LUCA MARESCA… E SPIDER-MAN

Quando da bambino sfogliava i fumetti dei supereroi e sognava di vivere mille avventure non avrebbe mai pensato che un giorno sarebbe divenuto uno dei disegnatori del suo personaggio preferito: Spider-Man! Luca Maresca è nato nel 1983 a Salerno, città dove vive e insegna presso la Scuola salernitana del fumetto Comix Ars. Figlio d’arte, in quanto sia la mamma sia il papà dipingono, sin da piccolo aveva rivelato notevoli capacità nelle arti figurative. Dopo aver frequentato l’Istituto d’arte “F. Menna” a Salerno, l’Accademia di Belle arti di Napoli e la Scuola di Comics sempre a Napoli, ha iniziato varie collaborazioni per approdare, dopo una lunga gavetta, alla Sergio Bonelli Editore, per poi coronare il suo sogno arrivando a disegnare per la Marvel. Abbiamo chiesto a Luca di parlarci un po’ del suo lungo e fruttuoso percorso artistico. “In verità – riferisce – il disegno non era l’unica cosa che desideravo fare ma era quello che mi veniva più naturale. Poi c’era la musica, il teatro, il doppiaggio, l’architettura, la fotografia, il design…”.

DOPO AVER PRESO ATTO DELLE TUE CAPACITA’, HAI PENSATO DI POTER FARE IL DISEGNATORE DI PROFESSIONE?

L’idea di disegnare per professione è una cosa che avviene nel momento in cui già lo stai facendo, quindi no, è semplicemente la passione che ti spinge a disegnare e se poi va bene le cose vanno da sole.

HAI REGOLARMENTE SEGUITO GLI STUDI ARTISTICI AI VARI LIVELLI, C’E’ UN PERIODO DELLA STORIA DELL’ARTE CHE AMI DI PIU’?

Non saprei dirti quale periodo storico (artistico) mi piace di più, probabilmente l’arte classica, ma ci sono artisti moderni e contemporanei che adoro, se inizio a fare nomi non la finisco più.

OK, ALLORA FACCI QUALCHE NOME DI ILLUSTRATORI O DI FUMETTISTI…

Anche tra fumettisti e illustratori sono troppi per nominarli tutti. Comunque se dovessi sceglierne solo tre direi Caravaggio, Alphonse Mucha, Alex Toth. Non a caso un passaggio graduale dall’arte pittorica al fumetto.

COME HAI AVVIATO LE TUE COLLABORAZIONI CON LA SERGIO BONELLI EDITORE E DOPO CON LA MARVEL?

L’approdo in Bonelli è arrivato dopo anni di gavetta su altre testate, quando poi da John Doe (Eura Editoriale) sono passato su Orfani (Bonelli). La Marvel è stato un altro traguardo raggiunto anni dopo, mi sarebbe sempre piaciuto approcciare ai supereroi, così sono andato al New York Comicon con il mio portfolio e sono stato selezionato. Lavoro felicemente (se pur con tanta fatica) per Italia e America, sicuramente erano due dei miei sogni nel cassetto.

TRA I VARI PERSONAGGI DEI FUMETTI CHE AMI MAGGIORMENTE DISEGNARE C’E’ SPIDER-MAN. COSA TI LEGA IN PARTICOLARE A QUESTO PERSONAGGIO?

Amo disegnare Spider-Man perché sono cresciuto leggendo questi fumetti, ho sempre avuto una forte empatia con lui, disegnarlo è stata un’emozione immensa, da ragazzo non l’avrei neanche lontanamente immaginato.

COME SI E’ EVOLUTA, A TUO PARERE, LA FIGURA DELL’UOMO RAGNO DAL 1962 QUANDO FU DISEGNATO PER LA PRIMA VOLTA DA STEVE DITKO SU SOGGETTO DI STAN LEE? COSA PENSI DEI TANTI FILM A LUI DEDICATI?

Sicuramente nei fumetti come nelle trasposizioni cinematografiche, il personaggio si è evoluto parecchio, guai se così non fosse, ed è anche questo il bello, ogni generazione ha il suo Spider-Man. Per quanto riguarda i film sono fortemente legato alla trilogia di Raimi con Tobey Maguire, ma adoro lo Spider-Man introdotto nel MCU con Tom Holland, e vedere tutti e tre gli attori nello stesso film è stata un’emozione non da poco.

COME HAI INIZIATO A DISEGNARLO? CHE EMOZIONE TI HA DATO ?

Ho lavorato prima sulla trasposizione del primo film (Homecoming) a fumetti. Poi su qualche numero della serie principale, infine su una storia tratta dal gioco per la PS4 che approfondisce il legame tra lui, MJ e Black Cat (Spider-Man – The Black Cat Strikes).  Inutile dire quanto fossi eccitato.

HAI  REALIZZATO ANCHE ALTRI PERSONAGGI TRA CUI MARTIN MISTÈRE, NATHAN NEVER, AVENGERS, SHE HULK

Sì, in generale lavorando anche per la Bonelli, mi trovo a passare da una serie all’altra. Orfani, Martin Mystère, Nathan Never, Morgan Lost principalmente. Passare da questi a She Hulk, Avengers e viceversa non mi mette affatto in difficoltà, anzi mi stimola tantissimo.

QUALI SONO TECNICAMENTE I PASSAGGI NELLA REALIZZAZIONE DI UN FUMETTO?

Personalmente, subito dopo aver letto le prime pagine della sceneggiatura (o tutte, dipende dai casi) inizio ad abbozzare i layout. In Marvel invio prima tutti i layout, aspetto di sapere se ci sono note o qualcosa da sistemare e poi procedo con le matite definitive e inchiostri. In Bonelli, invece, ho sempre la fortuna di lavorare con sceneggiatori che preferiscono visionare un certo numero di pagine inchiostrate di volta in volta, diciamo che si fidano molto dei disegnatori e raramente mi chiedono di vedere prima i layout.

C’E’ QUALCHE ALTRO EROE CHE VORRESTI DISEGNARE?

In Marvel mi sta capitando davvero di tutto, mi piacerebbe approfondire Wolverine o tornare sul ragno. In Bonelli Dylan Dog. Menzione speciale per Spawn!

COME ULTIMA DOMANDA DIVAGHIAMO UN PO’. ABBIAMO LETTO DA QUALCHE PARTE CHE AVRESTI VOLUTO FARE LA ROCKSTAR. QUALE GENERE DI ROCK TI PIACE E COSA PENSI DEL PANORAMA MUSICALE ITALIANO DA VASCO ROSSI AI MANESKIN?

Amo suonare il rock, dal punk al blues, dal country al folk. Ho fatto parte per anni di un paio di band punk-rock e garage. Non amo particolarmente Vasco e trovo i Maneskin una importante alternativa al panorama musicale attuale. Se li avessi ascoltati da adolescente sarei andato totalmente fuori di testa!

UN ARTISTA A TUTTO TONDO QUINDI CHE GRAZIE ALLA SUA ABILITÀ E ALL’IMPEGNO HA REALIZZATO IL SUO SOGNO. CERTAMENTE UN ESEMPIO DA SEGUIRE PER TANTI GIOVANI CHE INTENDONO CIMENTARSI CON QUESTO FANTASTICO MONDO!

Filippo Radogna