DONATO ALTOMARE… TRA SANTI E FANTASMI

Donato Altomare non necessita certo di presentazioni di sorta: plurivincitore del Premio Italia, del Premio Urania e del Premio Vegetti, presidente della World SF Italia, scrittore di innumerevoli romanzi, racconti e saggi, lo ritroviamo volentieri sulla Zona Morta per presentarci il suo nuovo lavoro.

CIAO DONATO, E’ UN PIACERE RITROVARTI SULLA ZONA MORTA. STAVOLTA PARLIAMO DELLA TUA RECENTE USCITA PER LE EDIZIONI PROFONDO ROSSO: “SANTI E FANTASMI – STORIE VERE DI SPETTRI E MIRACOLI A MOLFETTA”. COSA PUOI RACCONTARCI IN MERITO?

Luigi Cozzi è sempre stato interessato dalle mie storie vere ma incredibili. Ha iniziato col pubblicarne alcune sulla sua rivista MYSTERO. Quest’ultima pubblicazione SANTI E FANTASMI credo sia la raccolta meglio riuscita in quanto contiene storie vere molto ma molto incredibili che mi hanno anche toccato personalmente. La cosa importante è che sono anche riuscito a dare una connotazione narrativa alle storie, per cui siamo passati dalle primissime, in PRODIGIA di Tabula Fati, che erano una pedissequa esposizione del fatto, a queste che hanno un forte impianto narrativo. Insomma, sono storie vere narrate in modo da sembrare racconti, in una cornice impostata sotto forma di dialogo di due amici che parlano tra loro di fatti inspiegabili col doppio piacere, quello di chi le racconta e quello di chi le ascolta. Spero si aggiunga il terzo piacere, quello di chi le legge.

TRATTANDOSI DI UNA RACCOLTA DI FATTI VERI, COME TI SEI REGOLATO NELLA RACCOLTA DEL MATERIALE E DOVE SEI RIUSCITO A REPERIRLO?

Ho chiesto a parenti, amici e conoscenti se avessero avuto mai esperienze sconvolgenti o al limite della realtà. Tu non hai idea di quante storie mi sono piovute addosso. Il vero problema non è stato quello di reperire storie, ma quello di separare i fatti realmente accaduti da quelli inventati o raccontati “per sentito dire”. Vi sono molte leggende metropolitane che circolano da anni e c’è sempre qualcuno che le prende troppo sul serio. Io, nella mia selezione, applico alcuni criteri che ritengo soddisfacenti e che, almeno dal mio punto di vista, mi permettono di riconoscere le storie vere. In primo luogo escludo quelle di terza o quarta mano. Quelle insomma che vengono raccontate da persone che le hanno sentite da altri. Ho bisogno di storie dirette, raccontate da chi le ha vissute, altrimenti anche se vere, possono essere state rielaborate dandole quelle connotazioni fantastiche che in origine non avevano. Poi cerco di scoprire se sono leggende metropolitane, come gli alligatori nelle fogne o l’auto che se ne va in giro con la bara sul tettuccio, o la donna che si addormenta in un cimitero e quando si sveglia sembra una morta resuscitata… insomma, pure invenzioni. Le storie vere hanno anche una caratteristica che le rivela come autentiche: sono semplici. Ho visto un amico che non vedevo da anni perché trasferito per lavoro all’estero. Mi stava salutando all’altra parte della strada, Ho risposto al saluto, poi l’ho perso di vista. Quando sono tornato a casa ha saputo che era morto quella mattina a centinaia di chilometri dalla mia città. Breve, semplice, diretta. Più sono complesse, meno le prendo in considerazione. Ovviamente non devono essere “troppo” semplici. Stavo pensando a lei quando è squillato il telefono. Mi stava chiamando in quel preciso istante… Fatti spesso veri, ma troppo spiegabili in vari modi. Inoltre la credibilità è spesso avvalorata dalla riottosità da parte dell’interessato a raccontarla. Ce n’è una che ho faticato a tirar fuori dalla bocca di chi l’ha vissuta perché temeva che ridessi di lui o, peggio, pensassi che fosse un po’ tocco.

QUESTO E’ IL TERZO VOLUME DELLA SERIE “STORIE INCREDIBILMENTE VERE”, DOPO “PRODIGIA” E “SPETTRI”: COME NASCE QUESTO PROGETTO?

Come tutti i miei progetti. Per caso. A me piace raccontare storie, lo sa bene chi mi conosce, tant’è che non amo essere definito “scrittore”, preferisco “narratore”. Man mano che scrivo storie mi rendo conto che molte sono legate da una specie di tema e sono simili, per cui sono nate antologie di racconti umoristici, antologie noir, antologie fantasy, ecc. ecc. I miei progetti veri sono solo quelli che faccio quando lavoro da ingegnere. Allora nulla può essere affidato al caso.

PENSI CHE POSSANO ESSERCENE ALTRI IN FUTURO?

Ho già un paio di storie freschissime e interessanti che mi sono state appena raccontate. Su una sono alquanto incerto, ho bisogno di alcuni riscontri, mentre l’altra è convincente. Quando ne avrò messo insieme un altro gruppo, senza inseguirle ma ascoltando, allora forse ci sarà una quarta raccolta. Ma senza fretta e senza un… progetto.

DAL MOMENTO CHE TUTTO RUOTA ATTORNO A MOLFETTA, COSA TI LEGA A QUESTA CITTA’?

Beh!, io sono nato e ho vissuto per settant’anni (quasi) a Molfetta. Sono fortemente legato prima di tutto al suo mare che rammento straordinario – quand’ero giovane -, poi al suo passato, alla sua campagna sitibonda, ai miei amici di sempre… che a volte mi raccontano storie incredibili. Devo però dire anche che non tutte le storie sono ambientate a Molfetta. Alcune nei paesi vicini e altre anche in provincia di Potenza, che è la mia seconda patria.

CAMBIAMO ARGOMENTO E PARLIAMO DELLA WORLD SF ITALIA DI CUI SEI PRESIDENTE: QUALI PROGETTI SONO IN SERBO PER IL FUTURO?

Prima di tutto bisogna riprendere una attività bruscamente interrotta dal COVID-19. Quest’anno avevamo organizzato un’assemblea spettacolare in un posto bellissimo, ma tutto è sfumato. Spero che nel 2021 non ci sia più la piaga del virus per dare vita a un’assemblea come dire… liberatoria. Intanto proseguono le collaborazioni a premi di altre realtà fantascientifiche e fantastiche nel web, sono riprese le interviste da parte di Filippo Radogna che, spero, portino a una seconda sua pubblicazione come “Conversando tra le stelle” edita dalle Edizioni Scudo. Il sito worldsf.it va alla grande grazie all’instancabile Salvo Toscano che è una vera colonna della World SF Italia. E, principalmente, tra poco tornerà il Vegetti, l’ambitissimo premio della critica che ha proposto nuovi talenti.

ULTIMA DOMANDA: COSA BOLLE INVECE IN PENTOLA PER DONATO ALTOMARE SCRITTORE?

Mi chiedono in continuazione storie (questa volta inventate) d’ogni genere. Io mi diverto un mondo a scrivere, per cui accontento tutti. Troverete mie racconti in quasi tutte le antologie in circolazione e altre sono in corso di pubblicazione. Stanno anche per uscire una mia antologia e un mio romanzo. E tra poco ci sarà una grande sorpresa per chi legge fantascienza. Ma, perdonami, non ne posso parlare per scaramanzia e perché se lo facessi… che sorpresa sarebbe?

E ALLORA ASPETTIAMOCI GROSSE NOVITA’… ALLA PROSSIMA!

Davide Longoni