CLAUDIO SIMONETTI… I GOBLIN E DARIO ARGENTO

“Quando nei concerti i Claudio Simonetti’s Goblin suonano dal vivo un classico come Profondo Rosso l’atmosfera raggiunge il clou e i fan, giovani o meno giovani, si infiammano”. E’ quanto riferito a “La Zona Morta” da Claudio Simonetti, leader e storico fondatore del gruppo rock-progressive dei Goblin, celebre soprattutto per aver musicato i film di Dario Argento tra cui appunto l’omonimo lungometraggio  cult Profondo Rosso (1975), ma anche Suspiria, Phenomena, Tenebre e ancora Zombi di George A. Romero e altre note pellicole horror. Oggi il gruppo è formato oltre che da Simonetti alle tastiere, da Bruno Previtali alla chitarra e Titta Tani alla batteria.

Vale la pena ricordare che Claudio Simonetti è figlio d’arte, infatti il papà Enrico Simonetti (1924 – 1978) fu pianista, conduttore televisivo e compositore di cui si ricorda la sigla dello sceneggiato televisivo di fantascienza Gamma. Claudio si è  diplomato al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma per poi dedicarsi al rock progressive e sinfonico.  Lo abbiamo incontrato in una pausa delle prove della terza edizione del “Basilicata Metal Fest”, evento musicale che si è svolto nei giorni scorsi a Matera nell’esclusiva location de “La Cava del Sole”.

La manifestazione è stata organizzata con entusiasmo e puntualità dall’associazione “Astarte” e in particolare da Daniel Canonico (presidente), Costantino Cimmarusti (v. presidente), Luca Cifarelli, Andrea Iacovone e Nunzio Martino. Insieme ai Goblin e alle band hard rock ed heavy metal emergenti quali Cadaveria, Tales of Deliria, Cancrena, Implodead e Ecnephias, ha partecipato anche un musicista di caratura  internazionale, ossia Uli John Roth, già chitarrista degli Scorpions.

CIAO CLAUDIO E GRAZIE PER AVER ACCETTATO UN’INTERVISTA PER “LA ZONA MORTA”. LA NOSTRA FANZINE SI OCCUPA DI TUTTO QUELLO CHE AVVIENE NEL MONDO DEL FANTASTICO, DALLA LETTERATURA, ALLE VARIE FORME DI ARTE  COMPRESA OVVIAMENTE LA MUSICA. IN PROPOSITO CI PUOI DIRE COME NASCE IL  GRUPPO MUSICALE DEI GOBLIN?

E’ una storia lunga, nascono negli anni Settanta e fanno quella musica progressive nella quale io sono cresciuto e mi sono formato. Segnalo, comunque, per chi è interessato che a breve esce una mia biografia dal titolo “Il ragazzo d’argento. Una vita con i Goblin, la musica, il cinema” scritta da me e Giovanni Rossi per le Edizioni Tsunami, in cui racconto anche come sono nati i Goblin. Lì narro tutto il nostro vissuto, quello che abbiamo passato come gruppo musicale, i viaggi in Inghilterra i ritorni in Italia, i concerti,  i contratti discografici, l’incontro con Dario Argento. Noi facevamo un genere di musica che a lui piaceva. Ci scelse per quello che facevamo… insomma siamo stati fortunati!

COM’E’ CAMBIATO IL MODO DI ASCOLTARE PROFONDO ROSSO DAL 1975 A OGGI? COME VIENE ACCOLTO NEI CONCERTI?

Bene! Lo suoniamo sempre dal vivo. Facciamo anche tutto il film. Al Fiuggi Film Festival abbiamo suonato tutto Profondo Rosso con la proiezione del film. Dove c’era la musica suonavamo noi. C’è sempre un grande seguito e anche ai giovani piace. Il nostro pubblico, infatti, varia dai giovani ai meno giovani.

PARLACI DELLA COLLABORAZIONE CON DARIO ARGENTO…

Ne ho avute tante di collaborazioni con Dario Argento. Anche dopo la separazione dei Goblin ho continuato con lui. In tutto ho fatto quattordici film. L’ultimo è stato Dracula. Mi sono sempre trovato bene. C’è sempre stato un rapporto di amicizia oltre che di lavoro e poi mi ha dato carta bianca in tutto, libero di fare e di comporre come volevo le colonne sonore. E’ una collaborazione che dura da quarantadue anni!

STATE FACENDO QUALCOSA INSIEME ADESSO?

Al momento niente perché lui è fermo. Io invece ho finito da poco un film con Ruggero Deodato, il regista di Cannibal Olocaust, la pellicola è intitolata Ballad in blood ed è la storia di Amanda Knox (la Knox, coinvolta nel 2007 nell’omicidio di Meredith Kercher, è stata assolta nel 2016, insieme a Raffaele Sollecito, dalla Corte di Cassazione, ndr). Si tratta di un noir, è il quinto film che faccio con Ruggero. Ma ho collaborato anche con Sergio Martino, Lamberto Bava,  George Romero…

GEORGE ROMERO E’ SCOMPARSO LO SCORSO 16 LUGLIO. COSA RICORDI DI LUI?

Romero l’ho conosciuto solo lo scorso anno a Lucca, era una persona gradevolissima. Per il film Zombi lui aveva messo un’altra musica in America. Noi l’abbiamo rifatta qui in Italia senza mai incontrarlo grazie a Dario Argento. Poi il film è stato ridistribuito con la nostra colonna sonora. È una delle nostre colonne più famose.

PER QUALE FILM HORROR REALIZZERESTI OGGI UNA COLONNA SONORA?

Oggi i film horror sono anche belli e fatti bene ma non hanno più valenza per la musica, in questo senso non c’è più cura, si fanno musiche di sottofondo hollywoodiane,  fatte apposta per il film, ma con poca inventiva.

HAI FATTO ANCHE LA MUSICA DI GIOCA JOUER, BRANO MUSICALE DEL 1981  PORTATO AL SUCCESSO DA CLAUDIO CECCHETTO…

Sì, quello è stato il mio periodo dance dopo la prima separazione con i Goblin. Nel 1978 ho cominciato con la dance e ho prodotto gli Easy Going, Vivien Vee, i Capricorne, fino ad arrivare Gioca jouer e ad altro.

QUALE IDEA TI SEI FATTO DELLA MUSICA ATTUALE E DEI GIOVANI CANTANTI DI OGGI?

Vedo tanti provini, i ragazzi sono tecnicamente  bravi però imitano i grandi, ripetono quello che già c’è stato. Vasco Rossi è un grande, il numero uno,  ma è triste che oggi ci sia un ragazzo di vent’anni che ascolta e imita Vasco Rossi che potrebbe essere suo nonno. Ai miei tempi sentivo i miei coetanei, oggi i ragazzi continuano ad andare a vedere Ligabue e la Pausini. I giovani sentono e suonano le stesse cose. E’ tutto omogeneo. Non vedo in giro tanta creatività.

COSA HA SIGNIFICATO PER TE ESSERE FIGLIO DI UN MAESTRO COME ENRICO SIMONETTI?

A livello personale tantissimo. Come figlio è stato difficilissimo, è stata un’eredità pesante da portare. Però devo ringraziare lui perché sono nato, cresciuto e vissuto in questo ambiente. Devo tutto a lui per quanto mi ha trasmesso!

I CLAUDIO SIMONETTI’S GOBLIN A SETTEMBRE RIPRENDERANNO L’ATTIVITA’ CON UN TOUR MONDIALE CHE LI PORTERA’ IN AUSTRALIA, NUOVA ZELANDA, GIAPPONE, AMERICA E POI NUOVAMENTE IN ITALIA.  INTANTO CLAUDIO CI HA CONFIDATO CHE IL GRUPPO STA LAVORANDO A UN NUOVO ALBUM. OTTIMA NOTIZIA DA DIFFONDERE PER CHIUDERE IN BELLEZZA QUESTA NOSTRA INTERVISTA ESCLUSIVA!

Filippo Radogna