BEN ARRIVATO “PENNY DREADFUL”

In prima visione assoluta è arrivato ogni lunedì sera su Rai 4 Penny Dreadful, una delle serie di genere fantastico forse più interessanti di questi ultimi anni, ideata da John Logan e Sam  Mendes, autori non solo legati al gotico e per questo capaci forse di un risultato ancora più interessante.

I penny dreadful erano nell’Inghilterra Vittoriana libri di letteratura ultra popolare ottocentesca, dai toni horror o comunque grandguignoleschi e di bassissimo prezzo, ed è a loro che la serie fa riferimento, anche se i modelli sono poi anche ben altri, dai fumetti di Alan Moore ai classici della narrativa gotica, a cominciare da Dracula, Frankenstein e Dorian Gray, che vengono mescolati in un’unica trama, con al centro una sorta di squadra che indaga e lotta contro poteri occulti, in maniera comunque non manichea e con non pochi chiaroscuri.

Penny Dreadful è una serie curiosa e interessante, capace di combinare l’ambientazione in costume, impeccabile quando arriva dalla Gran Bretagna, i classici della letteratura fantastica e una vena di modernità e di narrazione mista, in una sorta di microcosmo affascinante, cupo, gotico, politicamente scorretto, dove personaggi di universi diversi si incontrano tra di loro con nuove aggiunte, creando una nuova mitologia del genere, facendo riscoprire i classici, omaggiandoli ma anche rinnovandoli.

Certo, non tutto è perfetto, ma la fotografia è suggestiva, le ambientazioni molto belle ed efficaci, la trama pende tra omaggio, rilettura e dissacrazione, c’è originalità, gli effetti speciali non sono da baraccone videoludico e i vari elementi della vicenda coesistono tutti in maniera armonica, grazie anche a sceneggiature realizzate con cura, senza cadere in trappole troppo facili e troppo già viste, cosa peraltro non facile.

Una parte del merito va anche agli interpreti, scelti comunque bene, dove il veterano non eccelso Timothy Dalton riesce finalmente a trovare il ruolo della sua vita come sir Malcolm Murray; la carismatica Eva Green è una Vanessa Ives sospesa tra male e bene; Josh Hartnett dà vita all’americano in crisi Ethan Chandler in maniera molto efficace; Billie Piper, già Rose Tyler accanto al Doctor Who, è la struggente prostituta Brona che troverà una nuova vita anche se estrema; Helen Mc Crory è la strega Evelyn in cerca di un’eterna giovinezza. Accanto a loro, si fanno notare nuovi volti, come l’ambiguo e affascinante Dorian Gray di Reeve Carney, il Frankenstein di Harry Treadway, la Creatura di Rory Kinnear.

Penny Dreadful continua la sua storia, e dopo la stagione in onda in questo momento ce ne saranno almeno altre due, con nuove evoluzioni di trama e personaggi come nelle migliori storie d’appendice fantastica, ma con un’anima profondamente di oggi, tra mille suggestioni, per nuova linfa per un genere archetipo, alla base della paura nell’Europa contemporanea.

Elena Romanello