CRIMSON PEAK

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Crimson Peak

Anno: 2015

Regia: Guillermo del Toro

Soggetto: Guillermo del Toro e Matthew Robbins

Sceneggiatura: Guillermo del Toro e Matthew Robbins

Direttore della fotografia: Dan Laustsen

Montaggio: Bernat Vilaplana

Musica: Fernando Velázquez

Effetti speciali: Roland Blancaflor, Matthew Tulk e Skyler Wilson

Produzione: Guillermo del Toro, Callum Greene, Jon Jashni e Thomas Tull

Origine: Stati Uniti

Durata: 1 h e 58’

CAST

Mia Wasikowska, Jessica Chastain, Tom Hiddleston, Charlie Hunnam, Jim Beaver, Burn Gornam, Doug Jones

TRAMA

La piccola Edith, figlia del miliardario Cushing, piange la morte della mamma di colera, quando una notte compare il fantasma di questa che le dice di guardarsi da Crimson Peak. Diversi anni dopo, Edith è una giovane donna con aspirazioni letterarie, che conosce l’affascinante e squattrinato baronetto Thomas Sharpe, in cerca di finanziatori per la sua attività in patria. Edith ne rimane attratta, a suo padre non piace, e non a torto, questo corteggiatore, ma non riuscirà a metterla in guardia e morirà in una maniera misteriosa. Edith decide di seguire Thomas e la sua misteriosa sorella Lucille in Inghilterra, dove scoprirà che il vero nome della tenuta in cui va a vivere è proprio Crimson Peak e dove le minacce comunque non verranno mai dai fantasmi che cercheranno di metterla in guardia da un tragico destino che sembra ineluttabile e già scritto.

NOTE

Guillermo del Toro esplora con questo suo nuovo film un altro aspetto del fantastico, il gotico ottocentesco di ispirazione vittoriana, all’origine alla fine di molto del nostro immaginario e oggi di gran moda dopo la serie Penny Dreadful.

Il risultato è un melodramma fiammeggiante, con echi del cinema di genere dagli anni Trenta agli anni Cinquanta (c’è anche una citazione nemmeno tanto nascosta di Notorious di Alfred Hitchcock), sorretto da una suggestiva scenografia, bei costumi, ottima ricostruzione d’epoca che non può non far pensare ai film di James Ivory e a L’età dell’innocenza di Martin Scorsese. Ovviamente non si può dimenticare l’elemento fantastico, con fantasmi forse un po’ troppo tendenti allo splatter (il punto più debole del film, per creare l’effettaccio popolare), in ogni caso funzionale a una storia dove comunque lo spavento e la minaccia arrivano dai vivi e non certo dai morti, dove si visitano gli abissi e le aberrazioni dell’animo criminale, in una nuova rivisitazione dei drammi delle casate nobili e di cosa hanno nascosto dietro una facciata di rispettabilità.

Certo, Crimson peak non è un horror splatter né una pellicola per chi ama le degenerazioni del genere gotico a base di vampiri luccicanti e altre amenità, ma una storia che può mettere d’accordo i cultori del fantastico con quelli dei film in costume, e tra l’altro non è detto che le due categorie si sovrappongano. Con questo film Guillermo del Toro conferma comunque il suo interesse per tutte le sfumature del fantastico, dalla fiaba al gotico passando per fumetti e fantascienza, portando in un mondo che affascina e spaventa, dove la neve di tinge di rosso e dove chi è morto continua comunque a vegliare su chi è vivo, a patto che questi non si spaventi.

Il cast è dominato dalle due protagoniste femminili: Mia Wasikowska conferma il suo talento per le storie d’epoca e la sua capacità di portare abiti dei secoli passati senza sembrare leziosa o goffa, presentando un’eroina comunque moderna e intrigante. Jessica Chastain, non rossa come al solito, è una dark lady pericolosa e affascinante, dolente e terrificante, una Lady Macbeth in un contesto di inferno familiare, non provocato solo da lei, almeno non all’inizio, ma di cui lei è comunque una grande responsabile. L’altro grande protagonista del film è il castello, un maniero in parte ricostruito al computer nelle scene d’insieme, che sembra un vero e proprio organismo vivente, capace di trasudare sangue e orrore, di trattenere dentro di sé vittime e carnefici, di essere un luogo di paura ma anche d’incanto allo stesso tempo. Nel cast sono comunque ancora da segnalare: Tom Hiddleston, già Loki nella saga di Thor e degli Avengers, nobiluomo incapace di costruirsi una vita staccata dai fantasmi e dagli orrori del suo passato e presente; Jim Beaver, interprete di tantissime serie tv tra cui Supernatural, qui padre apprensivo ma poco attento; l’ex di Torchwood  Burn Gornam, anche qui detective alla ricerca della verità; e il cameo di Doug Jones, attore feticcio di Del Toro, qui in un ruolo a sorpresa.

La storia ricalca gli schemi delle storie di fantasmi ma anche e soprattutto delle vicende delle innocenti perseguitate, che da De Sade in poi erano diventate poi un cavallo di battaglia di tutta la letteratura gotica: ma per fortuna siamo nel XXI secolo, per fortuna Edith non fa la fine della piccola Ofelia de Il labirinto del fauno. Oggi da un orrore gotico ci si può salvare da sole, magari aiutando anche qualcun altro, tranne chi non può essere salvato perché si è perduto per sempre.

Elena Romanello