I VAMPIRI

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: I vampiri
Anno: 1956
Regia: Riccardo Freda
Soggetto: Riccardo Freda
Sceneggiatura: Riccardo Freda, Piero Regnoli e J.V. Rhemo
Direttore della fotografia: Mario Bava
Montaggio: Roberto Cinquini
Musica: Franco Mannino e Roman Vlad
Effetti speciali: Mario Bava
Produzione: Ermanno Donati, Piero Donati e Luigi Carpentieri
Origine: Italia
Durata: 1h e 25’
 
CAST
Gianna Maria Canale, Paul Muller, Dario Michaelis, Antonie Belpetre, Carlo D’Angelo, Wandisa Guida, Renato Tontini, Riccardo Freda, Angiolo Galassi, Gisella Mancinotti, Charles Fawcett, Miranda Campa
 
TRAMA
Una nobildonna parigina è convinta che nel sangue umano si nasconda il segreto dell’eterna giovinezza. Per questo fa dissanguare dal suo amante, uno scienziato pazzo, alcune ragazze. Un giornalista si insospettisce e riesce alla fine a scoprire l’orribile rituale.
 
NOTE
Il film viene considerato il primo horror italiano, anche se a ben guardare oggigiorno lo si potrebbe definire più un gotico onirico. La nascita di questo genere comunque pare sia legata a una scommessa: Freda avrebbe infatti affermato ai produttori che sarebbe stato in grado di girare un film in sole due settimane. I due avrebbero risposto che era impossibile, ma spinti dall’insistenza del regista contattarono un grosso distributore chiedendo se era disposto a distribuirlo lui e questi accettò! Così Freda stese velocemente la sceneggiatura de “I vampiri” e riuscì a girarlo in soli dodici giorni. La storia era ambientata a Parigi, ma grazie ai modellini e ai trucchi realizzati insieme a Mario Bava (allora stimato direttore della fotografia) il film fu girato invece interamente a Cinecittà.
Quando uscì il film incassò pochissimo, senza contare che la storia venne un po’ cambiata dai produttori, che inserirono una parte poliziesca (affidata allo stesso Bava) in modo da attenuare la visione onirica e gotica di Freda. Il mito del vampiro visto da Freda é decisamente innovativo e singolare: non si sipira per niente all’iconografia classica del genere, per cui niente mostri, bare, crocifissi e paletti di frassino, ma solo la frenetica ricerca della giovinezza per la quale si é disposti a fare qualsiasi cosa senza alcun rimorso (un po’ come nella figura di Madame Bathory).
Riccardo Freda comunque rimane un grande regista italiano del fantastico, uno dei precursori del genere nel nostro paese. Basta citare: “L’iguana dalla lingua di fuoco”, i due film dedicato al famigerato Dr. Hichcock e “Caltiki, il mostro immortale”.
Mario Bava, dopo esser stato per anni direttore della fotografia ed essersi occupato di film quali “Caltiki, il mostro immortale” e “La morte viene dallo spazio”, nel 1960 fece il grande salto dietro la macchina da presa e confezionò una serie di capolavori del genere che ancora oggi rimangono ineguagliabili sotto ogni punto di vista: “La maschera del demonio”, “Lisa e il diavolo”, “Terrore nello spazio” (che ispirò perfino anni dopo Ridley Scott per il suo “Alien”), “I tre volti della paura”, “5 bambole per la luna d’agosto”, “Gli orrori del castello di Norimberga” e “Schock”.

Piero Regnoli ha alle spalle una lunghissima carriera di sceneggiatore di film horror e fantasy, tra i quali ricordiamo: “L’ultima preda del vampiro”, “Patrick vive ancora”, “Incubo sulla città contaminata”, “Le notti del terrore”, “La bimba di Satana”, “Gunan il guerriero”, “Sangraal, la spada di fuoco”, “Demonia” e “Voci dal profondo”.

Interprete di più di duecento film, l’attore Paul Muller, forse il più attivo di tutto il cast, ha interpretato anche moltissime pellicole fantastiche: “La sepolta viva”, “Amanti d’oltretomba”, “Il conte Dracula”, “La figlia di Frankenstein”, “Gli zombi cannibali”, “Assassinio al cimitero etrusco”, “Le porte dell’inferno”, “La casa del sortilegio”, “Bloody psycho” e la favola nera di “Hansel e Gretel”.

01/12/2009, Davide Longoni