FILIPPO ROSSI… E SUPERMAN

Il titolo è Super – Ottant’anni del primo supereroe: da Nembo Kid a Superman, l’autore è il saggista e grafico Filippo Rossi, presidente del Fan Club Yavin4. Il volume, pubblicato quest’anno dalla Runa Editrice, sta entusiasmando gli appassionati di Superman al quale il testo è dedicato, difatti Rossi sta effettuando un ampio tour di presentazioni. A settembre, dopo la partecipazione al Tuscia Comix di Viterbo, c’è stata la tappa di presentazione alla convention Stranimondi di Milano (ai primi di ottobre) con l’editore Fabio Pinton e il saggista e amico Paolo Gulisano. Da citare, inoltre,  gli incontri alla scuola del fumetto Grafite di Trieste, al Pisa Book Festival di Pisa, nella libreria del fumetto Deltacomics di Rovigo ospite di Andrea Visintin, alla libreria del fumetto Supergulp di Mestre – Venezia con relatori l’editore Pinton e il presidente dello Star Trek Italian Club “A. Lisiero” Nicola Vianello. E non scordiamo di citare il recente appuntamento del 13 dicembre presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Trieste, nell’ambito dei seminari Società, politica e cinema coordinati dalla professoressa Teresa Tonchia.

Festeggio – ci dice con entusiasmo Filippo Rossi – i primi ottant’anni dell’eroe giunto da Krypton: le origini di Superman e della sua casa editrice, la DC Comics, sono nel 1938. Chi è il primo supereroe? Qual è il suo ruolo nella cultura del XX e del XXI secolo? Cosa significa essere il più grande eroe del genere umano, scoprirsi straniero in terra straniera e con i poteri di una divinità? Nel mio libro Super – Ottant’anni del primo supereroe: da Nembo Kid a Superman le risposte a queste e altre domande segnano otto decadi nella storia del fumetto popolare e nel cinema dei kolossal. Il mio Super è allo stesso tempo saggio e narrazione: 345 pagine scritte, arricchite da disegni che introducono ciascun capitolo”.

IN BREVE, COSA HAI RACCONTATO NEL VOLUME?

Racconto la nascita degli eroi, la loro caduta e il loro rialzarsi; le strategie di una casa editrice che è stata sul tetto del mondo, ha creato e ordinato un Multiverso; come registi e produttori hanno interpretato i supereroi al cinema. L’editore Fabio Pinton di Runa ci ha creduto; il tolkieniano e autore fantasy Paolo Gulisano di Milano ne ha scritto la prefazione; l’esperto Dan Cutali di Torino ha supervisionato il manoscritto. È mia intenzione portare il testo ovunque, in più città possibile, cercando un confronto con gli appassionati e divulgando tematiche a me carissime.

CON PAOLO GULISANO, CURATORE DELLA PREFAZIONE DI SUPER, HAI SCRITTO ANCHE IL VOLUME LA FORZA SIA CON VOI DEDICATO A STAR WARS. C’E’ QUALCOSA CHE ACCOMUNA LE DUE OPERE?

Il mio primo libro La Forza sia con voi – Storia, simboli e significati della saga di Star Wars, scritto con Paolo per Áncora Edizioni e Super hanno molte cose in comune. Li considero episodi gemelli di una, per ora, dilogia/duologia; o meglio, dittico. Il Multiverso della DC Comics, patria di Superman e dei supereroi, non ha mezze misure, tutto è superlativo e iper-reale, leggendario nel puro senso della parola. Metropolis, Gotham City e Apokolips sono come il regno di Logres per Re Artù o la Terra di Mezzo per J.R.R. Tolkien – o, appunto, come la Galassia di Star Wars. Tutti vi si ritrovano poiché questi mondi comprendono tutto: decine di millenni di storie fantastiche affini all’umanità coniugate al passato, un infinito cosmo fantascientifico coniugato al futuro.

COSA RAPPRESENTA PER TE SUPERMAN, QUAL E’ IL FIL ROUGE CHE, A TUO PARERE, LO COLLEGA AL MONDO DI STAR WARS?

Superman è sia popolare che misterioso. È ovviamente un paradosso, ma non casuale: l’essere umano vive tramite i paradossi. Esattamente come Star Wars, Superman è un immaginario narrativo tanto enorme quanto sottovalutato. Guerre Stellari e l’Uomo d’Acciaio hanno la forza, a mio parere ancora non compresa dal grande pubblico, della contemporaneità. La saga science fantasy o space fantasy americana, o meglio globale, di Guerre Stellari è un intreccio di scontri generazionali lungo quattro decadi; scontri che si applicano anche alla realtà: sono sempre i giovani a produrre un nuovo film o una nuova speranza, andando contro le generazioni precedenti, criticandole e distruggendole, pur conoscendole e amandole.

SECONDO TE C’E’ UN’ATTUALITA’ NELLA FIGURA DEI SUPEREROI DC COMICS E NELLO STESSO SUPERMAN?

I supereroi DC Comics e in particolar modo Superman hanno, allo stesso modo, la forza dell’attualità: in otto decadi il personaggio si è evoluto e si è adattato a ogni periodo storico umano del secolo breve, tra il Novecento e il Duemila. Il secolo che ha avuto e ha il potere di esaltare o distruggere l’umanità del pianeta Terra. Dalla Grande Depressione alla Seconda Guerra Mondiale, dalla Coca Cola alle bombe atomiche, dal Rock and Roll al Vietnam, dalla Contestazione studentesca alla Guerra Fredda, dalle crisi energetiche al terrorismo, dalla caduta del muro di Berlino alle migrazioni, fino ai movimenti populisti. E Superman c’è sempre stato, interprete delle più intime pulsioni del genere umano.

HAI INTENZIONE DI PRESENTARE INSIEME I DUE VOLUMI?

Non è ancora capitato, ma ho intenzione di proporre una presentazione doppia. Le presentazioni singole fatte finora per Super, in effetti, sono laboratori. Attualmente sono molto preso dalla descrizione di un libro così complesso come Super e dal suo lancio commerciale. Lo spiego, lo spingo, firmo le copie disegnandole. Interviene spesso anche l’editore di Runa, per introdurre il nuovo volume e discutere dei miei progetti futuri con la sua casa editrice. Ma è ovvio che, comunque, accenno ogni volta al progresso concettuale che ho vissuto dal libro su Star Wars a questo su Superman e Batman: sono argomenti che fanno parte di me, uno è legato all’altro e separarli è impossibile. A Rovigo, nell’atmosfera appassionata di Deltacomics, è successo proprio questo.

SONO CURIOSO DI SAPERE COME RISPONDE IL PUBBLICO NEL CORSO DELLE CONFERENZE…

Io provoco, proponendo letture al limite, personali e inedite, di immaginari fantastici popolari. La risposta è sempre interessante. Il mio libro parla sia agli esperti sia a chi non ha mai pensato a un fumetto di supereroi come un qualcosa di complesso. Superman è un perfetto specchio della società che lo ha generato, adattandosi ai suoi cambiamenti. È un mondo ricco di simboli e metafore potenti. Tra le molte interpretazioni, i supereroi sono analogie moderne delle divinità. Figure che hanno preso il ruolo che fu di Ettore e Achille. Quando passo dal personaggio iconico di Superman a quello, ancora più diffuso e moderno, di Batman, il pubblico si scalda subito.

CON QUESTO SAGGIO HAI ESPRESSO TUTTA LA TUA PASSIONE PER SUPERMAN, DA DOVE PROVIENE?

Mi sono chiesto il perché di questo amore per Superman. Sono emozionato dal concetto davvero sovrumano di bontà assoluta, disinteressata e altruistica. Superman è come vorrei e dovrei essere: Superman, dopo aver ragionato a supervelocità, sceglie di essere eroe, e lo fa solo perché ama veramente. E’ semplicemente un buono che sceglie di aiutare il prossimo, un essere vivente che avrebbe il potere di spaccare tutto o dominare tutto ma non lo fa, lasciando spazio libero agli umani, alle loro scelte, ai loro eroismi e alle loro meschinità, ai loro trionfi e ai loro fallimenti. E’ un migrante e clandestino, un buon samaritano apolide che soffre: un Cristo del XX e del XXI secolo. In fin dei conti è frutto dell’invenzione di due ebrei. Di Superman reali ce ne sono tanti e tutti hanno sofferto, tutti sono stati uccisi dalle circostanze umane: dal Gesù storico a Mahatma Gandhi, da Martin Luther King a Nelson Mandela, distrutto da decenni di carcere duro e ingiusto. Oggi, Superman l’ho intravisto in un’immagine ripresa per caso di Marc Gasol, il famoso, ricchissimo e atletico cestista catalano dell’NBA che, pur avendo la possibilità di godersi la vita, ha deciso di tuffarsi segretamente in mare per salvare migranti. L’ha fatto “togliendosi gli occhiali”, sfruttando l’identità segreta, senza fiatare, sporcandosi il corpo nell’acqua salmastra del Mediterraneo e lordandosi le mani con il sangue degli innocenti. Senza vantarsi. Di Superman ce ne sono anche oggi, anche se non danno nell’occhio!

UN LAVORO, DUNQUE, SU UN VALOROSO EROE DEI FUMETTI SEMPRE ATTUALE E DALLA FACCIA COMUNE. UN SAGGIO SCRITTO CON GRANDE PERIZIA E CHE MERITA OGNI ATTENZIONE!

Filippo Radogna