NATALE CON MEZZOTINTS

Mentre ormai il 2013 sta per volgere al termine, Mezzotints Ebook compie un ultimo sforzo e ci regala per fine anno due titoli free download (sì, proprio nel senso di gratis) firmati da due dei migliori scrittori della sua scuderia per la collana/non collana “Outseries”.

Dall’autore di uno degli e-book rivelazione del 2013, “Naraka – L’inferno delle scimmie bianche”, arriva “Acrux – La stella del Sud” (60 pagine) di Caleb Battiago, con prefazione di Stefano Di Marino e illustrazione di copertina di Vincent Chong. Si tratta di una raccolta di tre racconti inediti: “Polaris – La stella del Nord”, “Acrux – La stella del Sud” e “Lesuth – L’aculeo”, completati da alcuni estratti selezionati dai romanzi “Shanti -  La città santa” (in uscita a gennaio 2014) e “Naraka – L’inferno delle scimmie bianche” (Mezzotints Ebook, 2013). Le storie contenute in questa mini antologia sono tre racconti intimamente connessi uno all’altro, che compongono un ideale triangolo rosso. Una storia di passioni e ossessioni raccontata dai personali punti di vista dei tre protagonisti: Luna, Mauro e Carolina. Una storia che si biforca all’interno dei sensi dei personaggi, nella deformazione della realtà, assuefatta a desideri, speranze, pulsioni. Tre strade, tre diverse interpretazioni ed esperienze umane. Questo ci propone Caleb Battiago con la raccolta “Acrux – La stella del Sud” (acronimo di Alpha Crucis). L’autore scava nel profilo psicologico dei personaggi, che vivono una Roma onirica e visionaria, dal caos del centro fino alle appendici oscure e misteriose della periferia, tra notte e giorno, realtà e illusioni. Una relazione ossessiva che arriva alle sue estreme conseguenze, trascinandosi dietro tutto il resto. Gli estratti dai romanzi “Shanti – La città santa” e “Naraka – L’inferno delle scimmie bianche”, che completano il libro, veri e propri racconti autonomi, ci trasportano invece in un mondo cinico e distopico, in un futuro alla deriva che l’autore racconta tramite personaggi forti, cinici e disperati, che emergono dalla palude di una sub-società, dove i valori sono scomparsi e l’incredibile diventa non solo possibile, ma necessario. Dai quartieri apocalittici della futura Parigi, da un carcere-mattatoio nella pancia oscura della Luna, Battiago trascina il lettore fino alla Americhe, in un post-deserto della depravata Repubblica Mesoamericana, in cerca di una città santa, che sembra poter galleggiare nel caos del pianeta. Un biglietto speciale per una visita nei mondi feroci e visionari dei due romanzi scritti dell’autore.

Leggiamo dalla prefazione di Stefano Di Marino: “Una città dolente, una città dannata eppure amata in ogni virgola, in ogni anfratto di questi racconti che poi si riallacciano a un filo conduttore che Caleb Battiago tesse per creare un ponte che al tempo stesso divide e unisce questo nuovo universo e quello di Naraka. Storie di perversione, di passione, di ossessione. Non è la prima volta che se ne legge, ma il linguaggio, il ritmo sono nuovi e innovatori. Una lettura da consumarsi con attenzione, soffermandosi prima su ogni singola parola, ogni trovata stilistica, per poi scoprire che si ha voglia di tornare a rileggere tutto da principio per cogliere quelle sfaccettature che possono essere sfuggite al primo sguardo. Insomma si tratta di una proposta nuova, sia tematica che stilistica, che di questi tempi son cose rare e da considerare preziose. Battiago reinventa il linguaggio ma lo fa su una base sicura e vorrei dire “letteraria” se il termine non evocasse qualcosa di “pesante” o paludato. Che invece la sua narrativa non è. In attesa che l’editoria comprenda che il “popolare” e il cosiddetto “alto” non sono due isole incomunicabili o addirittura in conflitto e che, al di fuori degli schemi e delle convenzionali falangi della cultura imposta dall’alto, esistono voci originali degne di essere ascoltate.

Caleb Battiago è un autore italiano che scrive sotto pseudonimo e che finora ha pubblicato il romanzo “Naraka – L’inferno delle scimmie bianche”.

Il secondo e-book in free download che Mezzotints ci propone è “Death Economy” (60 pagine) di Alan D. Altieri, con prefazione dello stesso autore e illustrazione di copertina di Daniele Serra.

Il libro raccoglie cinque articoli apparsi su un arco di diciotto mesi sul sito “Carmilla”. Alcune parti dei testi originali sono state riviste, adattate, aggiornate dall’autore. Un saggio sui generis che affronta e racconta in modo originale lo status dell’economia globale, legata alla politica e all’alta finanza, arrivando fino alle estreme conseguenze, sul baratro terminale del collasso planetario. Un viaggio nell’Economia della morte che termina nel nostro paese, definito dall’autore necro-land.

Anche in questo caso leggiamo dalla prefazione: “Death Economy, Economia della Morte – titolo e oggetto di questo testo – non è, né vuole essere, un neologismo. Per contro è, e vuole essere, l’ipotesi di uno stato di cose. A tutti gli effetti, dall’autunno del 2008 – epoca da più parti autorevoli identificata come inizio del meltdown, dissolvimento – il mondo cosiddetto globalizzato attraversa una crisi epocale. Uno tsunami ad ampio spettro che si è rivelato simultaneamente bancario, finanziario, azionario, fondiario, monetario. Uno tsunami del quale, qui & ora, chiusura anno 2013 – a dispetto di fin troppi proclami ufficiali e/o presunti tali, proclami sempre e comunque in bilico tra umoristico e grottesco – non si riesce neppure remotamente a intravvedere la fine. Death Economy è al tempo stesso un’analisi, un’accusa e un avvertimento. Un’analisi di quello che sta accadendo a tutti noi su base pressoché quotidiana. Un’accusa verso le caste, in quanto di vere e proprie caste – intese in senso alto-medievale – si tratta, che continuano a consentire che accada. Un avvertimento riguardo a quale potrebbe essere il (disastroso) esito finale della crisi di cui sopra. La Death Economy, Economia della Morte – intesa come sistema intrinsecamente distruttivo & auto-distruttivo – è la dominante politico-finanziaria di questo scorcio storico”.

Sergio Altieri, in arte Alan D. Altieri, scrittore, traduttore e sceneggiatore, nel 1981 pubblica il suo primo romanzo “Città oscura”, un thriller d’azione di ambientazione metropolitana, a cui farà seguito “Città di ombre” (prima edizione 1992). Dal 1983 al 1987 collabora con il produttore Dino De Laurentiis ai film “Atto di forza”, “Conan il distruttore”, “L’anno del dragone” e “Velluto blu”. Nel 1992 il suo romanzo “L’uomo esterno” viene adattato e ne viene tratta una miniserie TV intitolata “Due vite, un destino”, trasmessa da Mediaset. Nel 1995 esce il film “Silent Trigger” (con sceneggiatura originale scritta interamente da lui), con Dolph Lundgren e Gina Bellman, thriller d’azione in cui sono evidenti i punti di contatto con la serie dedicata al cecchino del SAS Russell Brendan Kane (Mondadori Segretissimo e TEA). Nel 1997 collabora alla realizzazione della mini serie TV in due puntate “La Uno bianca” (regia di Michele Soavi) e sempre in quell’anno vince il “Premio Scerbanenco” con il romanzo “Kondor”, thriller bellico ambientato in un apocalittico futuro prossimo. Nel 2005 cambia coordinate temporali e pubblica il primo volume della trilogia a sfondo storico “Magdeburg”, intitolato “L’eretico”, a cui seguiranno nel 2006 “La furia” e nel 2007 il capitolo conclusivo “Il demone”. Da marzo 2006 a giugno 2011 è stato direttore editoriale delle collane da edicola di Mondadori: I Gialli, Urania, I Classici del Giallo, Segretissimo, Segretissimo SAS, Romanzi. Nel 2013 avvia “Terminal War”, una nuova saga di fantascienza, con il primo libro della serie, “Juggernaut”, pubblicato dalla TEA. Accanto all’attività di scrittore porta avanti quella di traduttore. Nel corso degli anni traduce importanti autori quali Andy McNab (di cui traduce l’autobiografia), David Robbins, Stuart Woods. Traduce anche i primi due volumi del “Preludio a Dune” scritti da Brian Herbert e Kevin J. Anderson, le “Cronache del ghiaccio e del fuoco”, la saga fantasy di George R. R. Martin; per i “Meridiani Mondadori” ha tradotto i racconti di Raymond Chandler e i romanzi di Dashiell Hammett. Ha curato infine e tradotto per Feltrinelli un’antologia di racconti di H.P. Lovecraft.

Con due nomi così e due opere così, cosa possiamo dirvi di più? A noi viene in mente solo… buona lettura.

A cura della redazione