LA NOTTE ALIENA DI ANDREA RICCA

Si intitola “ALIENS NIGHT” il nuovo corto cui sta lavorando l’amico Andrea Ricca, già autore di pluripremiati film come “The Furfangs 1 e 2”, “Ufo race”, “The Guardian”, “Spider danger” e “The spooky ghost”.

Stavolta il nostro torna alla fantascienza e affronta il tema dei rapimenti alieni… a suo modo, come sempre!

“ALIENS NIGHT” parla di un tentativo di rapimento alieno ai danni di una ragazza che lotterà con tutte le sue forze contro queste creature misteriose, rivelandosi più combattiva del previsto. Al momento è già stata girata la prima scena con l’attrice Stefania Autuori, mentre Andrea, che cerca collaboratori trattandosi come sempre di un film a budget zero, si sta occupando degli alieni e della loro astronave madre.

La protagonista è, come già detto, l’attrice teatrale salernitana Stefania Autuori, mentre Matteo Migliorini sta aiutando Ricca per gli effetti particellari (di solito si tratta di fumo, polvere, oggetti che si frantumano, fiamme, esplosioni ecc,): in questo caso ha realizzato la scena in cui il vetro di un balcone va in frantumi.

Soggetto, sceneggiatura, regia, riprese, montaggio, post produzione e soprattutto effetti speciali sono tutti opera di Andrea, che ci ha detto: “per i lavori senza budget bisogna rassegnarsi all’idea, anche perché la campagna di crowdfunding è terminata senza ricevere donazioni, segno che si tratta di un mezzo dai risultati ambigui. Si sentono tanti che raggiungono i fondi ma è più difficile di quello che sembra. Ho comprato un pc nuovo e finalmente posso montare direttamente in full hd così anche la qualità finale sarà migliore. Qualche altro passettino avanti ho cercato di farlo nella fotografia e post produzione con after effects ma soprattutto nel 3D con i rendering che vanno più veloci. Inoltre un miglioramento è quello nelle animazioni dei personaggi in 3D che ora sono più fluide perché ho usato dei dati di motion capture”.

Se volete seguire gli sviluppi e dare un’occhiata alle prime scene, consultate il sito di Andrea… noi intanto restiamo in attesa.

A cura della redazione