REGINE, DRAGHI E GUERRIERI – GUIDA NON UFFICIALE A GAME OF THRONES

A volte sembra che siano passati secoli, in realtà è poco più di un anno che è finita la serie TV cult Game of Thrones, in attesa dei nuovi libri di George R. R. Martin e del prequel House of Dragon previsto nel 2022, sulle vicende di casa Targaryen secoli prima della vicenda raccontata precedentemente.

Le peripezie dei Sette Regni e dei loro abitanti continuano comunque a far discutere, anche perché sono state una delle visioni più popolari in questi tempi di clausura, e in attesa dei prossimi capitoli ufficiali, stanno uscendo vari libri in tema, con approfondimenti e riletture.

Ultralit, da tempo attenta a seguire il mondo nerd e soprattutto otaku degli anime, propone REGINE, DRAGHI E GUERRIERI – GUIDA NON UFFICIALE A GAME OF THRONES, scritta da Elena Romanello, collaboratrice anche de La Zona Morta, non alla sua prima fatica nell’ambito del mondo del fantastico.

Il saggio esamina vari aspetti connessi al serial, partendo dalla storia del fantasy come genere in televisione, oggi di grande successo, ma che ha faticato non poco a imporsi a differenza della fantascienza, alla quale sono legati da anni tanti successi. Ovviamente, c’è un profilo dettagliato della produzione letteraria di George R. R. Martin, che ha iniziato la sua carriera come sceneggiatore televisivo e autore di fantascienza, prima di inventare un mondo che forse è diventato più grande di lui e che adesso fatica a finire.

Per quello che riguarda il serial, il libro presenta una guida agli episodi delle stagioni, fino all’ultimo e discusso episodio, i profili dei membri del cast e dello staff, un’analisi dei personaggi sia maschili che femminili e del mondo descritto in TV e nei romanzi, stratificato e ispirato a fatti realmente accaduti e epoche storiche più o meno recenti, dall’antichità al Medio Evo. Si conclude poi parlando del futuro di Game of Thrones e anche del genere fantasy, che sembra oggi ispirare nuove storie in TV, a cominciare da The Witcher e dal prossimo La ruota del tempo, dall’imponente saga letteraria di Robert Jordan.

Quello che emerge dal saggio è l’importanza culturale di prodotti come Game of Thrones, nel bene e nel male, un serial capace di affascinare e avvincere il pubblico di tutto il mondo, per ovvi motivi diverso e non certo omogeneo, con una narrazione in cui ci sono echi di Shakespeare, della Storia scozzese, della Guerra delle Due Rose, del mondo romano, della cultura celtica e di tanto fantasy che si è accumulato negli anni, almeno da Tolkien in poi.

Game of Thrones ha affascinato e fatto discutere, magari per alcune situazioni troppo esagerate e per sviluppi non sempre condivisibili (ma non è il primo serial a cui succede e in altri casi è andata molto peggio, vedi Angel e Flash Forward per citarne due), ma è stata capace di creare un universo di sicura presa, dove senz’altro non sarebbe il massimo viverci ma che sa reinventare archetipi e avvincere.

Il libro è disponibile in libreria e nei principali store on line.

A cura della redazione