PAURA DEL BRUJO – DIARIO DI UN CACCIATORE DI FATE

Era da un po’ di tempo che Stefano “il Brujo” Fantelli se ne stava fermo lì… non certo immobile, ma se ne stava fermo lì: era intento a curare collane horror per case editrici agguerrite e vincenti; a sfornare libri di altri autori, suoi compagni di “merende” a base di incubi orrorifici indicibili; a creare percorsi fumettistici nuovi intrisi di sangue e divisi, a colpi di accetta, tra zombi e cannibali. Insomma, se ne stava fermo lì… ma non certo immobile!

E per me, che lo conosco ormai da più di vent’anni, questo non poteva che significare una cosa: “il Brujo” stava pensando a una maniera per tornare a terrorizzarci tutti quanti nel suo consueto modo… in sordina, piano piano, ti arriva alle spalle e… ZACK!… ti colpisce come un masso di granito, ti spiaccica, ti travolge, ti coinvolge, ti spiazza, ti toglie il fiato… e anche il sonno!

Già, perchè lui è fatto così, non lo fa apposta… gli viene spontaneo!

E così ecco che arriva “Paura del Brujo – Diario di un cacciatore di fate” di, appunto, Stefano Fantelli, conosciuto anche con l’alterego del “Brujo”… anche se c’è chi giura che sia il contrario!

Per la modica cifra di 16 euro (disponibile però anche sullo store online dell’editore Cut Up Publishing in promozione a 14,00 euro e con la spedizione gratuita), vi troverete davanti 210 pagine in cui potrete seguire le nuove “avventure”, chiamiamole così, del “Brujo”, guerriero e stregone metropolitano, cacciatore di fate, affiancato dal suo migliore amico Angelo. Nella sua ricerca dell’amore perduto si imbatte in personaggi e situazioni surreali, come un uomo blu che sta per partire verso il cielo con un razzo legato dietro la schiena, una ragazza bellissima di cui esiste soltanto l’involucro esterno, uno strano vampiro che infesta una colonia abbandonata sulla riviera romagnola, una fata che vive nelle acque di un fiume, il fantasma di Hemingway, la Morte che succhia Chupa-Chups alla vaniglia, e tanto altro.

Al Brujo non interessa vincere, per lui l’importante è vivere nell’eterno istante del grido di battaglia, perché è l’unica cosa che lo fa sentire vivo. Stefano Fantelli lo racconta attraverso le schegge sparse nelle pagine del diario del Brujo, come pezzi di un mosaico, come frammenti di uno specchio che ricostruiscono sotto gli occhi del lettore la sua storia e il suo mondo, in un viaggio attraverso il tempo e la memoria, copertinato e illustrato da Dario Viotti (Dampyr, The Cannibal Family, El Brujo Grand Hotel).

Stefano Fantelli, considerato uno dei massimi esponenti dello splatterpunk italiano, ha pubblicato le raccolte di racconti Alla fine della notte (Mobydick, 2003), Dark Circus (Cut Up Publishing, 2009), Io sono il Brujo: Confessioni di uno stregone (Mezzotints, 2013), Mutazioni (con Michael Laimo, Nero Press, 2014), Alla fine della notte: Perverted version (EUS, 2015), le graphic novel El Brujo Grand Hotel (Cut Up Publishing, 2010) e Zombie Paradise (EUS, 2015), i romanzi Strane Ferite (Cut Up Publishing, 2012) e Paura del Brujo: Diario di un cacciatore di fate (Cut Up Publishing, 2015). Con Peter Straub, Caleb Battiago e Paolo Di Orazio ha dato alle stampe il libro Mar Dulce: Acqua, Amore, Morte (Cut Up Publishing, 2015). In inglese, con Alessandro Manzetti, potete invece trovare la raccolta Stockholm Syndrome (Kipple, 2015). Come sceneggiatore lavora per le serie a fumetti The Cannibal Family (di cui è co-creatore), Blood Brothers, La Iena, Denti, Thanks For The Zombies e per la nuova serie della rivista horror cult Splatter. È Active Member della “Horror Writers Association”. Non si sa nulla di ciò che tiene seppellito in giardino.

E noi dal suo giardino ci teniamo ben lontani!

Buona lettura… se ci riuscite!

Davide Longoni