TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2023: I VINCITORI

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione che si è tenuta al Politeama Rossetti mercoledì 1 novembre la 23° edizione del TRIESTE SCIENCE + FICTION FESTIVAL, la principale manifestazione italiana dedicata alla fantascienza svoltasi al Rossetti, al Teatro Miela e al DoubleTree by Hilton Trieste, che ogni anno accoglie appassionati del genere da ogni parte del globo terracqueo.

Organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground, anche nel 2023 il festival ha portato sul grande schermo le migliori produzioni di genere fantastico, con oltre 50 anteprime cinematografiche mondiali, internazionali e nazionali e tre concorsi alla presenza di registi, attori e autori da tutto il mondo. L’edizione 2023 ha visto la partecipazione di oltre 10.000 spettatori che hanno assistito alle proiezioni e alle conferenze in programma, confermando il successo del festival italiano che ogni anno porta sul grande schermo il meglio della fantascienza mondiale.

“Sono emozionato e felice di annunciare che questo anniversario del TRIESTE SCIENCE + FICTION FESTIVAL ha segnato un record in termini di numero di film proiettati, partecipazione di pubblico e aumento delle vendite di biglietti”, ha dichiarato il direttore Alan Jones. “Un modo assolutamente fantastico di concludere questa edizione, festeggiando con la consapevolezza di aver offerto un’ampia scelta di intrattenimento, mentre i grandi eventi che si sono svolti in tutta la città hanno suscitato un consenso unanime. I film premiati non potrebbero riflettere meglio lo stato di salute della fantascienza contemporanea. Ci prepariamo già per l’edizione 2024, che sarà ancora più sorprendente e ci porterà all’esplorazione del megafuturo”.

E allora non indugiamo oltre e diamo uno sguardo alla carrellata dei vincitori del TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2023, iniziano dal Premio Asteroide, che elegge il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti, raggruppate nella sezione “Neon” del festival. Il premio è stato assegnato da una giuria internazionale composta dal fumettista Dottor Pira, dal critico cinematografico, autore e musicista Mark Kermode e dalla responsabile di produzione e programmatore del Festival MOTELX di Lisbona Sara Lopo.

Il vincitore del Premio Asteroide TS+FF 2023 è stato MARS EXPRESS di Jérémie Périn (Francia, 2023), “un film con immagini sorprendenti e animazioni eleganti, il cui stile non limita la narrazione a un genere, e che affronta argomenti attuali come l’evoluzione dell’umanità e l’uso dell’intelligenza artificiale, senza esprimere giudizi”, come recita la motivazione.

Diamo uno sguardo alla sinossi. In un prossimo futuro, la detective privata Aline Ruby e l’androide suo partner vengono assoldati da un ricco uomo d’affari per rintracciare un noto hacker. Scendono così nei bassifondi della capitale del pianeta Marte, dove scoprono un losco giro di allevamenti di cervelli e di corruzione. Una ragazza scomparsa sembra nascondere un segreto sui robot che minaccia di cambiare il volto dell’universo. Unendo animazione 2D e 3D, questo elegante, intelligente e futuristico film noir è un’avventura cinematografica carica di adrenalina, impreziosita da umorismo e sequenze di azione mozzafiato.

Il Premio Méliès d’argent – Lungometraggi è invece un concorso organizzato in collaborazione con la Méliès International Festivals Federation (MIFF) ed è riservato ai lungometraggi di genere fantastico di produzione europea. La giuria 2023 del Premio Méliès d’argent era formata da Hedda Archbold, produttrice, agente e amministratore delegato dell’agenzia HLA, Paul Sophocli, sales executive per Lionsgate, e Linda Ruth Williams, docente di cinema dell’Università di Exeter

Il vincitore Premio Méliès d’argent – Lungometraggi TS+FF 2023 è stato THE LAST SPARK OF HOPE di Piotr Biedroń (Polonia, 2023) con la seguente motivazione: “La decisione della giuria sul film vincitore è stata unanime. Ci ha fatto rimanere sulle spine durante tutta la visione. Abbiamo amato il calore e l’umanità delle relazioni fra i personaggi principali. Ci ha spinti a riflettere sulle sfide che ci troviamo ad affrontare: la crisi climatica e ambientale, lo spettro di una pandemia globale, la crisi dei rifugiati, la crudeltà di una burocrazia kafkiana e il modo in cui la complessità dell’Intelligenza Artificiale ci condiziona tutti. Nonostante tutto questo, il film commuove ed è, per di più, incredibilmente divertente, trovando l’elemento comico anche nella disperazione. Si tratta, essenzialmente, di un film sulla speranza. Scritto e diretto da Piotr Bedroń con maestria visiva e sensibilità, fotografato stupendamente da Tomasz Wojcik, montato con eleganza da Marceli Majer, e interpretato mirabilmente dai protagonisti Magdalena Wieczorek e Jacek Beler”.

Diamo anche in questo caso un’occhiata alla trama. Dopo la fine delle Guerre Climatiche, è probabilmente rimasta una sola persona sulla Terra, Ewa. Vive assieme al robot Arthur, il cui compito è sorvegliare i confini del campo. Un giorno, Ewa esce da quei confini e al suo ritorno sbaglia la password. Nonostante il robot conosca Ewa, non la fa entrare, lasciandola confinata in una minuscola zona del campo. Girato in un’unica location, in un set costruito solo con rottami, il primo post-apocalittico polacco ci mostra un mondo devastato dai mutamenti climatici, mettendo in discussione i limiti tra umani e intelligenze artificiali.

Il Premio Méliès d’argent – Cortometraggi, organizzato sempre in collaborazione con la Méliès International Festivals Federation (MIFF), è naturalmente riservato ai cortometraggi di genere fantastico di produzione europea. Il premio è assegnato al cortometraggio che riceve il maggior numero di voti dal pubblico.

Il vincitore Premio Méliès d’argent – Cortometraggi TS+FF2023 è stato WHAT-IF-I di Lavinia Tommasoli e Pietro Traversa (Italia, 2023).

Il corto ci racconta di What-if-I, un’app che consente di vedere come sarebbe la propria vita oggi se si fosse fatta una scelta differente ieri. Un divertimento per qualcuno, un’app del rimpianto per molti.

E non è certo finita qua. RAI4, media partner di TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2023, ha assegnato il Premio Wonderland al miglior film della 23° edizione.

Il vincitore del Premio Wonderland – Rai4 TS+FF 2023 è stato ancora MARS EXPRESS di Jérémie Périn (Francia, 2023), “per il sorprendente racconto di un immaginifico futuro possibile, con un magistrale intreccio chandleriano, ricco di mirabolanti scene d’azione e di tanti piccoli dettagli che testimoniano la profondità di uno sguardo obliquo, capace di oltrepassare le regole del mainstream. Per aver saputo unire spettacolo e autorialità, riflessione filosofica e azione, in una straordinaria ed elegante confezione visiva”, come dice la motivazione.

Il Premio della Critica Italiana SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, premio riservato alle opere prime e assegnato da una giuria composta da tre critici del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (Enrico Azzano, Marco Romagna e Silvana Silvestri) è andato ancora a MARS EXPRESS di Jérémie Périn (Francia, 2023), naturalmente con un’altra motivazione: “Per l’altissima qualità produttiva, per la capacità di intrattenere intrecciando generi diversi fra la fantascienza e il noir, ma soprattutto per la capacità di saperci calare in un futuro popolato da intelligenze artificiali, preferendo alle risposte definitive una serie di dilemmi già al centro della nostra società”.

Altro riconoscimento assegnato quest’anno è stato il Premio Event Horizon – INAF, con cui l’Istituto Nazionale di Astrofisica premia il lungometraggio del festival che meglio affronta con efficacia filmica ed espedienti narrativi coinvolgenti, temi particolarmente rilevanti e innovativi nel campo della scienza.

Il vincitore del Premio Event Horizon – INAF TS+FF2023 è stato RESTORE POINT di Robert Hloz (Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Serbia, 2023) con la seguente motivazione: “Per aver saputo affrontare con particolare efficacia filmica e innovazione temi particolarmente rilevanti e senza tempo in campo scientifico e sociale. L’impianto narrativo cyberpunk, che echeggia Philip Dick nei suoi Blade Runner e Total Recall, con alcune note di Soylent Green e Frankenstein, tocca in modo delicato argomenti con cui l’uomo fa i conti da sempre: il passaggio dalla vita alla morte, le seconde possibilità e il senso della vita – che non può essere ridotto al contenuto di un hard disk. Ideali utopici si confrontano con uno scenario sociale cupo e distopico, creando una giustapposizione coinvolgente. Il tutto, confezionato con effetti visuali eleganti e funzionali. RESTORE POINT è un gioiello cinematografico in cui l’architettura brutalista trasforma Praga in una metropoli del futuro e le curve degli edifici richiamano le svolte nelle indagini del detective Trochinowska.

Vediamo insieme la sinossi. Praga 2041. Ogni cittadino ha il diritto costituzionale di vivere una vita intera. In caso di morte innaturale, la persona viene riportata in vita attraverso l’innovativa tecnologia del “Restore Point”, che funziona solo se viene creato un backup della memoria cerebrale ogni 48 ore. L’omicidio non è contemplato. Ma la detective Emma Trochinowska viene incaricata di un terribile caso di omicidio plurimo dopo che il team di ripristino è riuscito a riportare in vita solo una delle due vittime. Il film d’esordio del regista Robert Hloz è un neo Blade Runner sull’onda del genere “futuro socialismo” che sta imperversando nel cinema ceco contemporaneo.

Il Premio CineLab Spazio Corto, riservato al miglior cortometraggio italiano presentato nella sezione “Spazio Corto”, assegnato da una giuria composta da studenti del DAMS, Corso di studi interateneo Università degli Studi di Udine e Università degli Studi di Trieste, è andato a STARR di Riccardo Grippo (Italia, 2023) con questa motivazione: “STARR è un corto che si presenta a schermo come una denuncia tragicomica alla spettacolarizzazione dell’individuo e alla conseguente perdita di sé, per soddisfare le richieste di un pubblico deumanizzante, che esige un intrattenimento sempre più estremo. La violenza grottesca e splatter va di pari passo con la comicità slapstick, in un mix di sangue e risate, lame e smile”.

Vediamo la trama. Un’azienda promette la ricetta infallibile per trasformare chiunque in influencer con milioni di follower, ma la fama ha un prezzo.

A seguire citiamo il Premio del Pubblico, assegnato dal pubblico della 23° edizione del TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL, che è andato a RIVER di Junta Yamaguchi (Giappone, 2023): al Japanese Fujiya Inn, il personale e gli ospiti si trovano improvvisamente in un loop temporale in cui tutto ritorna a come era due minuti prima. Ma mentre il tempo si riavvolge e tutti tornano dov’erano, i loro ricordi restano. Qualcuno vuole uscire dal loop e continuare la propria vita. Altri, invece, apprezzano il tranquillo status quo e desiderano mantenerlo per sempre. Quando però uniscono le forze per indagare sulle cause del fenomeno, emergono storie personali e irrisolte.

Infine il Premio Asteroide d’Oro 2023 è stato assegnato all’ospite d’onore Tim Webber.

Appuntamento ora al prossimo anno.

A cura della redazione