ai suoi superiori che Pickle Nickle è un’incompetente.

Cheonsamong (titolo internazionale: Dream of a Warrior) è un film prodotto dalla Corea del Sud e diretto da Hee-joon Park, dove un raid di terroristi provoca un malfunzionamento nei comandi di una macchina del tempo che il dottor Jang sta sperimentando con la figlia Nam-Hong e quest’ultima viene scaraventata in una ignota dimensione. Una volta messa a punto la macchina, il dottor Jang richiede l’aiuto del detective Dean per ricercare la figlia nella dimensione in cui si trova e riportarla al presente. Dean accetta anche perché pensa che Nam-Hong sia la stessa donna che ogni tanto gli appare in sogno chiedendogli aiuto. La ragazza, nel “mondo” in cui si trova, è una principessa in pericolo e Dean è un campione di arti marziali che riuscirà a liberarla dalle lotte intestine per la supremazia che si stanno combattendo.

Clon, film argentino di Alejandro Hartmann presentato al Festival del Cinema Indipendente di Buenos Aires nel 2001, è stato distribuito nelle sale soltanto nel 2005: la giornalista Natalia, incaricata di un’inchiesta sulla clonazione, fa amicizia con un biologo, Héctor, figlio di uno scienziato che aveva studiato la manipolazione genetica già negli anni ’70. Frequentando la casa di Héctor, Natalia conosce la sorellina di dieci anni, ma qualcosa nel suo comportamento la turba in maniera particolare: la bambina manifesta infatti atteggiamenti da adulta. Frattanto Héctor è combattuto se continuare o meno l’attività del padre, ma non sa quali sono gli esperimenti. La bambina è in realtà una vera bambina?

Condor Crux è una coproduzione tra la Spagna e l’Argentina ed è un film d’animazione diretto da Juan Pablo Buscarini, Swan Glecer e Pablo Holcer. Ci troviamo in un prossimo futuro, nel 2068 e, per la precisione, su Cono, nel continente americano dove Phizar, il capo della Corporazione “Gloria Mundi” governa Darwin, una città che sta soffrendo per un forte incremento anagrafico e che si trova sotto una cupola. Egli tiranneggia sulla popolazione che vive oppressa e atterrita. Un vecchio scienziato cerca di ribellarsi al giogo del tiranno e suo figlio, Juan Crux, scopre dapprima con sgomento che suo padre è un ribelle, poi si renderà conto della malvagità di Phizar e della Corporazione nella quale lui stesso operava con il grado di Capitano e aiuterà i ribelli a liberarsi del giogo.

In Conversation with an Alien di Geoffrey Hartig troviamo alcune persone che si sono sottoposte volontariamente a dei test da parte di uno scienziato che effettua esperimenti sulla psiche e sulla possibilità di una sua manipolazione dopo che, a suo dire, ha trovato all’interno di un’astronave precipitata sulla Terra un alieno ferito e apparecchiature di alta tecnologia. L’essere extraterrestre è succube dello scienziato che lo tortura per estorcergli i segreti tecnologici e verificare gli effetti sulle persone. Tuttavia qualcuno percepisce la presenza dell’alieno e cerca di liberarlo.

CQ per la regia di Roman Coppola è un film che ruota attorno a una troupe cinematografica internazionale che sta facendo un film di fantascienza a basso costo sullo stile di Barbarella. Il film si chiama “Libellula” ed è diretto da Andrzej (Gérard Depardieu), che vuole fare un lavoro rivoluzionario, piuttosto che il film di cattivo gusto che sta diventando. Egli è presto licenziato dal film dal produttore italiano Enzo (Giancarlo Giannini) quando non riesce a girare una scena importante in modo soddisfacente. Dopo una breve sostituzione di Andrzej con un regista americano specializzato in film horror di nome Felix DeMarco (Jason Schwartzman), grazie al montatore del film e al regista della seconda unità, il lavoro è finalmente consegnato a Paul (Jeremy Davies), produttore americano. Paul è soddisfatto, ma è più interessato alla sua 16 millimetri con le riprese del suo diario di vita quotidiana. Alla fine deve recuperare i filmati rubati da Andrzej e cercare di tenere insieme la produzione travagliata. Nonostante una coproduzione minoritaria con l’Italia, la presenza nel listino della Fandango e la partecipazione di attori italiani di nome, questo film è tuttora inedito in Italia. Si tratta del primo lungometraggio di Roman Coppola, figlio del regista premio Oscar Francis Ford Coppola.

Dakota Bound, o White Slave Lovers, di Lloyd A. Simandi è una pellicola canadese che ci porta verso un angosciante sguardo sul nostro futuro dove, ancora una volta, il nostro pianeta ha conosciuto la catastrofe e l’umanità è andata incontro a una quasi totale estinzione a causa di un’epidemia. Alcune allieve di una scuola femminile del Vermont sono tra le poche scampate al massacro e questo perché vivevano nel sottosuolo della scuola. Il mondo è adesso cambiato totalmente e le ragazze sono diventate delle ricercatissime prede da parte di procacciatori di schiave che battono la regione alla ricerca delle poche donne rimaste, preziose per il sesso e per la riproduzione della specie e, una volta diventate anziane, dedite ai lavori più pesanti. Una suora, sorella Helen, un tempo insegnante del collegio, cerca di far capire alle fanciulle la realtà di questo nuovo mondo, le minacce alla quale sono sottoposte e anche dove si trova l’unica speranza di sopravvivenza: nelle montagne del Dakota dove si può ancora vivere in pace e in libertà. Bisogna raggiungerle però… e sarà un lungo viaggio pieno di pericoli di ogni genere…

Dall’Inghilterra arriva Dead Creatures di Andrew Parkinson dove il solito virus di origine sconosciuta ha trasformato gli esseri umani in zombie famelici. Essi imperversano nella città di Londra, teatro della nostra storia, perché il cibo è l’unico modo per evitare la progressiva decomposizione. In questo mondo di morte c’è un gruppo di ragazze che, malgrado il lento progredire della malattia, cerca di formare un gruppo con qualche parvenza sociale specialmente quando i lancinanti dolori per la fame le lasciano più tranquille. Sono costrette a spostarsi di continuo perché i non contagiati danno loro la caccia ma il pericolo viene anche dall’interno: da un uomo che sta cercando la propria figlia che ora farebbe parte della loro famiglia.

Deham è un film proveniente dall’India che si ispira al dramma teatrale di Manjula Padmanabhan, la regia è di Govind Nihalani e l’azione di questo film è ambientata nel 2022 a Bombay, dove i poveri vivono ancora come oggi, ma questo futuro futuribile vede al governo dei conglomerati di multinazionali i quali fanno mercato di parti del corpo maschili e giovani per sostituire quelli della generazione occidentale precedente. Om è un giovane che cerca lavoro e pensa di poter avere delle agevolazioni per la sua famiglia accettando di iscriversi come donatore di organi con la società Interplanta. E in effetti riceve dei benefici materiali grazie anche al fatto che ha falsificato i documenti dichiarandosi non sposato perché, contrariamente, non sarebbe stato accettato. Malgrado che la moglie, fatta passare per sorella, viva in uno stato di tensione per il suo gesto, la vita trascorre in mezzo agli agi fino a che non si avvicina il giorno della donazione ed è così che Om scopre che i suoi organi verranno sostituiti da componenti elettronici che lo trasformeranno in una sorta di Cyborg.

Ever since the World ended di Calum Grant e Joshua Atesh Litle s’inserisce a sua volta nel genere catastrofico: dodici anni prima un’epidemia non ha lasciato scampo al genere umano. Ora la città di San Francisco, una delle più popolate del mondo, conta solo duecento persone. Due amici, con microfono e telecamera, vagano per la città cercando i superstiti e per testimoniare la loro storia. Gli incontri sono quanto mai inusuali: un uomo che racconta ai bambini il ricordo di un tempo ormai lontano e che è rimasto solo nei suoi ricordi, un vagabondo che vive su un albero e dei ragazzi che per la prima volta sono usciti da San Francisco e vagano per le campagne deserte e anche l’ultimo discendente dei pellerossa d’America. Tutte storie di un mondo presente e di un mondo perduto, dove, in fondo, la speranza di rialzarsi e vivere di nuovo ancora esiste…

éx-D (titolo internazionale Ex-Driver) è una miniserie giapponese diretta da Jun Kawagoe. E’ composta da 6 episodi di 24 minuti ognuno e da questa miniserie è stato ricavato un lungometraggio dal titolo éX-D ClipxClip. E’ molto comodo guidare nel futuro prossimo venture perché ci penserà un computer ad accontentare l’ex guidatore. Basta che egli si sieda comodamente nell’auto e che dica al computer centrale dove vuole andare e lui sceglierà il percorso ottimale per portare lui e la sua auto a destinazione. C’è però un problema: ogni tanto qualche auto va fuori controllo e mette in pericolo la vita dei guidatori e degli altri veicoli. A questo scopo, per prevenire e accorrere in questi casi, esiste una squadra speciale chiamata Ex-Driver, piloti eccezionali con interventi al limite dell’impossibile.

In Final di Campbell Scott assistiamo al risveglio di Bill Tyler, che è quanto mai traumatico. Si trova in un ospedale dove è stato ricoverato, ma non ricorda nulla di ciò che gli è successo. Una psichiatra, Ann Johnson, gli racconta una storia alla quale lui non riesce a credere: sarebbe stato sepolto da una frana in una cava ed è appena uscito dal coma. Mentre, con l’aiuto della dottoressa, cerca di ricostruire il suo passato, gli viene il dubbio di essere in realtà stato sottoposto a un processo di ibernazione e di trovarsi ora nel futuro.

Flesh Freaks, diretto da Conall Pendergast, è un film canadese la cui storia riguarda l’unico scampato di una spedizione nel Belize, un archeologo. Tutti gli altri sono stati massacrati da una sorta di zombie. In realtà si tratta di un’invasione aliena che usa, come arma per distruggere l’umanità, dei vermi alieni che penetrati nei cadaveri hanno il potere di rianimarli come creature feroci.

Gojira, Mosura, Kingu Gidora: Daikaju Soukougeki (titolo internazionale: Godzilla, Mothra, King Ghidorah: Giant Monster’s General Offensive) è ovviamente un film giapponese ed è diretto da Shusuke Kaneko: strani incidenti si verificano quando un sottomarino americano viene distrutto da una forza misteriosa in mare al largo delle coste di Guam. Solo l’ammiraglio Tachibana era certo che dietro il disastro non vi era altri che il Re dei Mostri, Godzilla! 50 anni dopo il suo attacco a Tokyo nel 1954, Godzilla è misteriosamente tornato in vita per distruggere il Giappone e il generale Tachibana. Yuri è la figlia del generale e i suoi genitori sono morti a causa del mostro. Diventata grande è adesso una brava giornalista e, mentre sta girando un documentario, avverte il suolo tremare; poi questo misterioso terremoto sembra spostarsi. Teruaki Takeda, amico di Yuri, trova un libro scritto dal professor Hirotoshi Isayama che descrive profezie simili al corso degli eventi che sono attualmente in atto. Si narra di un gruppo di bestie leggendarie conosciuto come i Monsters Guardian: il dinosauro sotterraneo Baragon, il divino insetto Mothra e il drago a tre teste King Ghidorah. La notte seguente, la tragedia colpisce il lago Ikeda: undici ragazzi turbolenti vengono uccisi durante un viaggio in bicicletta. Con la continua escalation di questi eventi fenomenici, Yuri arriva alla stazione di polizia di Motosu per incontrare Isayama. Questi le spiega la verità dietro le origini di Godzilla e del potere. Le rivela che, mentre Godzilla era il prodotto di armi nucleari, è stato anche l’amalgama delle anime tormentate dalla Seconda Guerra Mondiale che ha dato al mostro la sua invulnerabilità e potenza. Isayama rivela anche la leggenda dei tre Mostri Guardiani, su come sono stati sconfitti da tempo e come i loro corpi sono stati lentamente fatti ringiovanire. Yuri viene incaricata di andare al luogo dove Ghidorah dorme. Dopo aver lasciato la stazione di polizia Yuri individua una pietra che possiede un potere sconosciuto vicino a un santuario dove Isayama sostiene stia dormendo Ghidorah. Quella notte Maganote, nelle isole Bonin, viene distrutta da una forte tempesta. Tuttavia, era chiaro che c’era un’altra forza distruttiva che ha accompagnato questa calamità naturale. Una conferenza stampa ha rivelato i sospetti della attività di Godzilla e un avviso è stato emesso controllare il mare tutto intorno al Giappone. Nel frattempo, alla stazione di polizia irrompe dal sottosuolo Baragon alla ricerca di Godzilla il quale sta intanto dando sfogo al suo divertimento prediletto: distruggere Tokyo. I due si incontrano faccia a faccia nella Valle Hakone e Godzilla uccide infine Baragon con il suo alito atomico. Yuri segue Godzilla mentre si muove verso Tokyo e vede l’attacco aereo contro il rettile, un attacco inutile. Mothra si trasforma nella sua forma adulta mentre King Ghidorah inizia ad emergere dalla sua tomba di ghiaccio vicino al Monte Fuji. Mothra appare in cima alla Yokohama Landmark Tower e lancia proiettili a pungiglione dal suo addome, mentre Godzilla tenta continuamente di ucciderla con il suo raggio e, nel calore della loro battaglia, la cima della Torre Landmark viene distrutta. Ghidorah arriva per assistere Mothra e i due uniscono le forze contro il nemico. Ghidorah tenta di sottomettere Godzilla con un morso elettrico, ma non ci riesce e viene buttato giù da Godzilla, ma come Godzilla tenta di uccidere Ghidorah, Mothra interviene e viene sbattuto a terra lei pure. Senza i Monsters Guardian per continuare la lotta, la JSDF Godzilla attacca da sola, utilizzando una testata di perforazione speciale chiamata D-03. Per rappresaglia, Godzilla distrugge la maggior parte delle difese del JSDF. Mothra si rialza ma Godzilla la uccide con il suo raggio. Rivive anche King Ghidorah e il drago spara un’esplosione di energia a Godzilla che viene gettato nella baia con una ferita aperta sulla spalla. Ghidorah continua a combattere ma alla fine soccombe. Ora sembra che nulla possa più fermare il feroce drago, ma Yuri pensa che vi sia ancora una speranza… Questo e altri film inediti di Godzilla probabilmente resteranno tali perché la distribuzione (pare la Columbia) non ha nessuna intenzione di doppiarli e di metterli sul mercato italiano perché non è affatto convinta di una buona resa economica.

Passiamo alla Spagna con El Gran Marciano, per la regia di Antonio Hernàndez dove abbiamo un gruppo di uomini e donne che partecipa a “Il Grande Fratello” versione spagnola (Gran Hermano) dove sono vittime di uno scherzo: vengono infatti portati in un hotel situato nel Parco Naturale di Monfrague per questioni promozionali, ma senza dire loro che saranno filmati in ogni momento del giorno e della notte. Durante una passeggiata essi scoprono una nave spaziale lunga quindici metri abitata da un’astronauta russa che assicura loro di aver vissuto su Marte per quindici anni e ora sta aspettando un contatto con un marziano che lo verrà a cercare…

Die Grüene Wolke (titolo internazionale: The Last Man Alive) di Claus Strigel è un film tedesco per ragazzi che ci introduce Don, Evi, Bernie, Marco, Golo, Gelsomino e Romy che sono tutti studenti della classe 5 C in un collegio di Leuchtenberg. Sono stanchi delle storie noiose del loro insegnante e così lui racconta loro una storia in cui il maestro e i bambini sono le ultime persone al mondo. In una giornata tranquilla, il miliardario americano Mac Hoss appare con la sua astronave a forma di zucca “Fun-Shuttle” e fa salire i bambini per un viaggio. Così tutti volano nello spazio al di sopra dell’atmosfera terrestre, o quasi, e scorgono una strana nuvola verde. Il misterioso gas avvolge la Terra e pietrifica tutti gli esseri umani. All’inizio sembra una cosa divertente per cui i bambini festeggiano in un grande magazzino di grandi dimensioni e una salsa, per esempio, può distruggere vetrine, possono fare il pieno di caramelle, anche se suona il sistema di allarme. Possono fare quello che vogliono, senza essere puniti, ma i problemi iniziano presto perché devono fronteggiare, oltre a degli strani alieni, anche i personaggi usciti dal mondo delle favole che vogliono impadronirsi dell’universo.

Happy Accidents, diretto da Brad Anderson, tratta di una donna sfortunata in amore che, finalmente, incontra un uomo che le sembra perfetto in ogni cosa. C’è solo un problemino: lui si crede un viaggiatore del tempo proveniente dal XXV Secolo.

Hey, Happy! di Noam Gonick é un film canadese premiato al “Toronto Inside Out Lesbian and Gay Film and Video Festival”. Facciamo la conoscenza con il DJ Sabu che è affetto da libido iperattiva e se la porta dietro da quando è nato, e forse anche prima. La sua missione di aver sedotto 1999 ragazzi si conclude con Happy, un paranoico appassionato di ufologia e convinto di essere in contatto con gli alieni. Nel “rave party” di Garbage Hill dovrebbe avvenire la seduzione, cosa nella quale il nostro Sabu spera molto per poter sopravvivere alle catastrofi future alle quali il mondo è destinato. Ha fatto però i conti senza Spanky, un parrucchiere che sta tentando di sventare la missione di Sabu, egli si è auto-proclamato “la cagna più grande del mondo”…

La prossima tappa è l’Argentina con il film Holocausto Cannabis, diretto da Roger Franco che sarebbe poi Germán Magariños, che ci avverte che il futuro dell’uomo sarà sotto la bestiale, feroce dittatura di un esercito di mutanti. Coloro che osano ribellarsi vanno incontro alla schiavitù o vengono fermati, spesso torturati e poi fatti sparire. Però un’antica profezia (guai se non ci fosse un’antica profezia o una leggenda in questo genere di film) dice che verrà qualcuno, un grande guerriero, che libererà gli schiavi e condurrà per loro e con loro una Guerra Santa per liberare il pianeta.

Hunting Creatures, regia di Andreas Pape, è un film tedesco: eseguito un colpo ai danni di un bar, tre giovani delinquenti si nascondono in un vecchio magazzino senza sapere che è meta di un rave party da parte di alcuni spacciatori di droga. Nel pieno dell’orgia, per un banale errore, viene aperta la valvola di un serbatoio e, quello che sembra essere un normale magazzino, si rivela un impianto chimico per esperimenti segreti. Il gas che si libera trasforma spacciatori, partecipanti e ladri in una sorta di zombie feroci e, tutti quanti, fanno fronte comune contro la squadra venuta a controllare l’accaduto.

The Inside Story, diretto da Robert Shuterland, è stato presentato al XXII Fantafestival di Roma e tratta di un astrofisico che trova un vecchio libro nascosto in una cantina di un vecchio palazzo che apparteneva a suo zio. In questo straordinario volume è racchiusa tutta la storia dell’universo e i suoi segreti per chi voglia apprenderli. Malgrado lo zio cerchi di avvisare il giovane dei pericoli che quella lettura comporta, egli non lo ascolta e si trova alla fine alle prese con un’entità malvagia che minaccia non solo di uccidere lui, ma tutto l’universo…

Josie and the Pussycats di Harry Elfont e Deborah Kaplan proviene da un serial animato intitolato Josie e le Pussycats nello spazio (1972) prodotto e diretto da Hanna e Barbera e, a sua volta, derivato da un famosissimo fumetto americano degli anni ‘70 (Archie Comics). In questo caso si tratta di una versione con personaggi reali: Josie and the Pussycats è un trio musicale composto da tre ragazze, Josie, Melody e Valerie, dai caratteri estremamente diversi tra loro ma unite da un profondo senso dell’amicizia. Il terzetto raggiunge il successo ma c’è un prezzo da pagare per questo, un prezzo che Fiona, proprietaria della casa discografica che ha sotto scrittura le tre fanciulle, ha fatto pagare al trio manipolando le loro canzoni e introducendo dei messaggi subliminali che inducono gli ascoltatori ad acquistare dischi. Una volta sfruttato il loro momento di grande successo e quindi di vendite, i gruppi musicali scompaiono misteriosamente e la stessa cosa sta per capitare a loro.

Da Hong Kong giunge, ma non per noi, Kuen Sun (titolo USA: The Avenging Fist o Legend of Tekken o Fight Zone) diretto da Andrew Lau (Wai Keung Lau) e Corey Yuen: una ricerca futurista ha prodotto un nuovo strumento, il Guanto del Potere. Esso dà il potere a chi lo indossa mettendogli a disposizione circa l’80% del potenziale mentale che non è mai utilizzato. Si scopre che il guanto permette anche a chi lo indossa di dominare la mente degli altri, e un volontario della polizia squilibrato tenta di utilizzare l’arma per un colpo di stato. Uno dei tre poliziotti test viene ucciso, un altro sopravvive e il poliziotto ladro fugge. 20 anni dopo, la figlia del poliziotto, campionessa di arti marziali, attende lo scontro finale con colui che le uccise il padre, rubò il guanto e si sta organizzando per dominare il mondo…

(12 – continua)

Giovanni Mongini e Mario Luca Moretti