KAMANDI – NUOVA ERA: ANNO ZERO

Kamandi (The Last Boy on Earth – L’ultimo ragazzo della Terra) è un fumetto originariamente pubblicato negli USA dalla DC Comics (la casa editrice di Superman e Batman, per intenderci) dal novembre 1972 al settembre 1977 per un totale di 52 numeri mensili, che nasce e si ispira a un film cult di quegli anni, “Il Pianeta delle Scimmie”, diretto da Franklin J. Schaffner nel 1968. La serie fu ideata da Jack Kirby e scritta dallo stesso Kirby che rimase al timone fino al numero 37 dell’edizione americana (e disegnò anche i numeri 38 e 40 senza scriverne le storie), ma la serie si avviò alla sua conclusione 15 numeri dopo e fu continuata da autori del calibro di Gerry Conway (Spiderman, Ka-Zar, l’Uomo Cosa, Licantropus, Daredevil, Iron Man, Hulk, gli Inumani), Martin Pasko (Superman, Vampirella, Dottor Fate, Wonder Woman, Justice League of America, i fumetti di Star Trek, Swamp Thing, Blackhawk, Lanterna Verde), Dennis O’Neil (Superman, Hawkman, Batman, Doc Savage, Flash, Lanterna Verde, Justice League of America, Shazam, Tarzan, Wonder Woman, Spiderman, Daredevil, Ghost Rider, Hulk, Iron Man, Moon Knight, X-Men), Elliott S.Maggin (Batman, Blackhawk, Adam Strange, Superman, Lanterna Verde, Justice of League of America, The Shadow, Shazam, Tarzan, Wonder Woman, Generation X, Hulk, Spiderman), Chic Stone (Capitan Marvel, i Fantastici Quattro, Capitan America, Thor, X-Men), Paul Levitz (Superman; è diventato in seguito presidente della Dc Comics dal 2002 al 2009), Jack C. Harris (Superman, Batman, Dragonlance, Lanterna Verde, Elvira la strega, Wonder Woman), Pablo Marcos (Creepy, Eerie, Capitan Bretagna, Il pianeta delle scimmie, Dracula, Teen Titans, Avengers, Thor, Conan, Red Sonja, Star Trek – The next generation), Keith Giffen (Legione dei Supereroi, Lobo, Justice League of America, i Difensori, Doom Patrol), Dick Ayers (da sempre inchiostratore di Kirby in tutte le sue serie), David A. Kraft (Hulk, Capitan America, i Fantastici Quattro, Spiderman, i Difensori, She-Hulk) e Steve Englehart (Vampirella, Avengers, Dottor Strange, Capitan America, Batman, Justice League of America).

Il fumetto è ambientato sulla Terra di un lontano post-apocalittico futuro distrutta dalle radiazioni del Grande Disastro (non una guerra nucleare però, come viene rivelato nel numero 35, anche se non viene mai chiarito di cosa si sia trattato esattamente), che ha sconvolto tutto il pianeta e dove pochi uomini sopravvissuti vivono in bunker sotterranei ormai da diverse generazioni. Ci troviamo in una New York devastata e sommersa dalle acque. Kamandi è il nome del giovane biondo che, dopo la morte del nonno, abbandona il proprio bunker e affronta il mondo di superficie, dominato dagli animali oramai divenuti umanoidi e intelligenti, alla ricerca di altri avamposti umani. Nel primo episodio lo troviamo mentre sta navigando fra i malinconici resti della New York che fu, canticchiando “Yellow submarine” dei Beatles. Il suo nome è un tributo all’installazione sotterranea, il Command D, dove egli viveva e di cui è ormai l’ultimo sopravvissuto. Kamandi possiede un’estesa conoscenza del mondo pre-Disastro, grazie alla libreria di microfilm e vecchi video del Command D, ma avendo trascorso tutta la sua vita nel bunker non sa assolutamente nulla di cosa sia successo nel mondo fuori.

Il nonno di Kamandi è stato ucciso da due Lupi, mentre più lontano un esercito di Tigri stava affrontando un gruppo di Leopardi. Sono animali dall’aspetto umano. Il Grande Disastro ha innescato un sorprendente scambio di ruoli fra uomini e animali. Questi ultimi hanno subito un processo evolutivo sorprendente: non solo hanno assunto aspetto e intelligenza umana, ma sono diventati la nuova specie dominante del Pianeta e hanno costruito una società per molti versi simile a quella dei loro predecessori, ai danni degli uomini che sono regrediti invece allo stato di bestie.

Assalito dagli animali non appena messo piede fuori dal bunker, Kamandi viene salvato dal Grande Cesare, il capo dell’Impero delle Tigri, e fa amicizia con il giovane figlio dell’imperatore, Tuftan. Portato nel palazzo reale, fa la conoscenza anche di uno scienziato dall’aspetto canino, che risponde al nome di Dottor Canus e che prende Kamandi sotto la sua protezione. Nel laboratorio di questi, egli ha modo di conoscere Ben Boxer, un altro umano ma dotato di poteri formidabili, che è stato geneticamente modificato per sopravvivere alla Terra del dopo Grande Disastro, insieme ad altri due amici, Steve e Renzi.

Così Kamandi e i suoi nuovi compagni iniziano a esplorare il nuovo mondo nella speranza di trovare prima o poi altri superstiti per riportare l’umanità di nuovo all’intelligenza e alla civiltà. Kamandi, a tutti gli effetti l’ultimo uomo della Terra, incontrerà durante le sue avventure alleati e nemici di ogni genere e sorta, sia tra gli animali sia tra gli umani, mentre cercherà di scoprire le ragioni che hanno portato al Grande Disastro.
Dicevamo che la fonte di ispirazione di “Kamandi – Nuova Era: Anno Zero” (come si intitolava la serie in Italia) è il film “Il Pianeta delle Scimmie” di Franklin J. Schaffner, ma qua al comando della Terra ci sono animali di tutte le specie ormai antropomorfi: a differenza del film con Charlton Heston, Kirby lasciò campo libero alla sua fantasia evolvendo tutta una serie di animali come leoni, tigri, gorilla, cani, etc. mentre gli umani di questo mondo sono regrediti a un livello primordiale di barbarie pre-tecnologica e vengono considerati esseri inferiori, al pari di animali domestici nel migliore dei casi oppure perseguitati e cacciati. A conferma dell’ispirazione cinematografica sulla copertina del primo numero di “Kamandi” compaiono le rovine della Statua della Libertà, in maniera simile alla scena finale del film. Carmine Infantino stesso, editor DC dell’epoca, ha successivamente confermato questa fonte di ispirazione dichiarando che la serie di “Kamandi” venne progettata solamente dopo che la DC perse la corsa all’acquisizione dei diritti per la riduzione fumettistica del film di Schaffner. Ma le avventure dell’ultimo ragazzo della Terra giravano già da tempo nella mente di Kirby che aveva seminato lungo il suo percorso artistico i semi per la nascita di questa serie: il nome di Kamandi fu infatti riciclato da una striscia giornaliera del 1956 intitolata per l’appunto “Kamandi delle caverne”, mentre nel primo numero della serie “Alarming Tales”, settembre 1957, il Re disegnò una storia intitolata “L’ultimo nemico” dove il protagonista era un viaggiatore del tempo capitato nell’anno 2514 in un mondo dove gli esseri umani erano destinati all’estinzione e che era governato da una razza di tigri evolute assieme a cani e ratti.

Se diamo un’occhiata più da vicino all’ambientazione che Kirby ha dato alla serie, ci accorgiamo di alcuni dettagli interessanti: la Terra di Kamandi è un mondo del futuro dove a scrivere le regole sono degli animali intelligenti evoluti ed eretti come gorilla, tigri, cani, ghepardi e altri mammiferi. Curioso è come invece altri animali non abbiano cambiato le loro sembianze ma siano semplicemente (si fa per dire) saliti lungo i gradini della scala evolutiva arrivando fino al dono della parola; questo è il caso di serpenti, lucertole, delfini e orche, che mantengono più o meno l’aspetto originario e non si sono antropomorfizzati. Altri animali ancora, per effetto delle radiazioni seguite al Grande Disastro, sono invece mutati solamente nella forma e nelle dimensioni come è il caso degli insetti e dei crostacei. Ma l’evoluzione Kirbyana ha stranamente escluso i cavalli, rimasti allo stato che conosciamo, e utilizzati come mezzo di trasporto in un mondo de-tecnologizzato, anche se Kirby nel suo pazzo mosaico da fattoria degli animali orwelliana, forse influenzato da Francis o come omaggio, rende i muli parlanti.

Come si sia arrivati a questo ribaltamento del ruolo uomo-animale, è uno dei punti cruciali della serie. In breve, prima del Grande Disastro, uno scienziato del centro medico militare “Walter Reed”, il dottor Michael Grant, sviluppò un farmaco chiamato Cortexin, che stimolava le abilità di ragionamento degli animali. Durante il Grande Disastro, Grant liberò gli animali sperimentali affetti dal farmaco e gettò il Cortexin dentro il flusso creato da un acquedotto rotto. Nei giorni seguenti gli animali scappati dal National Zoo bevvero da quel flusso e anche loro vennero infettati dal farmaco.

Ai tempi di Kamandi, un non specificato periodo dopo il Grande Disastro, gli effetti del Cortexin e le radiazioni causate dalla catastrofe hanno provocato una serie di cambiamenti su una grande varietà di mammiferi come dicevamo,  diventati tutti bipedi, umanoidi e senzienti, possedendo perfino il dono della parola. Queste nuove specie di animali intelligenti, equipaggiate con le armi e le tecnologie che si sono salvate dalle rovine della civiltà umana, iniziano a contendersi e spartirsi il territorio.

Al tempo stesso, i pochi superstiti umani sono diventati delle bestie, con abilità di ragionamento molto ristrette e limitate. Molti hanno conservato solo una rudimentale abilità nella parola, sebbene possano essere eruditi. Il preciso motivo della perdita delle abilità di ragionamento degli esseri umani è molto ambiguo nella serie e non viene specificato. Gli animali così trattano gli umani come bestie e li usano per fare i lavori pesanti o come animali domestici oppure semplicemente li cacciano.

Fin dalle prime pagine ci viene rivelato il destino degli Stati Uniti d’America scampati al Grande Disastro ma divisi in regioni e fazioni in lotta tra loro dove a governare troviamo gorilla guerrafondai, tigri coraggiose e saggi leoni. Una eccezione viene fatta per l’integra città di Chicago, la città ventosa, che invece è governata da una banda di gangster robotici, mentre la capitale Washington D.C. è ridotta alla stregua di una città fantasma. Veniamo a sapere qualcosa anche sulle condizioni del Vecchio Mondo: la nostra Europa è governata da diverse razze animali, esempio è la cara e vecchia Inghilterra retta dall’ordine militare dei Bristish Bulldogs.

Il mondo di Kamandi è un possibile mondo del futuro, strappato e lacerato dal tessuto DC ma legato grazie a un filo alla continuity della casa editrice: non sono infatti sopravvissuti gli eroi della Silver o della Golden Age ma qualcosa dell’epoca d’oro degli eroi è rimasta; così, per i lettori più nostalgici, si rivela essere di sicuro interesse il numero 29 della serie, proprio sul finire del ciclo narrativo di Kirby, quando Kamandi scopre un feticcio, ovvero il costume del più grande eroe che il pianeta Terra abbia mai avuto, Superman. Il Kriptoniano è scomparso ma la sua leggenda è così grande che anche gli animali evoluti del mondo di Kamandi aspettano il suo ritorno e si contendono il costume rosso e blu come il più importante dei cimeli. Bisogna però aggiungere che, in seguito alla sviluppo del cosmo DC, la linea temporale di Kamandi fu ricollocata e una delle prime apparizioni di un certo interesse dell’ultimo ragazzo del futuro è proprio quella della miniserie “Crisis on Infinite Earths”, che aveva riscritto e ricompattatato l’universo DC, dove Kamandi viene convocato dal Monitor nella lotto contro l’Anti Monitor… ma questa è tutta un’altra storia.

Davide Longoni