SUICIDE SQUAD

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Suicide Squad

Anno: 2016

Regia: David Ayer

Soggetto: dal fumetto di John Ostrander

Sceneggiatura: David Ayer

Direttore della fotografia: Roman Vasyanov

Montaggio: John Gilroy

Musica: Steven Price

Effetti speciali: Michael Innanen, Mark Breakspear, Jerome Chen, Michael S. Harbour, Charlie Iturriaga, Gregory D. Liegey e Robert Winter

Produzione: Geoff Johns, Deborah Snyder, Zack Snyder e Colin Wilson

Origine: Stati Uniti

Durata: 2 h e 3’

CAST

Will Smith, Margot Robbie, Jared Leto, Viola Davis, Scott Eastwood, Cara Delevingne, Jay Hernandez

TRAMA

Superman è morto e nuove minacce incombono sul genere umano, in particolare quella rappresentata da Incantatrice, un’entità malefica che ha preso possesso del corpo dell’archeologa June Moore e che vuole distruggere il mondo e i suoi abitanti. Per questo motivo, l’agente Amanda Walker recluta un gruppo di temibili criminali, imprigionati per lo più da Batman, a cui viene affidata la missione di affrontare questo nemico, con nessuna scelta di fuga ma con la possibilità di veder ridotta la loro pena. Il gruppo capitanato dal cecchino Deadshot e dalla folle Harley Quinn, riesce comunque a farsi onore, ma nessuno ha fatto i conti con Joker, che farà di tutto per liberare la sua amante, prima, durante e dopo lo scontro finale.

NOTE

Film parallelo a Dawn of Justice, Suicide Squad si situa dopo la morte di Superman, lasciando Batman sullo sfondo e presentando una storia in cui per una volta gli eroi sono i cattivi, come ricorda ad un certo punto Harley Quinn a chi la rimprovera per un furto di una borsetta da un negozio di lusso mentre sta andando ad affrontare una possibile morte.

Lo spunto è indubbiamente interessante, perché se da una parte ci sono i supereroi con super problemi che possono anche soccombere (anche se non è detta l’ultima parola), qui ci sono i super cattivi che però possono anche essere diversi, spesso vittime di diversità, a volte criminali per scelta, a volte per alterazioni della mente, usati alla fine senza nessuno scrupolo da quelle che dovrebbero essere le istituzioni della legge. Resta sullo sfondo il tema di Dawn of Justice dei pericoli che possono rappresentare i supereroi, sacrificato a una storia di puro intrattenimento, godibile comunque anche se non si conoscono tutti gli sviluppi e i retroscena di questo universo.

Il film vuole divertire, lo fa in maniera fracassona, ma riesce nel suo scopo, con una serie di personaggi che vengono visti da un’ottica diversa, alle prese con diversità, condanne dalla società, demoni interiori, affetti perduti e se anche resta, più di altri film ispirati all’universo DC, pura evasione con effetti sempre più fantasmagorici verso lo scontro finale, il tutto funziona in maniera simpatica e avvincente.

Non male comunque il cast, con Viola Davis, attrice afroamericana capace di alternare i registri e le interpretazioni, perfetta a rappresentare il volto oscuro del potere; Will Smith, killer spietato con un enorme tallone d’Achille negli effetti; Jared Leto, niente male a rappresentare il più carismatico nemico di Batman, Joker; e Margot Robbie, icona sexy ma non solo con una Harley Quinn monumento di follia e di grande umorismo. Non convince invece la modella Cara Delevingne sia come dottoressa in cerca di antiche civiltà sia come demone degli abissi, troppo legata a un cliché fisico di cui Margot Robbie riesce a liberarsi malgrado tutto e messa nella storia a puro scopo decorativo.

L’universo DC Comics è tutt’altro che esaurito, nei prossimi anni si ritroveranno i vari supereroi, compresa Wonder Woman, ma non sarebbe male una nuova avventura per questi cattivi folli e fracassoni, ma che alla fine riescono a salvare il mondo, almeno per questa volta.

Elena Romanello