SIMONE DRAGHETTI

E’ il responsabile editoriale di una piccola ma agguerrita casa editrice, la Linee Infinite Edizioni, che da sette anni si sta impegnando nel vasto e difficile mondo dell’editoria italiana per pubblicare opere di qualità e per valorizzare scrittori emergenti del nostro paese che meritano davvero l’attenzione del pubblico: si chiama Simone Draghetti ed è un personaggio eclettico che ha preso a cuore il suo ruolo, che ha saputo creare (se ci passate il termine) una “famiglia letteraria” di non poco conto e che da qualche anno a questa parte si occupa anche dell’organizzazione del “Pandino Fantasy Books”… insomma, un personaggio tutto da scoprire che non potevamo certo lasciarci scappare.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È SIMONE DRAGHETTI?

Simone Draghetti è una persona normalissima. Ho quarantadue anni, vivo a Lodi, piccola città Lombarda. Mi piace leggere e scrivere, viaggiare, ascoltare buona musica e guardare ottimi film.

COME HAI COMINCIATO A “PRODURRE” LIBRI E COME SONO NATE LE EDIZIONI LINEE INFINITE?

Linee Infinite Edizioni è nata dall’amore e dalla passione di quattro amici per la scrittura e la lettura. Siamo attivi dal 2007 e cerchiamo, anno dopo anno, ti fare cultura, di promuovere ottimi libri e ottimi autori. La casa editrice è stata definita una “grande famiglia”, perché il nostro rapporto tra soci, con gli autori e i collaboratori è sempre all’insegna della trasparenza e dell’onestà.

IN QUALITA’ DI RESPONSABILE EDITORIALE DELLA CASA EDITRICE, TI TROVERAI SPESSO A DOVER SCEGLIERE FRA TANTE PROPOSTE DI AUTORI ESORDIENTI: QUALE CRITERIO SEGUI PER SELEZIONARE LE OPERE CHE RITIENI ESSERE LE MIGLIORI DA PUBBLICARE?

Innanzitutto il romanzo deve avere una storia che mi colpisca. Una trama che mi tenga con il fiato sospeso o una narrazione che non sia piatta ma che abbia mordente. Vogliamo che ogni libro che esca con il marchio Linee Infinite, sia unico, che lasci qualcosa nel cuore dei lettori, che non sia solo una lettura usa e getta, ma che avvicini il lettore alla nostra casa editrice e ai suoi splendidi autori.

UNA VOLTA SCELTA UN’OPERA, COME VI MUOVETE E QUALE ITER SEGUITE FINO AL PRODOTTO FINITO?

C’è un gran lavoro dietro la creazione di un romanzo o anche un libro di poesia. Si parte dall’impaginazione, per poi passare alla correzione e, se necessario a un leggero editing del testo, ovviamente questo viene fatto con l’autore perché vogliamo che chi collabora con noi si senta parte in causa nella creazione del libro. Poi vi è la copertina e qui, molto orgogliosamente, devo dire che utilizziamo illustratori dotati di talento e di umanità, nel senso che lavorano con passione e s’interfacciano con gli autori del testo.

E DOPO?

… dopo viene la parte veramente difficile. Sai bene che la realtà editoriale italiana è dominata dalle solite “grandi”, che il mercato della distribuzione ha regole che praticamente escludono le piccole realtà. Entrare in libreria non è impossibile, ma sicuramente difficile. Trovare librai accorti che pensano che non esista solo Mondadori è merce rara. Ma ci sono persone che credono ancora nel loro lavoro e che valorizzano piccole realtà come la nostra. Mi vengono in mente sei librerie pisane che ci sostengono e che promuovono i nostri volumi. Lentamente però le cose stanno cambiando e, da un po’ di mesi a questa parte, ho notato che, grazie anche all’apporto del nostro Ufficio Stampa, le librerie incominciano a cercarci e a volere i nostri volumi. Un buon segnale, anche se una goccia nel mare dell’editoria italiana…

VUOI PARLARCI DEI LIBRI CHE HAI PUBBLICATO A CUI SEI PIU’ LEGATO? E PER QUALE MOTIVO?

A questa domanda ti rispondo molto diplomaticamente… a tutti quelli pubblicati da Linee Infinite, perché in un modo o nell’altro hanno dato tanto alla nostra società.

LA CASA EDITRICE LINEE INFINITE SI OCCUPA DI SVARIATI GENERI LETTERARI, DALLA POESIA AL THRILLER, DAL FANTASTICO AL COSIDDETTO ROMANCE: A COSA SI DEVE QUESTA ETEROGENEITA’?

Non volevamo diventare una casa editrice di settore, non ci interessava. Volevamo costruire una realtà che abbracciasse tutti i generi editoriali e ce l’abbiamo fatta. Diciamo che Linee Infinite è aperta a qualsiasi proposta letteraria, purché di buona qualità e con autori che, prima di tutto, si pongano nei confronti dell’editoria con umiltà e coscienza, sapendo che non si può arrivare subito nel gota degli scrittori ma che prima bisogna fare una dura gavetta.

AL MOMENTO AVETE SOSPESO LA RICEZIONE DEGLI SCRITTI PERCHE’ SIETE STATI SUBISSATI DI LAVORI DA SELEZIONARE: A COSA ATTRIBUISCI TUTTO QUESTO SUCCESSO?

Al buon lavoro fatto dai soci in questi anni. Un lavoro capillare fatto di “scouting”, di relazioni sociali, di serietà e di professionalità. Certo, anche noi abbiamo tante pecche e mille problemi da risolvere. Ogni giorno bisogna correggere il tiro su tante cose, ma è anche vero che se gli aspiranti scrittori vogliono pubblicare con noi è perché sanno che siamo persone serie e oneste.

E’ VERO, SECONDO TE, CHE IN ITALIA CI SONO PIU’ SCRITTORI CHE LETTORI?

No, non credo. In Italia c’è tantissima gente che legge. Le statistiche che ogni tanto leggo sono fasulle e tendenziose. Si vuol far passare l’italiano come una persona ignorante, che è più interessata al calcio che al resto. Girando un po’ la nostra penisola mi sono accorto che le persone sono attente alla cultura. Soprattutto in questi anni ho visto una rinascita dell’interesse per il libro. Un interesse che nel ventennio passato era stato quasi schiacciato dall’oppressione delle televisioni e da una certa politica che portava solo oscurantismo e che faceva credere che il Dio denaro era il solo valore che il popolo italiano poteva avere. No, credo che ci sia un bel fermento attorno alla cultura e vedo uno spiraglio di luce per il futuro.

OLTRE CHE LIBRI IN VERSIONE CARTACEA, AVETE ANCHE UNA SEZIONE E-BOOK: CE NE VUOI PARLARE?

Non abbiamo una predilezione per gli e-book, amiamo molto di più i libri tradizionali. Infatti, gli e-book dei nostri volumi non escono in contemporanea con il cartaceo, ma vengono pubblicati un anno, un anno e mezzo dopo l’uscita della versione tradizionale. E’ una scelta che hanno fatto i soci e che condivido pienamente. Tra l’altro tra un po’ chiuderemo il nostro account in Amazon per la vendita e-book per due motivi: uno, prettamente economico, l’altro ideologico. Il primo perché verrà aperto un e-commerce direttamente nel sito di Linee Infinite dove con un “click” si potranno acquistare i nostri libri. Il secondo perché non siamo in accordo con le politiche commerciali ed espansionistiche di Amazon.

CREDI CHE QUESTO TIPO DI LETTURA SIA IL FUTURO DELL’EDITORIA OPPURE PENSI CHE IL “VECCHIO” E IL “NUOVO” POTRANNO CONTINUARE A CONVIVERE? E IN CHE TERMINI SECONDO TE?

Assolutamente no. Credo che il futuro vedrà gli e-book viaggiare parallelamente al libro cartaceo. Non vi sarà una prevaricazione da parte di uno sull’altro. La tecnologia è un bene se utilizzata in forma corretta. Sono il primo a usufruire dei suoi vantaggi, ma penso che il libro cartaceo, per ogni amante della lettura, sia unico e insostituibile.

CAMBIAMO ORA ARGOMENTO E PARLIAMO DI UN’ALTRA INIZIATIVA CHE TI VEDE COINVOLTO COME RESPONSABILE, OVVERO IL “PANDINO FANTASY BOOKS”, GIUNTO ALLA TERZA EDIZIONE: COSA PUOI DIRCI DI QUESTA MANIFESTAZIONE E COME NASCE?

Il festival è nato da un lungo colloquio intercorso tra me e la responsabile della Biblioteca del Comune di Pandino (CR): Eleonora Bello. Collaboravamo già da tempo con la Biblioteca del paese che, guarda caso, si trova all’interno del Castello Visconteo che ha sede a Pandino. Un giorno parlando con Eleonora, persona squisita e di una cultura infinita, ci siamo chiesti come sarebbe stato avere all’interno dell’antico maniero, espositori, scrittori, illustratori, presentazioni, conferenze, mostre. In pratica tutto ciò che compone una fiera dell’editoria. Ci siamo guardati in faccia e la scintilla è scoccata. C’è anche da dire che abbiamo trovato una amministrazione comunale che ci ha subito supportato, che ci ha messo a disposizione una location meravigliosa, che ha assecondato tutte le mie richieste senza battere ciglio e che ci ha anche sostenuto economicamente. Il “Pandino” è nato così, da una chiacchierata con un’amica.

COME SI SVOLGERA’ LA KERMESSE QUEST’ANNO?

La fiera partirà alle ore 10.00 di domenica 25 maggio con l’inaugurazione. Nell’arco della giornata vi saranno più di quaranta tra presentazioni di libri e conferenze. Inoltre vi sarà una sezione dedicata ai bimbi a nome “Pandino Fantasy Books Junior” dove si svolgeranno attività di animazione legate ai libri, letture animate, sfide di bacchette magiche e altro. Nel pomeriggio del 25 maggio verrà premiata Amanda Tonali, giovane studentessa del Liceo Artistico “Callisto Piazza” di Lodi, vincitrice del concorso che il “Pandino Fantasy Books” ha indetto all’interno dell’istituto, per trovare la locandina di questa edizione e per coinvolgere gli studenti, avvicinandoli al mondo del fantastico.

E COSA DOBBIAMO ASPETTARCI A LIVELLO DI ORGANIZZAZIONE E DI EVENTI COLLATERALI?

L’organizzazione è composta da ventisette tra ragazzi e ragazze, tutti volontari, tutti amanti della lettura e della scrittura. Il gruppo verrà coordinato da Enzo Gilfone (Linee Infinite), Eleonora Bello (responsabile della Biblioteca di Pandino) e poi ci sarò io come responsabile dell’evento. Aspettatevi tanto divertimento, perché anche coi libri ci si può divertire!

COSA PUOI DIRCI DEGLI OSPITI E DEGLI ESPOSITORI DELL’EDIZIONE 2014?

In questa Edizione abbiamo notato una calo di partecipazione delle case editrici, non so se dovuto alla crisi o ad altro, in compenso c’è stato un incremento di espositori indipendenti, con un nutrito drappello di illustratori che arrivano un po’ da tutta Italia. Una menzione particolare a “Il libro parlato Lions”, associazione no profit che mette a disposizione la sua audioteca ai disabili visivi. Siamo orgogliosi di averli con noi per questa edizione. Nel nostro piccolo cerchiamo di fare qualcosa a favore del “Sociale”.

Per quanto riguarda gli ospiti del “Pandino Fantasy Books 2014” non vi è molto da dire, i loro nomi parlano da soli: Marco Buticchi (Longanesi), un gradito ritorno per il maestro dei romanzi d’avventura; Stan Nicholls (Mondadori), l’uomo che ha scritto la saga degli Orchi e che, con i suoi romanzi, ha portato il fantasy anche in altre direzioni; Silvana De Mari (Salani), autrice versatile, che spazia dal Fantasy alla narrativa; Fiaba, gruppo musicale di Siracusa, scrivono favole e le trasportano in musica, il tutto contornato da musica dura; Giuliana Nuvoli (docente di Filologia Moderna all’Università degli Studi di Milano), terrà una conferenza sul tema portante della manifestazione: “I miti Greci”; Carlo Pagetti (docente di Letteratura Inglese all’Università degli Studi di Milano), terrà una conferenza tra i nuovi miti e il mondo anglosassone.

QUALI SARANNO INVECE LE PROSSIME MOSSE DELLA MANIFESTAZIONE, COSA AVETE IN SERBO PER IL FUTURO?

Il “Pandino Fantasy Books” è cresciuto anno dopo anno e, se la futura amministrazione comunale che andrà a insediarsi dopo il 25 maggio, continuerà a sostenere la fiera, le idee non mancano sicuramente.

Innanzitutto vorremmo portare il “Pandino Fantasy Books” da un solo giorno a due, cioè il sabato e la domenica. Allargare il parco Ospiti Speciali, cioè inserire un autore extra genere e farlo partecipare alla fiera. Inserire un “Paese Ospite”, cioè una nazione straniera che porti la sua cultura e i suoi autori all’interno del nostro festival. Sviluppare maggiormente la sezione dedicata ai bambini. Lo scopo è quello di occupare interamente il Castello Visconteo con stand di libri e fare in modo che in un futuro, il festival non sia “relegato” solo all’interno del maniero, ma che si espanda anche all’intero Borgo di Pandino.

Un anteprima sugli ospiti del 2015: Steve Berry ha già confermato la sua partecipazione. Attualmente sono in contatto con Glenn Cooper, Laurell K. Hamilton, Eoin Colfer, Ken Follett e molti altri. Staremo a vedere.

TORNIAMO A TE. CI SEMBRA DI CAPIRE CHE IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

In realtà non sono legatissimo al mondo del fantastico. Forse la sfumatura del fantastico che preferisco è l’horror. Il fantasy per me è sempre stata una sfida, perché ho sempre visto che in Italia è un genere bistrattato, considerato di serie B. Invece è tutto il contrario, abbiamo tantissimi autori di diverse case editrici e non necessariamente di quelle grosse, molto ma molto bravi. Persone che scrivono con passione, che si immergono nei mondi che creano e che sanno narrare storie avvincenti. Il fantasy può essere solo svago o anche avere una profondità. Può essere “cappa e spada” o trattare tematiche sociali, attualissime nel mondo contemporaneo. Mi sono sempre chiesto il perché noi italiani snobbiamo questa realtà, perché non cerchiamo di sviluppare questo potenziale che comunque c’è e non si può negare. Sono felice di vedere che molte editrici minori si impegnano a sviluppare il fantastico in tutte le sue sfumature e gioisco quando qualcuno dei miei colleghi ha buoni riscontri per quanto riguarda i suoi autori fantasy. Come Linee Infinite continueremo a produrre volumi che trattano il fantastico e l’immaginario, cercando di far conoscere i nostri autori e i loro scritti a un vasto pubblico.

RESTIAMO SUL GENERALE. QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Domanda facile: Stephen King, Umberto Eco, Andy MacNab, Jean M. Auel, Verne, Moliere, Kipling, Stevenson, Bukowsky, Tolstoj, Dostoevskjj, Achmatova, Franco Cardini e molti altri ancora…

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?

Amo i film d’azione e quelli d’avventura, “Blade Runner”, “Star Wars” e film storici in generale, ma amo tantissimo anche i film di Antonio Albanese.

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Prima di tutto fare in modo che Linee Infinite cresca sempre di più e che il nome della società sia riflesso di qualità. Il futuro spero mi consenta di portare i miei autori attuali e quelli che si aggiungeranno alla scuderia, all’estero, facendo tradurre i loro volumi in altre lingue. Parallelamente sviluppare il “Pandino Fantasy Books” e farlo crescere anno dopo anno. In fin dei conti è una creatura di Linee Infinite, un po’ come un figlio che, anno dopo anno, sta crescendo regalandoci mille soddisfazioni.

Un sogno che non si è avverato e che ho lasciato nel cassetto? Sì, uno l’ho impresso in maniera indelebile nella mia mente, ma non credo che centri molto con la letteratura…

E ALLORA TI AUGURIAMO CHE SI AVVERI, QUALUNQUE ESSO SIA! A PRESTO.

Davide Longoni