WONDER WOMAN

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Wonder Woman

Anno: 2017

Regia: Patty Jenkins

Soggetto: William M. Marston (fumetti), Allan Heinberg, Zack Snyder e Jason Fuchs (storia)

Sceneggiatura; Allan Heinberg

Direttore della fotografia: Matthew Jensen

Montaggio: Martin Walsh

Musica: Rupert Gregson-Williams

Effetti speciali: Moving Picture Company, Double Negative e Weta Digital

Produzione: Zack Snyder, Deborah Snyder, Richard Suckle e Charles Roven

Origine: Stati Uniti

Durata: 2h e 21’

CAST

Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Lucy Davis, Danny Huston, Ewen Bremner, Saïd Taghmaoui, Elena Anaya, David Thewlis

TRAMA

La piccola Diana cresce nell’isola mitica di Themiscyra, abitata solo da donne guerriere, come sua madre Ippolita e sua zia Antiope, e invisibile agli occhi degli esseri umani, impegnati nell’ennesima guerra, quella che passerà alla Storia come la Grande Guerra. Un giorno giunge sulle spiagge dell’isola il pilota e spia Steve Trevor, che Diana soccorre e cura, e decide di riaccompagnare in Europa, convinta di poter fermare il dio Marte che ha scatenato la guerra con una spada mistica.

Scoprirà il mondo degli uomini, con i suoi pregi e difetti, l’amore ma soprattutto di essere lei la chiave di svolta per uno scontro che dura da millenni e che ha causato l’isolamento della sua gente, decidendo alla fine di rimanere con il genere umano, fino ai nostri giorni.

NOTE

Dopo l’entrata ad effetto in Dawn of Justice tra Batman e Superman, finalmente Wonder Woman, eroina che ha da poco festeggiato i settantacinque anni di attività, ha un film tutto per lei, che serve senz’altro a rilanciare un personaggio interessante e intrigante, icona femminista e lesbica e non solo.

Interessante la scelta di ambientare l’avventura di Diana non durante la Seconda Guerra Mondiale, sfondo della serie tv ma soprattutto delle sue prime avventure visto che fu creata proprio durante questo periodo storico, ma durante la Prima Guerra Mondiale, di cui in questi anni ricorre il centenario, inizio della contemporaneità e massacro che ha condizionato tutto il Novecento e ancora l’oggi, visto che la situazione che c’è ai giorni nostri in Medio Oriente nasce proprio da squilibri creati durante questo conflitto. Il tutto parte da una foto vista in Dawn of Justice, che Bruce Wayne consegna a Diana e che ricorda fatti di cent’anni prima, per non dimenticare, perché viene da pensare che tra i drammi di essere immortali c’è proprio quello di vedere il passato in maniera diversa e ricordarlo per molto più tempo.

Il contrasto tra l’atmosfera terribile delle trincee e l’isola di Themiscyra è evidente, e va ricordato che l’eden dell’isola delle Amazzoni, anche se un po’ ritoccato al pc, è reale ed è stato ricostruito partendo da vari luoghi del Sud d’Italia, da Matera alla Costiera amalfitana, passando per Castel del Monte, Baia delle Zagare, Baia di Vignanotica, Palinuro e Marina di Camerota, tutti luoghi ricchi anche di resti di quella classicità a cui Wonder Woman si richiama.

Il discorso femminista c’è, tra l’altro Diana si confronta con il mondo umano in un periodo cruciale della lotta per i diritti delle donne, alla vigilia della concessione del diritto di voto nei Paesi anglosassoni, ma c’è in generale un discorso di rispetto per la diversità, visto che due compagni di avventura di Diana e Steve sono un arabo, Sameer, appartenente a un’etnia oggi demonizzata, e un nativo americano, il Capo, esponente di uno dei più tragici genocidi della Storia, ricordato dallo stesso personaggio.

I cattivi vedono il non riuscitissimo Marte di David Thewlis, e l’ottima dottoressa Poison, eco di tanti medici pazzi della realtà, a cominciare dal nazista Mengele, interpretata da Elena Anaya, che viene alla fine risparmiata da Diana e che meriterebbe senz’altro un altro approfondimento.

I buoni vedono Chris Pine, già Kirk nel reboot di Star Trek, nel ruolo un po’ stereotipato di Steve Trevor, che non tornerà, e tra la popolazione di donne di Themyscira spicca la Antiope della brava Robin Wright, guerriera che riecheggia modelli da Red Sonja a Xena.

Certo, l’eroina Diana sembra a tratti un po’ troppo ingenua nella sua caratterizzazione di una diversa che si trova catapultata in un mondo che non conosce, ma è interessante aver dato voce alle supereroine con un film tutto per loro, ed è chiaro che ritroveremo Diana / Wonder Woman e i suoi poteri straordinari in altri film, con gli altri personaggi DC Comics, ma anche da sola, oltre che nelle nuove iniziative editoriali che anche qui in Italia sono rifiorite.

Elena Romanello