GIULIO GIORDANO… DIABOLIK, MARTIN MYSTÈRE E STEPHEN KING!

Rimarrà aperta sino al 7 novembre prossimo la mostra dal titolo “Diabolik – Enigma al Museo di Palazzo Lanfranchi”, realizzata a Matera dai fumettisti Giulio Giordano e Salvatore Cuffari. L’esposizione è stata inaugurata domenica 2 ottobre, nell’ambito delle iniziative svolte dal “Matera Film Festival” (presieduto da Dario Toma, tenutosi dal 1° all’8 ottobre), in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera che ha sede proprio nel seicentesco Palazzo Lanfranchi.  Nella mostra si possono ammirare le tavole del volume “Diabolik – Il film” (Astorina/Mondadori), grafic novel che i due abili illustratori hanno realizzato in occasione del film di genere giallo dedicato al celebre personaggio inventato sessant’anni addietro dalle sorelle Angela e Lucia Giussani. Ricordiamo che il film è del 2021 ed è stato diretto dai Manetti Bros e interpretato da Luca Marinelli nel ruolo di Diabolik, Miriam Leone nel ruolo di Eva Kant e Valerio Mastandrea nel ruolo dell’Ispettore Ginko.

Vale la pena segnalare che sempre a Palazzo Lanfranchi, accanto alla mostra su Diabolik, si può ammirare la rassegna dedicata alla oramai lunga e brillante carriera di Renato Casaro (potrà essere visionata sino al 31 marzo 2023), cartellonista cinematografico di levatura internazionale. Nell’esposizione è presente, tra l’altro,  il manifesto che Casaro realizzò per il film “Diabolik”, risalente al 1968,  diretto da  Mario Bava.

Ma torniamo al grafic novel “Diabolik – Il film”. In merito abbiamo intervistato il fumettista e pittore Giulio Giordano, giovane artista di Potenza città dove vive e lavora, allievo fra l’altro di uno dei maestri italiani del fumetto, il materano Giuseppe Palumbo, tra i disegnatori di Diabolik. Giulio è anche disegnatore per Bonelli degli albi di Martin Mystère. Tra le opere importanti del suo percorso artistico ha realizzato alcune copertine dei romanzi del Re del brivido Stephen King.

“Anzitutto lasciami dire che sono onorato che la mostra mia e di Salvatore Cuffari si svolga accanto a quella di un grande quale Casaro. E anche per questo ringrazio il “Matera Film Festival” e il Museo Nazionale di Matera. Relativamente al grafic novel quando fui contattato dalla Astorina mi dissero che era in corso la realizzazione di un nuovo film su Diabolik e che sarebbe terminato tra non molto tempo. In contemporanea si voleva far uscire un volume, non il fumetto classico da edicola, ma un cartonato di lusso sul lungometraggio”.

C’E’ STATO UN PARTICOLARE MOTIVO PER IL QUALE  SIETE STATI SCELTI PROPRIO VOI?

Hanno contattato me perché sapevano, era stato riferito dalla Bonelli, che sono abbastanza veloce e dettagliato nel modo di lavorare. Nel caso  c’era appunto una certa urgenza di lavorare su un progetto e il film era già a metà del montaggio, serviva qualcuno abbastanza celere. Così ci siamo messi insieme io e il mio collega Salvatore Cuffari, relazionandoci con i Manetti Bros. La produzione ha voluto che il grafic novel fosse una copia precisa del film quindi ci mandava gli screenshot di scena con le varie indicazioni che noi abbiamo seguito.

COME HAI ORGANIZZATO IL LAVORO CON SALVATORE CUFFARI?

Sì, è abbastanza consolidato questo tipo di rapporto, tra l’altro insieme realizziamo Martin Mystère. Come funziona il nostro lavoro? Io ricevo la sceneggiatura, quindi il primo step lavorativo è il mio, faccio l’impostazione della tavola, lo storyboard, matite e sfondi. Poi lascio a Salvatore i generi dei personaggi da completare, in questo modo è un metodo per procedere celermente.

ORAMAI LAVORI SU MARTIN MYSTÈRE DA PARECCHI ANNI. POSSO CHIEDERTI QUALE PERSONAGGIO  TRA LUI E  DIABOLIK PREFERISCI?

Sono un appassionato di Diabolik sin da piccolo in quanto questo personaggio è sempre piaciuto a mia madre e me lo leggeva sin da piccolo. Devo dire però che Martin Mystère mi entusiasma di più perché racconta avventure con storie sempre molto diverse tra loro.

QUANDO HAI COMINCIATO CON  MARTIN MYSTÈRE ?

Sono oramai quasi otto anni. La prima volta mi chiamarono per realizzare una nuova avventura a colori, era una mini serie a parte in cui egli era più giovane. Adesso invece lavoro proprio per gli albi classici.

HAI ALL’ATTIVO ANCHE ALCUNE COPERTINE DEI ROMANZI DI STEPHEN KING…

Premetto che erano state commissionate a Giuseppe Palumbo, mentore mio e di Gianfranco Giardina, collega per quanto riguarda la scuola di illustrazione Redhouse Lab. Faccio presente che Giuseppe Palumbo ci porta anche delle commissioni, con lui abbiamo realizzato queste copertine che sono delle reinterpretazioni delle copertine classiche dei libri di Stephen King per la Mondadori. In tutto sono cinque dell’edizione italiana per Pickwick/Mondadori: The Body, The Sun Dog, The Mist, The Langoliers e Low Men in Yellow Coats. Tutte create in collaborazione con Giuseppe Palumbo e appunto Gianfranco Giardina.

TRA LE VARIE ATTIVITA’ SEI ANCHE PITTORE E SEI AUTORE DEL MURALES COMMEMORATIVO, PRESENTE AL CAMPOSCUOLA DI POTENZA, DEDICATO AL COMPIANTO GRANDE ATLETA POTENTINO, DONATO SABIA. EGLI NEL 1984 FU CAMPIONE EUROPEO INDOOR NEGLI 800 METRI PIANI A GÖTEBORG IN SVEZIA; FU ANCHE FINALISTA NELLA STESSA SPECIALITA’ ALLE OLIMPIADI DI LOS ANGELES E SEUL. SABIA PURTROPPO E’ SCOMPARSO, PER VIA DEL COVID, DUE ANNI ADDIETRO. COSA HA DESTATO IN TE REALIZZARE QUEST’OPERA?

E’ stata una grande emozione! Donato era molto amato e la sua scomparsa per via della pandemia ha lasciato tutti commossi. La Città di Potenza ha voluto onorare  questo grande atleta dedicandogli un murales. L’Amministrazione comunale voleva la riproduzione del fotofinish della sua vittoria a Göteborg. L’opera è stata inaugurata  alla presenza del sindaco Mario Guarente e dell’assessore allo Sport  Gianmarco Blasi. E’ stata  una cosa doverosa e molto sentita.

COSA AMBIENTERESTI COME FUMETTO O FILM TRA I SASSI DI MATERA?

Sono un amante del “Signore degli Anelli” e mi immagino la Compagnia dell’Anello muoversi nello spettacolare panorama dei Rioni Sassi, della Murgia e dello strapiombo della Gravina. Per me sono scenari davvero magici! Direi che sicuramente a Matera ambienterei una storia fantasy!

Filippo Radogna