XXI TROFEO RiLL: I VINCITORI

E’ con grande piacere che vi annunciamo che a “Lucca Comics & Games 2015” si sono tenute le premiazioni dei vincitori del “XXI Trofeo RiLL”. Il racconto risultato vincente è stato “Non di solo pane”, del veronese Davide Camparsi… fra l’altro nostra vecchia conoscenza! L’antologia 2015 della collana “Mondi Incantati” si intitolerà quindi “Non di solo pane e altri racconti dal Trofeo RiLL e dintorni” (Edizioni Wild Boar).

La nuova uscita della serie “Mondi Incantati” ospiterà quindici racconti: i primi cinque classificati del “XXI Trofeo RiLL” (scelti dalla giuria di scrittori, giornalisti e autori di giochi), i cinque vincitori di SFIDA 2015 e, infine, cinque racconti fantastici premiati in altrettanti concorsi letterari esteri (l’Aeon Award Short Fiction Contest, Irlanda; il James White Award, Regno Unito; il premio Visiones, Spagna; il Nova Short Story Competition, Sud Africa; l’AHWA Flash & Short Fiction Competition, Australia).

Vediamo ora nel dettaglio la classifica finale del “XXI Trofeo RiLL”.

Primo Classificato

“Non di solo pane” di Davide Camparsi (Verona).

Un racconto sorprendente, soffuso di poesia, che stempera i momenti più intensi e drammatici con una lieve e mai banale ironia. Affronta in maniera convincente e per nulla dottrinale temi molto delicati come il libero arbitrio, il rapporto con Dio e l’accettazione del Male.

Secondo Classificato

“La notte che bruciammo la Croma” di Massimiliano Malerba (Roma).

Un riuscito racconto di fantascienza, insieme omaggio e tradimento del cyberpunk di William Gibson, qui rivisitato sullo sfondo di una Roma post-apocalittica, ma ancora popolata di bande di criminali e che mantiene i suoi proverbiali tratti di sciatteria generalizzata.

Terzo Classificato

“Quelli dell’impianto” di Luigi Rinaldi (Nettuno, Roma).

Un racconto ben costruito e dall’ottimo ritmo. Le disavventure dei protagonisti (una sgangherata coppia di idraulici del futuro) sono narrate mischiando abilmente avventura, umorismo, romanticismo ed erotismo.

Quarto Classificato

“Notte stellata” di Antonella Mecenero (Briga Novarese, Novara).

Una ghost-story che mischia politica e fantastico, tratteggiando inoltre con molta cura i diversi personaggi. Condotto con mano sicura, ha un finale inaspettato e per questo particolarmente apprezzabile.

Quinto Classificato

“Draco dormiens” di Giorgia Cappelletti (Trento).

Un originale racconto fantasy ambientato in una realtà molto vicina alla nostra. Riesce a mettere insieme in modo efficace elementi “alla Indiana Jones” e creature fantastiche come i draghi.

Tutti gli altri 292 racconti partecipanti sono classificati a pari merito al sesto posto. Ricevono però una Menzione di Merito per la particolare qualità (della scrittura e/o del soggetto) gli altri cinque testi finalisti:

“Black Mississipi” di Serena Aronica (Santa Marinella, Roma)

“Il miglio del porto” di Pelagio D’Afro (pseudonimo di quattro autori)

“La cometa” di Maurizio Ferrero (Vercelli)

“Mondo di sabbia” di Giuliana Ricci (Capannori, Lucca)

“Lamarckia” di Andrea Viscusi (Montecatini Terme, Pistoia)

“Ora che i risultati sono pubblici, ci dicono gli organizzatori, vogliamo di nuovo ringraziare tutti i 162 autori e tutte le 90 autrici che hanno partecipato a questa edizione del Trofeo RiLL, la seconda nella nostra storia per numero di racconti ricevuti.

Grazie a chi ha inviato racconti dall’Italia (la stragrande maggioranza dei partecipanti, ovviamente), e a chi li ha mandati dall’estero: dalla Francia, dalla Germania, dal Portogallo, dalla Spagna, dalla Svizzera e dall’Australia (ringraziamo, in quest’ultimo caso, l’ALIAS – Accademia Letteraria Italo Australiana, che dalla lontana Melbourne non manca mai l’appuntamento col Trofeo RiLL).

A tutti gli autori finalisti rivolgiamo i più sinceri complimenti: per essere arrivati in finale (in un’edizione decisamente “affollata”!) e per la validità e la cura formale delle loro storie, che sono state ampiamente apprezzate dalla Giuria.

Ai cinque autori premiati vanno i migliori complimenti di “RiLL” e di tutti i giurati, soprattutto per la pubblicazione nell’antologia annuale”.

A cura della redazione