I VICINI DI CASA

Segnaliamo con piacere l’uscita dell’antologia I VICINI DI CASA (140 pagine di racconti più una illustrazione; 15 euro) a cura di Paolo Di Orazio per Watson Edizioni, disponibile in libreria, online e sul sito della casa editrice http://watsonedizioni.it/.

Così ha scritto in merito il curatore: “Il Vicino di Casa. Titolo del primo thriller televisivo di cui ho memoria. 1974, ciclo “Le porte della paura” a cura di Dario Argento.

La regia dell’episodio è di Luigi Cozzi e siamo nel momento di inizio espansione della contro cultura del brivido in Italia, momento di rara beatitudine fra cinema e fumetto, quando ogni storia guidava alla scoperta dei classici della narrativa horror e viceversa.

“Il vicino di casa” è un film spaventoso, terribile, per come lo percepii all’epoca. Quello che mi lasciò dentro è tutt’ora immenso e credo abbia contribuito a condizionare e indirizzare le mie inclinazioni artistiche ancora latenti. Fino a immaginare e poter realizzare questo libro, scritto da altri su mia intuizione, per goderne da lettore.

Adoro i racconti.

Adoro le storie di interni.

Adoro il riverbero particolare dei suoni che si muovono all’interno dei fabbricati. Adoro non capire dai rumori cosa stiano facendo i vicini, specie se non accompagnati dalle loro voci. Adoro sentire i passi provenire dal piano di sopra anche se mi danno fastidio.

Può succedere di tutto, quando non vedi cosa c’è dall’altra parte.

Le pareti fra un appartamento e l’altro sono la grande, perenne metafora dei misteri e degli interrogativi che ci separano dalla vita dopo la morte.

Nella notte, questi suoni sembrano provenire da dimensioni lovecraftiane. Quelle voci dei piani inferiori, invece, dalle sepolture di Edgar Allan Poe.

Benvenuti, allora, in questo fantasmagorico e allucinato viaggio nell’orrore.

I vostri nuovi vicini di casa vi aspettano a braccia aperte.

Non saranno come ve li immaginate”.

La raccolta contiene sette storie, sette vicini di casa che potrebbero essere ovunque. Vediamoli insieme.

“La prima notte di quiete” di Claudio Vergnani.

In un luogo e un tempo imprecisati, un cimitero comunale è un accampamento di sfollati diviso in due sezioni, una maschile e una femminile. Vergy e il suo compagno d’armi vengono incaricati di fermare qualcuno che sta facendo sparire le ragazze che si avventurano di notte fra le tombe.

“Spegnere le stelle” di Flavio Troisi.

Oscar è un ex attore famoso finito nell’oblio. Subito dopo il suo trasloco nella nuova casa, in un pessimo condominio di borgata, il fuoco spento delle sue ambizioni torna a bruciare in occasione di strani eventi attorno a un appartamento particolarmente chiassoso.

“La voce nei muri” di Miriam Palombi.

Giulio è costretto dalla madre a trascorrere suo malgrado i pomeriggi col vicino Eliah, un vecchio sopravvissuto all’Olocausto nazista. Una volta morto, in Giulio permane l’ossessione per il vecchio di cui continua a sentire la voce attraverso la parete della sua cameretta. Per scoprire l’enigma, dovrà introdursi nella casa disabitata…

“Oscurità” di Giacomo Ferraiuolo.

Siamo a Roma, 1960. Alessio è un ragazzino di periferia che vive in un casermone di cemento armato, freddo e buio. Nel giro di poco tempo, alle soglie dell’autunno spariscono sia sua madre che il suo gatto Spyro. Fatti che coincidono all’arrivo del nuovo inquilino Armando, un ex accalappiacani di cui si raccontano già cose orride e che ora si occupa dell’impianto di riscaldamento del condominio.

“Il Capolavoro” di Tamara Deroma.

Benedetta è una pittrice di Moncalieri. Innamorata di Amelia, sua vicina di casa, si lascia ispirare dalla passione bruciante per lei, una passione di sangue e dalla misteriosa presenza del suo strano coinquilino Ozvah. Fino alla realizzazione del suo capolavoro.

“Cucù” di Davide Camparsi.

Osvaldo ha una bella casa, una bella moglie. E, da qualche notte, un intruso speciale che odora di urina e gerani. Una presenza antropomorfa che si muove nelle ombre della casa per razzolare ingordamente la dispensa. Le cose si complicano quando Luisa fraternizza con la creatura, la quale prende sempre più padronanza della casa, degli spazi, del tempo e nei sogni di Osvaldo. E nel cuore di Luisa.

“Discontinuità” di Lorenzo Crescentini.

In una Forlì del futuro, Michele si sta preparando agli esami di licenza media e scopre che un ragno gigante vive rintanato nell’appartamento di sopra al suo. La bestia è una delle poche sopravvissute all’epocale guerra tra ragni e umani che ha sconvolto il pianeta pochi anni prima. E di cui gli umani ancora portano ferite insanate…

Per presentarvi al meglio I VICINI DI CASA vogliamo anche pubblicare l’introduzione agli autori di Paolo Di Orazio… si intitola ASSEMBLEA CONDOMINIALE e il titolo è già un programma.

“I sette autori scelti per questo meraviglioso libro di racconti horror sono i vostri migliori vicini di casa. Anche se possedete altre loro opere, da ora saranno fissi bisbigliatori dietro le vostre pareti, passeggiatori seriali sopra il soffitto. Non dimenticherete queste storie molto facilmente, ognuna con il proprio stile, la propria dimensione (con sconfinamenti nella fantascienza, proprio come accadeva nelle migliori letture di un tempo lontano quando eravamo liberi dai dettami inutili delle categorie). Abbiamo ritenuto opportuno presentare i sette in maniera sintetica e discorsiva al fine di soddisfare la curiosità di quei nuovi condòmini lettori nel palazzo di cemento armato e riscaldamento a carbone che è l’horror, e che magari non hanno ancora incontrato sul pianerottolo o nell’atrio.

Rispettando il sommario del libro, al primo piano abita Flavio Troisi, classe 1972. Si guadagna da vivere scrivendo romanzi, saggi, memoir in veste di ghostwriter per celebrità, imprenditori, formatori, artisti, atleti. A suo nome ha pubblicato con Mondadori “Lascia tutto e seguiti – Ripartire dalle cose che contano nella vita e nel lavoro” e “L’altra linea della vita”, come coautore. Nel 2020 pubblica novelette fanta-horror su Amazon e nel 2021 uscirà in libreria il suo primo thriller. Potete seguirlo sul canale YouTube “Broken Stories” dove parla ogni settimana di libri e scrittura. Il suo stile è schietto, qui labirintico, priorità da vero narratore dell’insolito.

Al secondo piano Miriam Palombi, milanese. Ceramista, appassionata di simbologia e cultura horror. Membro della “Horror Writers Association”, co-fondatrice del blog “Horror Cultura”. Pubblica romanzi e racconti dal 2016, anno in cui esce il suo thriller esoterico “L’archivio degli dei”, menzione d’onore all’Holmes Awards e, tra gli altri, “Miseri resti sepolti”, “Le ossa dei morti”, la trilogia “Il pentacolo”, esplorando l’horror e il dark fantasy.

Al terzo piano Claudio Vergnani, nato a Modena nel 1961. Nel 2009 si fa conoscere con “Il 18° Vampiro”, seguito da “Il 36° giusto” (2010) e “L’ora più buia” (2011), trilogia Gargoyle in cui fonde ironia, horror, action e una vena di esistenzialismo. Il suo stile, filmico e secco, gli vale una ricca serie di pubblicazioni ancora con Gargoyle, Dunwich e Nero Press. Scrive recensioni e racconti per riviste e magazine come «Scheletri», «Il Posto Nero», «Letteratura Horror», «Nero Cafè», «Altrisogni». L’e-book “Lovecraft’s Innsmouth” (Dunwich Edizioni) è tradotto in portoghese, spagnolo e inglese.

Lorenzo Crescentini è l’inquilino più misterioso. Si trova al quarto piano, originario di Forlì, ma è narratore in Giappone, Stati Uniti e Spagna. Ha pubblicato le raccolte “Occhi senza volto” (GDS), “Sogni e ombre” (Augh! Edizioni), “Animali” (Watson) e curato le antologie “Dinosauria” (Pendragon) e “Strane creature Vol. 1 e 2” (Watson). Ha vinto i premi Esecranda, Esescifi, Space Prophecies, Ritorno a Dunwich, è stato più volte finalista ai premi Robot, Italia, Kataris e altri. Dal Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bologna ha ricevuto la borsa di studio in Scrittura Creativa per il racconto “La bambina dell’oceano”.

Al quinto abbiamo Giacomo Ferraiuolo. Riservato, affabile quanto ruvido con la sua immaginazione, inizia con la DZ Edizioni pubblicando “Non Devi Dormire, Nora” (miglior romanzo fantasy, Trofeo Cittadella 2019), “Stanza 218” e diversi racconti per antologie, tra cui “Horror Storytelling 4” (Watson Edizioni). Gestisce con Miriam Palombi il blog “Horror Cultura”.

Al sesto piano, semideserto e meno illuminato, abbiamo un’atmosfera degna della massiccia saga horror urban fantasy “I 7 demoni reggenti” di cui la torinese Tamara Deroma è autrice dal 2009. Tamara firma “Fratelli di sangue” nell’antologia “I vampiri non esistono”, scrive per il portale “NewsPlaza”, firma con Magra Demaria la sceneggiatura epic fantasy di “Vertishak”. Uno stile preciso, limpido e generoso di oscurità, sangue e incubi.

Al settimo e ultimo piano Davide Camparsi, il classico vicino dall’aspetto e i comportamenti gentili, la scrittura permeata di ironia e visionarismi, che però ha pubblicato più di cinquanta tra racconti e novelle, oltre ai romanzi “Tre di nessuno”, “L’Angelo dell’Autunno”, “Alessandro Nero” e le raccolte “Tra Cielo e Terra” e “Una Geografia delle Tenebre” (Dunwich). Vince due volte il Trofeo RiLL e il Trofeo La Centuria e La Zona Morta, oltre ai premi John W. Polidori, Esescifi, Esecranda. Il racconto “Non di solo pane” è pubblicato in Spagna, Sudafrica e Irlanda. In inglese, una poesia nel “HWA Horror Poetry Showcase Volume III”, e racconti per le riviste «The Dark» e «Future FS Digest»”.

Buona lettura.

A cura della redazione