FANTASTICHERIE DI UN PASSEGGIATORE SOLITARIO

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario

Anno: 2015

Regia: Paolo Gaudio

Soggetto: Paolo Gaudio

Sceneggiatura: Paolo Gaudio

Direttore della fotografia: Sandro Magliano

Montaggio: Massimiliano Cecchini

Musica: Sandro Di Stefano

Effetti speciali: Leonardo Cruciano, Luigi Ottolino, Gianna Di Pasquale, Marcello Ercole, Dennis Cabella, Gianluca Maruotti, Lorenzo Terranera, Paolo Gaudio e Francesco Erba

Produzione: Angelo Poggi

Origine: Italia

Durata: 1h e 23’

CAST

Luca Lionello, Lorenzo Monaco, Nicoletta Cefaly, Domiziano Cristopharo, Fabiano Lioi, Angelique Cavallari, Fabrizio Ferracane, Selene Rosiello

TRAMA

Tre personaggi di tre epoche diverse vengono uniti da un sogno di libertà e da un piccolo capolavoro di letteratura. Un viaggio misterioso e senza tempo attraverso le aspirazioni, le sofferenze e le “fantasticherie” di un poeta, di un giovane studente e di un bambino sperduto nel bosco. Jean Jacques Renou è uno scrittore che vive nel 1876, in un piccolo e squallido seminterrato. Povero e vecchio inizia a scrivere “Fantasticherie di un passeggiatore solitario”, un romanzo di formazione che è anche un ricettario fantastico. Theo è un giovane laureando in filosofia dei nostri tempi, da sempre intrappolato tra le vicende opprimenti della propria famiglia e la sua bizzarra passione per i libri incompiuti, non ultimo quello di un certo Renou. Totalmente rapito dal romanzo, Theo giunge all’inattesa conclusione di voler realizzare la “Fantasticheria n° 23”: l’ultima “ricetta” scritta dal poeta che conduce in un luogo straordinario noto come Vacuitas. Infine, la storia di un bambino smarrito in un bosco senza tempo: il protagonista di quel libro che Renou sta scrivendo e che Theo sta leggendo con tanto trasporto…

NOTE

Il film di Paolo Gaudio (“Dagon”), prodotto da Smart Brands in associazione con Ve.Pa. Entertainment, Leonardo Cruciano Workshop e Illusion, è stato riconosciuto di interesse culturale nazionale ed è stato realizzato con il contributo del MiBACT – Direzione Generale per il Cinema e con il sostegno della Regione Lazio – Fondo regionale per il Cinema e l’Audiovisivo.

Prima ancora di uscire nelle sale cinematografiche italiane, la pellicola è stata presentata in molte rassegne e manifestazioni, dove ha fatto incetta di premi e riconoscimenti: “Grand Prix du Festival” a “La Samain du Cinéma Fantastique” di Nizza, “Best World Film” al “Boston Science Fiction Film Festival” di Boston, “Audience Award” al “Fantastic Cinema” di Little Rock, “Premio Mario Bava per la Migliore Opera Prima” al “Fantafestival” di Roma, “Miglior Film” e “Premio speciale Antonio Margheriti” al “TOHorror Film Fest” di Torino, “Migliori effetti speciali” e “Miglior colonna sonora” al “FKM – Festival de cinema fantástico da Coruña” di La Coruña. Inoltre “Fantasticherie di un passeggiatore solitario” è attualmente in concorso in vari festival, tra cui “Brussels International Fantastic Film Festival” di Bruxelles, “Vienna Fright Nights” di Vienna, “Future Film Festival” di Bologna, “Mammoth Lake Film Festival” di Mammoth Lake, “Sci-Fi-London Film Festival” di Londra, “FilmQuest Festival” nello Utah, “Fantastic Zagreb Film Festival” di Zagabria, “ShorTS International Film Festival – Nuove Impronte” di Trieste, “Nola Horror Film Festival” di New Orleans, “Fargo Fantastic Film Festival” di Fargo, “Enjoy! Rassegna sul Cinema d’Animazione d’Autore” di Bari (in questo caso fuori concorso), “Morbido Crypt Festival” di Città del Messico, “Les Rencontres du Cinéma italien de Grenoble” di Grenoble e “Puerto Rico Horror Film Fest” a Porto Rico.

Il regista Paolo Gaudio, classe 1981, è regista e sceneggiatore. Nel 2003 si laurea in Filosofia all’UNICAL (Università della Calabria) e due anni dopo si diploma in regia cinematografica alla NUCT (Nuova Università del Cinema e della Televisione) di Roma. Autore di cortometraggi di genere fantastico, è impegnato da anni nella sperimentazione di tecniche d’animazione quali stop-motion, cut-out animation e computer grafica. “Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario” segna il suo esordio nel lungometraggio. Collabora attivamente con la Rainbow CGI e Academy allo sviluppo di un dipartimento di animazione stop-motion.

In merito al film, Paolo ha dichiarato: “Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario è la mia opera prima, e non poteva essere altrimenti.

È una favola sul senso di colpa e sul fallimento, nella quale ho provato a inserire tutti quegli aspetti che caratterizzano il mio cinema. L’evento assurdo o fantastico, per esempio, che arriva a sconvolgere la vita di persone comuni trascinandole all’interno di avventure impossibili o al cospetto di personaggi sopra le righe. Evento inaspettato e inspiegabile, che non conosce razionalità e non può essere realistico in alcun modo, soltanto credibile. E ancora l’amore per la scrittura fantasy, che concede a ogni personaggio una stratificazione infinita: c’è un mondo intero dietro ogni carattere. Scrivendo di uno, in realtà, si racconta di cento, di generazioni intere. Nessuno è da solo, anche se la maggior parte dei personaggi che amo raccontare sono orfani. Tuttavia, il loro trascorso familiare è sempre centrale per la propria affermazione: è in famiglia che nascono le prime sfide da affrontare, e spesso per molti di loro è il passato a condizionare le scelte del presente.

Infine, prerogativa che mi accompagna da sempre, la necessità di reinventare la realtà attraverso il cinema: rendere quotidiano il territorio dell’immaginazione e della fantasia, all’interno del quale è possibile affrontare storie che riguardano “ricettari fantastici”, botteghe in cui si vende la meraviglia (celando di fatto il confine tra straordinario e miserabile) o boschi che custodiscono luoghi straordinari. Il tutto mischiando animazione e live action, interpreti reali e pupazzi di plastilina, fino a utilizzare la tecnica della stop-motion persino sugli attori in carne e ossa. Inevitabilmente mi trovo a richiamare un’estetica ben precisa, quella dei film che amavo vedere da bambino, a base di mostri e guerrieri muscolosi, robot, nani, giganti ed extraterrestri, macchine del tempo e mappe del tesoro. I film di Gilliam, Burton, Zemeckis e le animazioni di Phil Tippett o del maestro Harryhausen.

E già, Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario è la mia opera prima, e non poteva proprio essere altrimenti…”.

Luca Lionello, l’attore che interpreta Jean Jacque Renou, collabora da anni con i più grandi registi internazionali “indipendenti” – Mel Gibson, Abel Ferrara, Peter Greenaway, Citto Maselli, Enzo G. Castellari, Carmine Amoroso – ma non ha mai abbandonato la sua passione per gli esordi, le opere prime o seconde e i cortometraggi, tenendo a battesimo molti nuovi cineasti come Iris Elezi, che con il suo “Bota Café” concorrerà agli Oscar 2016 come “Miglior film straniero per l’Albania”. Nel 2016 vedremo Lionello su Canale 5, in “Task Force 45 – Fuoco Amico” con Raoul Bova e nelle sale cinematografiche con i film “Calcolo infinitesimale” di Enzo Papetti con Stefania Rocca, “Il giocatore invisibile” tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Pontiggia per la regia di Stefano Alpini e “Figli di Maam” di Paolo Consorti.

Lorenzo Monaco, che dà vita al personaggio di Theo, è nato a Napoli nel 1981. Dopo il diploma in perito chimico, inizia a coltivare la sua passione per la recitazione: frequenta un piccolo laboratorio teatrale di Napoli, diretto da Lucio Allocca, e prende parte a rappresentazioni teatrali. Intanto si iscrive all’università per conseguire la Laurea in Farmacia e all’Accademia d’Arte Drammatica di Napoli diretta da Marzio Honorato. La televisione arriva dopo poco, con un piccolo personaggio nella soap “Un Posto al Sole” e la fiction “La Squadra”. Dopo vari cortometraggi e spot pubblicitari, arriva il debutto cinematografico con “La Canarina Assassinata” di Daniele Cascella, nel quale è co-protagonista. Pochi anni dopo è il protagonista di “Fantasticherie di un Passeggiatore Solitario”, di cui è anche line producer. Con Simone Mariani e Raffaele La Pegna forma il trio comico “I Pari&Sipari”, conducendo il programma “Il Decamerino Radio Show” in onda su Radio Città Futura.

Nicoletta Cefaly, l’attrice che interpreta Chloe, è romana di nascita e viene scoperta da Giorgio Barberio Corsetti mentre frequenta il Centro Teatro Ateneo: debutta con lui a 21 anni in “Metafisico Cabaret”, recitando al fianco di Filippo Timi e Fortunato Cerlino. Studia recitazione presso l’International Acting School of Rome e si perfeziona con Michael Margotta e Alessandro Fabrizi. Ha debuttato al cinema nel 2012 con “Si può fare l’amore vestiti?”. Nel 2016 la vedremo in tv nella serie “The Young Pope”, diretta da Paolo Sorrentino.

Domiziano Cristopharo, che interpreta Edgar, ha realizzato, nel corso degli ultimi sette anni, oltre 10 film presentati in più di 40 festival internazionali, da cui ha collezionato 18 premi. Alterna la regia a sporadiche apparizioni attoriali a teatro. Ha collaborato con personaggi del calibro di: Carlo De Mejo (“City of the Living Dead”), Maria Rosaria Omaggio (“Nightmare City”), Ruggero Deodato (“Cannibal Holocaust”), Frank LaLoggia (“Lady in White”), Venantino Venantini (“Ladyhawke”), Giovanni Lombardo Radice/John Morghen (“Cannibal Ferox”), Maria Grazia Cucinotta (“El día de la bestia”), Stefano Cassetti (“Roberto Succo”), Romano Scavolini (“Nightmares in a Damaged Brain”).

Fabiano Lioi, che ci regala l’interpretazione di Mario Rossi, è sia musicista che attore: è nato a Santiago del Cile ed è affetto da osteogenesi imperfetta. Si definisce un ribelle, amante della vita e della bellezza delle azioni, non crede nell’impossibile ma nel possibile variabile.

Angelique Cavallari, che riveste la parte di Sarah/Fantasma, è una poliedrica attrice italo-francese, molto attiva nel cinema e nel teatro a livello internazionale. Musa ispiratrice di numerosi registi, tra cui Daniele Luchetti che l’ha diretta in “Anni Felici”, e Stefano Odoardi, che l’ha scelta come protagonista per la sua trilogia filmica, di cui ha appena finito di girare il secondo episodio, “Mancanza-Purgatorio” e sarà protagonista di “Seguimi”, il nuovo film di Claudio Sestrieri.

Fabrizio Ferracane, l’attore che interpreta il padre di Theo, è diplomato presso la Scuola di Teatro Teatès di Palermo diretta da Michele Perriera. Frequenta i laboratori teatrali di Scaldati, Dante, Manfredini, Vasilicò, Cuticchio e altri. Lavora principalmente in teatro come attore e regista; alcuni suoi lavori come “Sutta Scupa” e “W Niatri” sono stati presentati in festival nazionali e internazionali. Nel 2010 nasce la compagnia Marino-Ferracane: vengono messi in scena “Ferrovecchio” (Premio della Critica Dante Cappelletti nel 2010), “Orapronobis” (2012) e “La malafesta” (2014). Protagonista del film “Anime Nere” di Francesco Munzi, riceve per la sua interpretazione la targa speciale Efebo D’Oro a Palermo e le candidature ai Nastri d’Argento e ai David di Donatello. L’anno successivo è protagonista del film “Uno per Tutti” di Mimmo Calopresti. Successivamente, a teatro, è al fianco di Filippo Dini e Giovanni Moschella in “Novantadue – Falcone e Borsellino vent’anni dopo”, scritto da Claudio Fava con la regia di Marcello Cotugno, e di Giacomo Guarneri in “Sera Biserica”. Per la tv, dopo serie come “Il Capo dei Capi”, “Squadra Antimafia 2”, “Il segreto dell’acqua” e “Il Tredicesimo Apostolo”, è ora tra i protagonisti di “Lampedusa” di Marco Pontecorvo e di “Felicia Impastato” di Gianfranco Albano.

Selene Rosiello è invece nel film la madre di Theo: attrice e conduttrice televisiva italo-tedesca, avvia la sua formazione artistica a 16 anni presso l’HB Studio di N.Y.; più recentemente ha partecipato a una Masterclass del Leone d’oro alla carriera Jan Lauwers. Debutta a teatro con Massimiliano Bruno, in seguito si confronta con vari generi diretta da importanti registi come Gabriele Lavia, Giancarlo Sepe e Gianluca Guidi. Volto di Coming Soon Television, ha condotto programmi anche su Rai 5 e Rai International. Ha partecipato alla serie della BBC “Zen” (con Rufus Suwell), a “Mia & me” e a “La Squadra”.

L’autore della colonna sonora Sandro Di Stefano si è diplomato presso il Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” a L’Aquila e inizia la sua carriera dopo essersi perfezionato al CET sotto la guida di Stelvio Cipriani. È co-autore del testo universitario “Musica per l’immagine” scritto con Ennio Morricone e Nicola Piovani. È autore e arrangiatore di musica per cinema, televisione, fiction, filmati industriali, installazioni multimediali di rilievo internazionale. Parallelamente, porta avanti la scrittura di musica assoluta dirigendo due collane di musica contemporanea presso Bèrben Publishing. Ha diretto arrangiamenti e brani originali con l’Orchestra della Radio Nazionale Bulgara di Sofia e con l’Orchestra della MediaPro di Bucarest, incidendo per artisti come Ornella Vanoni, Mario Lavezzi, Edoardo Bennato, Fabrizio De André. Ha insegnato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, è stato visiting-professor del Berklee College of Music di Boston e della Civica Scuola di Cinema di Milano. Insegna Tecniche di Composizione al Conservatorio di Musica “F. Ghedini”. È responsabile Soundtrack della Motion Art Film di Los Angeles.

Davide Longoni