FANTASCIENZA STORY 228

C’E’ QUALCUNO LASSU’ (1997) – PARTE 05

ALIEN – LA CLONAZIONE (Alien Resurrection)

ESU Auriga

Navetta Ricerche Mediche

Esercizio dei Sistemi Uniti

Equipaggio Stabile

42 Militari

7 Ufficiali Medici

L’équipe guidata dal Dottor Wren (J. E. Freeman) riesce, dopo molti tentativi, a clonare il tenente Ripley (Sigourney Weaver) morta circa duecento anni prima gettandosi nella fornace del pianeta penitenziario Fiorina 161 con nel corpo una regina della mortale e feroce razza aliena.

In questo modo gli scienziati riescono a recuperare vivo il piccolo mostro e decidono di mantenere in vita la sua portatrice che ha inciso sul braccio il numero otto. Come sapremo meglio in seguito non è più la Ripley che conosciamo: le sue cellule si sono mischiate con quelle dell’alieno e hanno reso la donna meno umana in apparenza, più forte e dotata anche lei di sangue corrosivo.

Per ragioni di sicurezza Ripley è tenuta costantemente ammanettata anche mentre sta mangiando con uno dei medici, il Dottor Gediman (Brad Dourif).

Ripley: “Come avete…

Gediman: “Come ti abbiamo ottenuta?

Ripley: “Sì…

Gediman: “Lavorando sodo. Abbiamo utilizzato campioni di sangue da Fiorina 161, (nel film, se non andiamo errati, viene detto Fioril 16, barbara traduzione di distributori incompetenti) congelati, dove sei morta. Ti abbiamo ricostruita, ti abbiamo clonata.

Ripley: “Sta crescendo?

Gediman: “Sì, molto rapidamente.

Ripley: “È una regina.

Gediman: “Come fai a saperlo?

Ripley: “Lei si riprodurrà. Voi morirete. Tutti quelli della Compagnia moriranno…

Gediman: “D.… d.… d.… della Compagnia?

Wren si siede accanto a loro.

Wren: “…Gli ex datori di lavoro di Ripley 8. Un conglomerato terrestre di sviluppo. Avevano stipulato contratti di difesa con l’esercito. Senz’altro troverai che sono cambiate molte cose dai tuoi tempi.

Ripley: “Ho i miei dubbi…

Wren: “Non stiamo mica giocando a mosca cieca, qui. Si tratta dell’esercito dei Sistemi Uniti non di una società avida di guadagni!

Ripley: “Ah… uhm… Non fa alcuna differenza. Morirete comunque.

Wren: “Questo che emozione ti suscita? …Vorrei tanto che tu capissi quello che stiamo realizzando qui. Le potenzialità di questa specie vanno ben oltre una pacificazione urbana, nuove leghe, nuovi vaccini. Non si è mai visto nulla del genere nell’universo conosciuto, dovresti esserne fiera…

Ripley: “Oh… lo sono.

Wren: “E l’animale in sé, mirabile! Le potenzialità… incredibili una volta addomesticati…

Ripley (sorridendo): “Rotola, fai il morto, a cuccia? Non puoi insegnargli dei giochetti…

Wren: “Perché no? Li stiamo insegnando a te.

Il progetto di Wren prevede dell’altro materiale che il comandante della nave spaziale sulla quale si trova il laboratorio, il Generale Perez (Dan Hedaya), sta procurando e tale materiale sta arrivando a bordo di una seconda nave.

Nave Cargo Commerciale Betty

Equipaggio Stabile: 6

Non Registrati

Gli strani componenti questo equipaggio di Contrabbandieri Spaziali sono il suo comandante Elgyn (Michael Wincott), la sua compagna Hillard (Kim Flowers), Vriess (Dominique Pinon), Johner (Ron Perlman), Christie (Gary Dourdan) e il nuovo ingaggio Annalee Call (Winona Ryder).

Ciò che serviva viene fornito all’équipe medica che intanto sta continuando a studiare il comportamento degli alieni racchiusi dentro delle capsule, tenuti a bada da uno spruzzo di liquido refrigerante.

Ma gli alieni sono più furbi del previsto. Due di loro uccidono un terzo in modo che il suo sangue scavi un foro nell’impiantito metallico e poter quindi fuggire. Gediman entra nella prigione e si affaccia sul foro ma una gigantesca mano lo afferra e lo porta via. Il segnale d’allarme suona nella nave spaziale. I militari cominciano a evacuarla mentre gli alieni si stanno liberando. Il Generale Perez viene ucciso e una seconda capsula viene fatta esplodere nello spazio con un alieno a bordo che aveva massacrato l’equipaggio. Sulla nave restano così i contrabbandieri e Wren oltre naturalmente a Ripley che riesce a fuggire dalla sua prigione e a raggiungere gli altri poco dopo la morte di Elgyn.

I superstiti cercheranno di raggiungere la Betty.

Johner: “Ehi, Ripley, ho sentito che ti sei già imbattuta in questi cosi.

Ripley: “Esatto.

Johner: “Fantastico. Allora sentiamo, come hai risolto?

Ripley: “Sono morta.

Il cammino li porta davanti a una paratia che attira irresistibilmente Ripley. I suoi sensi sono diventati molto più acuti. Così come ha capito che la nave si sta muovendo automaticamente per ritornare verso la Terra, così sente che dietro quella porta c’è qualcosa e qualcosa c’è… I primi sette tentativi di clonarla, esseri mostruosi di cui l’ultimo ancora vivo e che la supplica di ucciderla. Con il lanciafiamme Ripley distrugge il clone e brucia completamente la stanza con tutti gli altri mostri conservati sottovetro come marmellatine di stagione.

Continuando nella loro marcia per uscire da quella pericolosa situazione scoprono il progetto di Wren quando trovano degli uomini morti con il ventre squarciato. Ripley trova anche uno di questi ancora vivo, Purvis (Leland Orser), un operaio che era stato posto in stato criogenico per andare a lavorare in un posto ben diverso da quello dove si è risvegliato. Dall’odore Ripley capisce che, dentro di lui, sta crescendo una delle creature.

Il pover’uomo sta chiedendo ripetutamente che cosa ci sia nel suo stomaco e, finalmente, Ripley gli risponde.

Ripley: “C’è un mostro nel tuo torace. Questi signori hanno dirottato la tua navetta. Hanno venduto il tuo tubo criogeno a questo… essere umano e lui ti ha messo un mostro dentro, una belva assassina. Fra qualche ora sfonderà la tua gabbia toracica e allora morirai. Qualche domanda?

Purvis: “Chi sei tu?

Ripley: “Sono la madre del mostro.

Il percorso comincia a farsi pericoloso e faticoso: l’acqua del sistema di raffreddamento ha invaso completamente il prossimo loro passaggio, la cucina, e questo li obbliga a percorrere trenta metri a nuoto. Christie si è caricato sulle spalle il paralitico Vriess e tutti quanti cominciano la traversata; due mostri, che si rivelano anche degli ottimi nuotatori, li attaccano. Johner ne fa fuori uno ma il secondo afferra e trascina via Hillard.

Giunti verso la superficie la trovano bloccata da una specie di pellicola prodotta dai mostri che, tutt’intorno all’uscita, hanno collocato delle uova pronte a chiudersi. Con un abile tiro di carambola Christie riesce a distruggerle, indi tutti si inerpicano per i tubi che li portano verso l’uscita ma Wren, con un trucco, s’impossessa della pistola di Call e le spara: la donna cade nel pozzo sottostante.

Un altro mostro attacca Christie, e Vriess, accecando il primo, cade con lui nel pozzo; non potrebbero uscire da quella situazione se non intervenisse una rediviva Call che apre loro la porta. In realtà essa è un androide mandato a bordo della Betty per distruggere il progetto di Wren. Tramite un suo collegamento diretto con la Betty, Call riesce a bloccare lo scienziato e a impedirgli di partire.

Ora i superstiti si stanno avvicinando alla Betty mentre l’Auriga continua la sua marcia verso la Terra. Ripley sente che il nido è vicinissimo; una grata cede sotto gli artigli di una delle creature che prende il tenente clonato con sé.

A Call, Purvis, Johner, Vriess e Distephano (Raymond Cruz) non resta che prepararsi allo sgancio. Ripley si sveglia nel nido della regina e sente la voce di Gediman che, imbozzolato assieme ad altre vittime, le sta parlando.

Gediman: “Te l’ho detto. All’inizio la regina depositava le sue uova come sempre ma poi ha cambiato. Al primo ha aggiunto un secondo ciclo. Perciò questa volta non c’è nessun ospite. Non ci sono uova, c’è solo il suo utero e la creatura che porta dentro. Questo è il dono che Ripley le ha fatto. Un sistema riproduttivo umano. Sta procreando per te, Ripley, e ora è perfetta!

Dal grosso e flaccido ventre della regina esce il suo connubio tra essere umano e alieno. Il risultato non è certamente dei migliori ma si apprezza il tentativo di aver creato un essere che assomiglia a un teschio retto da lunghe gambe.

Gediman: “Tu sei una bellissima… bellissima farfalla…

Il figlio alieno disconosce la madre, la regina, mollandole un cazzottone che la uccide e si avvicina teneramente a Ripley uggiolando come un botolo e dandole un leccotto usando una lingua da guinness dei primati.

Gediman: “Oh, guarda, è meraviglioso, uno splendido neonato… Guarda, crede che tu sia sua madre… vieni qui… vieni qui…

E il tenero pargoletto si avvicina allo scocciatore sgranocchiandogli il cranio.

Ripley ha raccolto le sue forze e fugge verso la Betty entrandovi appena in tempo, si mette alla guida della navetta, ma la partenza è ritardata a causa di un pannello non completamente chiuso. Call va a vedere e si trova davanti la simpatica creatura che la costringe a nascondersi. L’intervento di Distephano non sortisce alcun effetto e il povero soldato superstite viene massacrato dall’enfant terrible.

Ora tocca a Ripley intervenire ordinando al figliolo di lasciar stare la Call, poi comincia a strusciarsi addosso a lui ma diabolicamente si taglia e spedisce il suo sangue sul vetro dell’oblò che s’incrina, rompendosi, trascinando con se l’essere e cominciando a svuotarlo delle sue interiora che si perdono in tante minute frattaglie nello spazio.

La pur dispiaciuta Ripley assiste anche alla collisione dell’Auriga con la Terra mentre la Betty riesce a planare dolcemente in mezzo alle nuvole di un suggestivo tramonto.

Le due guardano lo spettacolo dall’oblò mentre Johner, per la contentezza di averla scampata, bacia Vriess.

Ripley: “Ce l’hai fatta, hai salvato la Terra.

Call: “Sembri dispiaciuta… È bellissima…

Ripley: “Già…

Call: “Non me l’aspettavo così. Adesso che succede?

Ripley: “Non lo so. Anch’io sono una straniera qui.

Memori del calvario sostenuto per avere una buona sceneggiatura in Alien 3, i produttori Walter Hill e David Gilder si affidano a un solo sceneggiatore, Joss Whedon che, partendo dall’idea di base della clonazione di Ripley, elabora una storia che piace subito a Sigourney Weaver e accetta di tornare nel suo solito ruolo per la ridicola cifra, si fa per dire, di undici milioni di dollari e l’opzione per un quinto film. La ricerca del regista è più difficile. Rifiutano Danny Boyle, poi Paul Anderson (regista di Punto di non Ritorno) e Anthony Waller (Un lupo mannaro Americano a Parigi). La produzione implora anche James Cameron che, molto signorilmente, rifiuta un posto che non lo interessa minimamente. Anche David Cronenberg rifiuta fino a che, dalla Francia, non arriva Jean-Pierre Jeunet, regista misconosciuto che ha all’attivo pellicole come Delicatessen.

Questa volta le riprese iniziano negli Stati Uniti nel novembre del 1996 e le più difficili e pericolose sono state quelle nella cucina sommersa. Ventitré giorni in cui gli attori erano immersi e sostenuti dai sommozzatori che si preoccupavano di dare loro l’ossigeno con il boccaglio.

I curatori degli effetti speciali Alec Gillis e Tom Woodruff Jr. hanno realizzato i modelli delle precedenti clonazioni di Ripley e tutti gli altri mostri del film. Anzi, in alcune scene, era proprio Tom a indossare il costume alieno e a inseguire sott’acqua Hillard e ad afferrarla per un piede. Per altre sequenze si è fatto uso del computer mentre per le uova e il mostro tolto dallo stomaco di Ripley, si tratta dei soliti pupazzi animati e valgono quindi le cose dette per gli episodi precedenti. La stanza dei serpenti (Da Snakez Roomah), quella in cui sprofonda Ripley sommersa dalle sinistre e bavose figure aliene, era di sei metri per sei ed era mossa dal basso da una trentina di tecnici per dare idea di un movimento lento e sinuoso.

Per quanto riguarda la Regina e il cucciolo alieno la realizzazione è sempre la solita mediante cavi e fili.

Un ultimo appunto: nella versione finale è stata tolta la scena delle due donne che atterrano su una Terra distrutta.

(5 – continua)

Giovanni Mongini