L’INSONNE

“L’Insonne” è un fumetto italiano di genere thriller esoterico, vincitore del premio “ComicUS 2006” come miglior serie italiana, creato nel 1994 da Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori, che ha avuto varie vicissitudini editoriali e che racconta le avventure di Desdemona “Desdy” Metus.

La trama è un mix di giallo e noir, in cui vengono inseriti argomenti ricorrenti e sottotrame quali intrighi politici, occultismo e teoria della cospirazione, ma senza tralasciare temi più intimi e poetici della vita umana.

Venne pubblicato inizialmente dalla casa editrice B.B.D. Press, che portò in edicola un numero 0 e tre albi mensili, cui seguì una seconda serie pubblicata da Edizioni Arcadia composta da un altro numero 0, 13 numeri mensili e un Extra. In seguito “L’insonne” è stata protagonista, per conto di varie case editrici, di 20 speciali, 5 webcomic, 35 minifumetti per il sito “Verticalismi” (composti da spin-off e approfondimenti sui personaggi e sull’ambientazione della serie), un romanzo, un corto cinematografico, un gioco di ruolo, 29 episodi di audiofumetto e varie apparizioni, fra cui lo “Speciale Dampyr n.12” (Sergio Bonelli Editore) ambientato a Firenze, città dove vive, opera e lavora la protagonista.

Desdemona Metus, detta “Desdy”, è una giovane DJ di Radio Strega, una piccola radio privata di Firenze ed è affetta, come si evince dal nome della serie, da un’inspiegabile forma d’insonnia di origine traumatica che le permette di percepire aspetti della realtà solitamente nascosti alle persone comuni.

“L’Insonne”, la trasmissione radiofonica che conduce, la mette in contatto con ascoltatori che spesso si dimostrano personaggi incredibili e misteriosi. Suo padre, Isaia Metus, è affiliato a La Fratellanza, una setta esoterica di stampo massonico, in perenne lotta con la Loggia Nera. Desdemona scoprirà con orrore che la lotta tra queste due fazioni orbita proprio intorno a lei e che determinano moltissime vicende della sua vita.

Oltre a questi argomenti, il fumetto tratta anche di misteri reali, come il Manoscritto Voynich, la Porta Alchemica di Roma, ma anche di altri fatti storici come l’Armadio della Vergogna o i crimini compiuti durante la guerra in Afganistan.

I testi sono di Giuseppe Di Bernardo e Francesco Matteuzzi, mentre i disegni vedono all’opera Marco Checchetto, Andrea Fattori, Michela Da Sacco, Stefano Natali e altri disegnatori. Le copertine, inizialmente affidate a Giuseppe Palumbo, dal numero 6 passano a Marco Checchetto.

Dopo le due serie a fumetti, nel 2008 “L’Insonne” diventa anche un romanzo, scritto da Giuseppe Di Bernardo ed edito da Del Bucchia Editore, col titolo “La lunga notte de L’Insonne”. Il libro racconta di una notte a Radio Strega attraverso quindici racconti brevi legati insieme da una trama principale, una storia che ruota intorno alla protagonista. Il volume di 256 pagine è impreziosito dalle illustrazioni dei disegnatori della serie a fumetti e dalla prefazione di Carlo Lucarelli e Mauro Smocovich.

Da gennaio 2011 la serie prosegue poi sul web con brevi storie inedite principalmente scritte da Giuseppe Di Bernardo, Francesco Matteuzzi, Alessia Di Giovanni, Marisa Lo Zito, Francesco Polizzo, Marco Di Grazia e Andrea Gallo Lassere e disegnate da Alberto Gallo, Riccardo Innocenti, Andrea Meneghin, Luigi De Michele, Riccardo Nunziati, Rosario Raho, Matteo Tusa, Gianluca Cerritelli, Nicola Rubin, Paolo Antiga e altri disegnatori.

Da marzo 2013 le storie de “L’Insonne” sono ospitate anche dalla testata giornalistica web “StampToscana” con storie brevi già edite in passato e altre future inedite, scritte da Giuseppe Di Bernardo, Andrea J. Polidori, Federico Marchionni e disegnate da Emanuela Lupacchino e Rosario Raho.

A luglio 2013 viene pubblicata in anteprima su Facebook una breve storia intitolata “Lui”, in cui Desdemona incontra Diabolik. L’episodio, scritto da Alberto Gallo e Paul Izzo, è disegnato da Alberto Gallo.

In occasione poi di “Lucca Comics & Games 2014”, Arcadia pubblica un albetto speciale per festeggiare i primi 20 anni di pubblicazione con 13 storie – di cui alcune inedite ed altre già pubblicate on line – firmate da un collettivo di autori.

Diamo uno sguardo ai vari personaggi che compongono la serie, iniziando proprio con Desdemona “Desdy” Metus: vive a Firenze, dove condivide un appartamento in affitto con l’amica Brighitta. Afflitta da una persistente insonnia, probabilmente causata dalla misteriosa sparizione della madre quando era ancora bambina, Desdemona è la voce di Radio Strega attraverso il programma “L’Insonne”, grazie a cui viene a contatto con individui sorprendenti pronti a raccontare storie intriganti e misteriose. Desdemona affronta con coraggio e determinazione gli intrighi che avvolgono la storia italiana e, se ne ha modo, rivela i torti e le ingiustizie che molti vorrebbero tenere nascoste. Così facendo si è guadagnata la stima di molti, ma anche l’odio di molti di più.

Isaia Metus è il padre di Desdemona ed è professore all’università di Bologna: uomo coltissimo ed eccellente giocatore di scacchi, non ha un buon rapporto con la figlia, che gli rimprovera le sue frequentazioni massoniche e i molti segreti taciuti sulla scomparsa della madre. Figlio naturale della zingara Zveza e adottivo del gerarca nazista Kurt Galler, Isaia ha per lungo tempo militato dentro la Loggia Nera, per poi fuoriuscire grazie all’amore per la moglie Amelie e la figlia Desdemona, passando dalla parte della Fratellanza. Insieme a Cibele, la più anziana delle “Tre Madri” al vertice della Loggia, ha stipulato una tregua tra i due schieramenti, grazie anche a documenti compromettenti che ha rubato con cui ricatta l’organizzazione esoterica, e che verrebbero resi noti nel caso lui morisse.

Fabio Ballerini è il regista del programma radiofonico “L’insonne”: spesso affianca Desdemona nelle sue indagini private. Il simpatico Fabio, inguaribile dongiovanni e ragazzo pieno di risorse, è un valido aiuto per la trasmissione e per coloro che vi lavorano: inoltre è sempre pronto a mettersi nei guai per seguire Desdemona di cui è segretamente innamorato.

Radio Strega può contare sull’infaticabile Boss, il burbero capo di Radio Strega. Ex pugile e accanito fumatore di sigari, il Boss, al secolo Piero Conti, fa del suo meglio per mandare avanti la baracca e per far sì che ogni notte i suoi ascoltatori siano in compagnia della calda voce amica di Desdemona.

Brighitta è l’alternativa coinquilina di Desdemona, simpaticissima e votata alle discipline orientali e ai cibi sani. Malgrado questo, soffre di disturbi dell’alimentazione.

Fulvia è invece la padrona di casa di Desdemona, oltre che una fattucchiera, sempre pronta ad abbindolare i suoi clienti creduloni.

Cronide è la vera antagonista di Desdemona: è evidentemente il suo complementare oscuro. Nipote di Cibele e figlia di Sarah, una delle “Tre Madri” della Loggia Nera, contemporaneamente nipote e figlia di Isaia (poiché è stata concepita con inseminazione artificiale), questa bellissima lolita psicopatica ha una mente turbata da gravi manie di persecuzione, complessi di inferiorità e da un insanabile istinto omicida. Non si sa mai con certezza per chi lavori Cronide, se per sé stessa o per la Loggia Nera: di certo Sarah vorrebbe estrometterla dalla sua carica all’interno della triade per sostituirla con Desdemona, ma Cronide su questo non è molto d’accordo. Letale come un serpente velenoso e ammaliante come una sirena, questo giovane demonio è pronto a scivolare leggiadra tra le ombre per affondare il suo coltello nella gola di chi la ostacola.

Sarah, detta “La Lupa” per la sua ferocia, è la figlia di Cibele e Isaia, e dirige la Tetrabank. All’interno della Loggia Nera prende tutte le decisioni più importanti. È una donna decisa e ambiziosa, pronta a tutto per arrivare al suo scopo, persino a sacrificare sua figlia Cronide, se si dovesse rivelare una mela marcia. Alla fine della serie scopriamo che Sarah ha avuto un altro figlio dal nome Iblis.

Cibele è la prima della triade delle madri della Loggia. In gioventù scelse Isaia per concepire Sarah, ma il suo cinismo spinse l’uomo a fuggire dall’organizzazione. Oggi Cibele riveste per lo più un ruolo di supporto della figlia.

Il Commissario Leone è un fedele amico di Desdemona (anche se vorrebbe diventare qualcosa di più…) e del team di Radio Strega. Deciso, onesto e incorruttibile, indaga sulle due organizzazioni antagoniste e sarà fondamentale nella felice conclusione della serie.

La Loggia Nera è un’organizzazione segreta che affonda le sue origini esoteriche nella mitologia etrusca, ed è guidata da una triade femminile (attualmente: Cibele, Sarah e Cronide) consacrata al culto di un oscuro demone femminile. Le “Tre Madri” seguono rigorosissimi rituali per essere certe di generare esclusivamente una discendenza femminile: eventuali figli maschi non possono salire al potere, e vengono di fatto allontanati (come è accaduto con Iblis, figlio di Sarah). La Tetrabank è una holding nel campo bancario e dell’informazione guidata da Sarah, e perciò dalla Loggia Nera. I suoi membri tengono stretti contatti con alte personalità della politica e dell’economia italiana, e anche con personaggi protagonisti di fatti tutt’altro che edificanti svoltisi ai tempi della Resistenza. Molti esponenti del mondo imprenditoriale e dello spettacolo sono affiliati alla Loggia: l’industriale Ermete Borgia, per esempio, usa la sua posizione elevata per fomentare sentimenti di tensione e minaccia, aiutato dal corrotto giornalista Manuel Matter (doppiogiochista, membro della Fratellanza ma in realtà fedele alla Loggia): in tal modo i due possono alimentare le proprie ambizioni economiche e di notorietà. In più occasioni la Tetrabank tenta di acquistare Radio Strega, per mettere al silenzio la voce del dissenso e controllare da vicino Desdemona, ma Boss non dà loro partita vinta. La Loggia Nera organizza attentati terroristici per portare lo Stato alla deriva autoritaria, e approfittare del vuoto di potere per collocare nelle giuste posizioni uomini a lei fedeli. Le uova di basilisco sono l’arma ideale per tale scopo, minuscoli esplosivi nucleari in grado di radere al suolo un’intera città. La Loggia può persino manipolare aspiranti martiri per inserirli all’interno del loro corpo e trasformarli in detonatori umani. La Loggia Nera è specializzata nel manipolare fanatici, disperati o idealisti per compiere azioni criminali da cui trarrà vantaggio. Nel corso degli anni la Loggia ha intrecciato legami con il fondamentalismo islamico, con gli ecoterroristi e con varie piccole bande criminali, fornendo loro mezzi dichiarando di volerli aiutare, ma in realtà perseguendo i propri piani attraverso la loro manipolazione. La Loggia è anche legata al nazifascismo, come dimostra il fatto che il vecchissimo gerarca Kurt Galler e suo figlio Hans (fratellastro di Isaia) ne fanno parte. Nel mondo esistono numerose sette e organizzazioni segrete esoteriche, anche più potenti della Loggia, perciò quest’ultima aspira di compiacerle per poter entrare a far parte della Sinarchia mondiale che stanno costruendo. Per celare alla nazione i suoi numerosi scheletri nell’armadio, la Loggia non si fa scrupolo a eliminare chiunque la minacci. I suoi agenti, esperti nell’omicidio e nella dissimulazione, sono abili nel mascherare le loro esecuzioni come suicidi o morti accidentali. Hans, il fratellastro di Isaia, è il responsabile delle operazioni sul campo: in genere si muove sempre circondato da almeno una decina di agenti e, talvolta, è in compagnia anche della letale Cronide.

La Fratellanza è invece un’organizzazione para-massonica che si oppone alla Loggia Nera. La sua rete di contatti è vasta e ramificata e i suoi metodi spesso non si distinguono granché da quelli spietati della Loggia. Nella fiction della serie a fumetti, La Fratellanza conta diverse basi segrete ubicate all’interno di palazzi storici di Bologna e Firenze: Villa Demidoff a Pratolino, Palazzo Pitti, Palazzo Vecchio e il museo Stibbert a Firenze e Porta Saragozza a Bologna. La Fratellanza ha per molti anni coperto Isaia Metus, fuggito dalla Loggia Nera, e ha sfruttato le sue conoscenze per infliggere duri colpi all’organizzazione di Sarah. La Fratellanza rispetta una gerarchia che rimanda alle iniziazioni massoniche e segue fedelmente le profezie di Paracelso riguardo alla “Lacrima di Luna”, anche se il loro vero significato è spesso, volutamente o meno, travisato da coloro che le interpretano. La “Lacrima di Luna” è una sostanza alchemica custodita da tempo immemorabile da una tribù di zingari, a cui apparteneva anche Zveza, la madre di Isaia. Gli effetti che provoca variano a seconda che la si esamini da un punto di vista esoterico o da uno strettamente scientifico; si pensa perciò che possa piegare lo spazio-tempo (ed, eventualmente, riportare chi la usa indietro di pochi attimi come di vari anni) oppure, secondo una visione più razionale, scatenerebbe infatti un’abnorme produzione di dimetiltriptamina (sarebbe infatti un allucinogeno alquanto potente). Di certo, chi ne entra in contatto si trova davanti a eventi spiacevoli o a visioni terrificanti. I nazisti la usavano come additivo per il funzionamento dei fliegender scheiben, i dischi volanti studiati come arma definitiva del Reich, insieme al Mercurio Rosso. Da molti ritenuto soltanto una favola, il Mercurio Rosso è un componente segreto che permette di realizzare ordigni nucleari di elevata potenza distruttiva, e persino armi nucleari a fissione potenziata. È una sostanza così rara, e praticamente impossibile da trovare in commercio, che da anni viene considerata una bufala ideata per ingannare i terroristi di tutto il mondo disposti a spendere grosse cifre per averla. La “Lacrima di Luna”, aggiunta al Mercurio Rosso, è in grado di aumentare notevolmente il già estremo potere distruttivo dell’esplosivo. Questa micidiale sostanza viene trasportata in recipienti detti, per tradizione alchemica, uova di basilisco. Un solo uovo, se subisce una sollecitazione sufficiente, è in grado di polverizzare mezza Roma.

L’ambientazione prevalente della serie è la notte fiorentina, rappresentata a metà tra finzione a attualità. Ma l’azione non si limita al capoluogo toscano, spesso la protagonista è in trasferta a Bologna e Roma. In diverse occasioni la finzione si fonde con il panorama storico e di attualità allo scopo di essere integrato e valorizzato nell’economia della trama.

Davide Longoni