QUANDO IL FANTASTICO È INDIPENDENTE

Gli scaffali dedicati alla narrativa fantastica delle librerie e biblioteche continuano a vedere aumentati i titoli dedicati: senz’altro non tutto è all’altezza, ma ci sono sempre proposte interessanti, molte di queste anche da parte di case editrici indipendenti, e scritte da voci italiane a voler sfatare chi pensa che solo nei paesi anglosassoni ci si può confrontare con buoni risultati con fantasy, fantascienza e horror.

La Ailus Editrice, che si è fatta notare ad alcune fiere del settore come “Lucca Comics and Games”, propone i romanzi di Alessia Mainardi, scrittrice, cosplayer e attivista sociale, a cominciare dall’ultimo, Blink, affascinante incontro nella Londra vittoriana tra il dio caduto Loki (che non è un’invenzione degli autori della saga di Thor…) e una ragazza che dopo un incidente è diventata in parte meccanica. Un libro che parla di diversità, usando un genere interessante come lo steampunk per raccontare atmosfere ma anche sentimenti.

Il catalogo di Ailus è in continua crescita, e presenta anche l’antologia tutta italiana Gli universi di Ailus. Heroic fantasy – Volume 1, una raccolta di storie di autori e autrici di oggi che si cimentano con il genere oggi non più tanto considerato dell’heroic fantasy, quello che portò al successo un autore come Robert E. Howard e che sarebbe ora di riconsiderare come alternativa solo all’apparenza più popolare dei più blasonati Martin e colleghi. Il risultato è una cavalcata di avventure, duelli, combattimenti, magie, scontri mistici davvero appassionanti e il fatto che sia un Volume 1 fa ben sperare per nuovi esperimenti di questo genere.

La siciliana Bonfirraro Editore, che propone rigorosamente libri di autori del territorio, esordisce nel genere fantastico con l’efficace e agile horror La famiglia Pickard di Michele Arigano, che gioca con archetipi quali la città maledetta e lo straniero che ci arriva e ne finisce travolto, attraverso la vicenda dell’ex regista di successo John Pickard, che arriva nel paesino di Woodcutterhill, in cerca di nuovi inizi per la sua vita, scoprendo un segreto atroce che lo assorbirà. Un libro che rievoca l’horror a stelle e strisce, una novella lunga che avvince e lascia a bocca aperta alla fine.

Non si può non essere felici della resurrezione dalle sue ceneri della Gargoyle Books, che dopo un periodo di sospensione di attività si è riaffacciata sugli scaffali della libreria, con in particolare una proposta di un’autrice italiana, Il sogno di Keribe di Ilaria De Togni, scoperta da Matteo Strukul. In un mondo fuori dal tempo, esiste un confine tra il mondo abitato dagli esseri umani e quello di esseri sovraumani, i ridestati, tenuti fuori dalla dimensione della realtà dai Guardiani. In mezzo a questo conflitto spicca il personaggio di Erinke, una ridestata che cercherà di portare equilibrio in un microcosmo squilibrato, costi quello che costi.

Il secondo titolo della rinascita della Gargoyle è Ultima oasi di Alfonso Zarbo, storia del giovane Arkan, principe della terra di Ultima Oasi, di cui non ha memoria, ma che dovrà difendere nel momento in cui il suo tutore muore, dalle incursioni di predoni e dai giochi di potere, in un intreccio tra l’avventura e il romanzo di formazione.

La torinese Golem continua, dopo Craving di Jo Rebel, la sua collana dedicata alla letteratura fantastica con Everlasting di Anita Book, in cui l’autrice ci porta nella cittadina norvegese di Trondheim, dove vive Henrik, da poco orfano di padre e alle prese con la difficile gestione di una madre caduta in preda alla depressione e della sorella minore. Henrik incontrerà una creatura sovraumana che gli propone aiuto per sua madre a patto che lui la segua in un’altra dimensione, dove dovrà affrontare battaglie ma dove forse troverà anche l’amore. Una storia affascinante, che prende spunto dalle leggende del grande Nord europeo, conferma del talento di un’autrice già nota per precedenti prove e per il blog letterario che cura da anni.

La piemontese Gainsworth ha nel fantastico in tutte le sue forme il suo core business, giusto a voler usare termini contemporanei, con le voci praticamente sempre di autori italiani: tra le tante proposte, ce ne sono due che spiccano. La principessa sbagliata dell’esordiente Ester Trasforini capovolge tutti i cliché legati alle principesse in pericolo, ai cavalieri e ai draghi, rivolgendosi ai più giovani ma in realtà parlando a tutti. Di metallo e stelle di Luca Tarenzi invece porta a fine Quattrocento, durante l’assedio del Castello sforzesco, sotto Ludovico il Moro e con Leonardo da Vinci come figura iconica, in un intreccio fantastico che presenta una sorta di steampunk ambientato nel Rinascimento.

Insomma, tante storie, originali e intriganti, che esplorano le infinite possibilità offerte dal genere fantastico in tutte le sue forme, per un filone che fortunatamente sembra non volersi esaurire e che ci darà anche nell’anno nuovo nuovi intrecci e vicende ai confini della realtà.

Elena Romanello