NOCTURNO PRESENTA: STAR MEN

E’ tornata anche questo mese “Nocturno”, la rivista dedicata al cinema di genere, televisione e cultura popolare: tantissimi come sempre gli argomenti trattati, da “Saw 3D” a “La maschera del demonio”, passando attraverso la nuova versione di “L’assassino che è in me”, Frank Henenlotter, Brian Yuzna, Jonah Hex, “L’immortale” e molto altro ancora tutto da leggere e scoprire.

Anche stavolta ovviamente accompagna la rivista tradizionale un corposo dossier: nel numero di novembre “Nocturno” intitola il nuovo dossier “Star Men – Guida al cinema di fantascienza italiano”, un genere fino a oggi poco conosciuto e trattato, ma ricco di originali stereotipi ed esperimenti, artigiani e maestranze spesso dimenticate o sottovalutate. Dagli esperimenti dal sapore antico di Enrico Novelli fino al più recente “Nirvana” di Salvatores, passando per Paolo Heusch, senza dimenticare Margheriti e Bava, il dossier a cura di Daniele Terzoli traccia una breve storia della fantascienza italiana, che il nostro cinema sembra non aver mai né digerito né metabolizzato.

Leggiamo ora in esclusiva un estratto dall’Introduzione di “Star Men”, che potete trovare in edicola, ma ordinabile anche sul sito della rivista, già da qualche giorno: «…Stiamo invece parlando di un altro sparuto e spavaldo manipolo di connazionali, cineasti e/o artigiani del cinema i quali hanno osato avvicinarsi a un genere che la nostrana industria della celluloide sembra non aver mai né digerito né metabolizzato: la fantascienza, e in special modo quel filone che va sotto l’etichetta di space opera. […]

E questo dossier prova a fare il punto della situazione di un territorio del made in Italy cinematografico ampiamente trascurato ma non privo di curiosi e originali prototipi ed esperimenti, che hanno talvolta anticipato le intuizioni dei migliori film di genere hollywoodiani. Seguendo la linea cronologica della science fiction italiana, abbiamo il dovere di citare un pionieristico Matrimonio interplanetario di Enrico Novelli, datato 1910, mentre alcune variazioni sul tema, immancabilmente mediate attraverso i registri della commedia e pur tuttavia assimilabili al genere che si sarebbe poi chiamato fantascienza (termine coniato negli anni Cinquanta da Giorgio Monicelli, il primo curatore della rivista Urania), sono ascrivibili a Mario Mattoli con il farsesco Mille chilometri al minuto (1939), a La macchina ammazza cattivi di Roberto Rossellini (1952) e a Baracca e burattini (1954) di Sergio Corbucci, in cui si prende di mira un abitante della Luna caduto sulla Terra. Ma è solo nel 1958 che l’Italia può vantare la creazione del suo primo vero film di fantascienza, per la regia di Paolo Heusch: si intitola La morte viene dallo spazio e se da un lato è figlio di Quando i mondi si scontrano (1951) e nipote di La distruzione del mondo (1933), a sua volta può dirsi precursore di pellicole come Meteor (1979), Deep Impact (1998) e Armageddon (1998)».

Il dossier si apre con un approfondimento sulla carriera di Antonio Margheriti, per proseguire con i racconti di Renato Pestriniero, Callisto Cosulich e Lamberto Bava della genesi di “Terrore nello spazio” di Mario Bava. Si continua con alcuni articoli monografici: Alfonso Brescia, Aldo Lado e “L’umanoide” e Mario Gariazzo; e un’intervista a Luigi Cozzi. Il dossier si chiude con il racconto in presa diretta di Ciro Ippolito della realizzazione di “Alien 2 sulla Terra”.

Ad arricchire lo speciale tutti i cult dello sci-fi all’italiana e alcune schede di film fra cui: “2+5 Missione Hydra” e “Terrore nello spazio”.

Insomma, un altro appuntamento con “Nocturno” che non potete assolutamente perdere!

Davide Longoni