BIANCANEVE ON THE SUN – COSMOPOETRY

Il Cosmo, da Leopardi almeno, attraversa il poetare moderno e contemporaneo. A dir la verità, in fondo, tutti i poeti nello scrivere essenzialmente al Mondo, sintesi tra microcosmo e macrocosmo, sono tutti poeti cosmici.

E le Stelle, versi detti  e non detti, sempre brillano nel fare poesia.

In tempi più pop e attuali o storicamente ancora recenti, si può parlare anche di cosmopittura (uno degli ultimi futuristi, Antonio Fiore Ufagrà di Roma), lo stesso Davide Foschi (“Leonardo e la Luna”) e persino Cosmic Music, i vari Kraftwerk, Tangerine Dream, Klaus Shulze, per non parlare dei celeberrimi Pink Floyd di “The Dark Side of the Moon”.

Proprio in poesia, ricordiamo: il poeta Emilio Diedo, lo stesso assai noto anche nell’avanguardia letteraria; Guido Tagliati di Ferrara; come la poetessa Sylvia Forty che ha appena edito l’e-book BIANCANEVE ON THE SUN – COSMOPOETRY (Tiemme Digitali, a cura dello scrittore R. Roversi).

E’ il terzo libro della poetessa, speciale perché in inglese e bilingue (la traduzione nel testo simultanea), dopo “Biancaneve a New York” (2002, Este Edition, cartaceo) e “Biancaneve su Marte” (Asino Rosso, e-book, 2018).

E ora ancora Biancaneve, suo alter ego, una Biancaneve moderna, proiettata nello spazio, in una dimensione anche erotica e esistenziale, tra senso del futuro, leggerezza femminile e psicologica,  anche malinconica.

Il verso libero evoca un volo continuo, lievemente veloce, mai  frenetico, impreziosito da  felici combinazioni, tra parole romantiche e futuribili, quando sarà naturale, vivere nelle “colonie” appunto spaziali o in Navicelle città siderali: una poetica cosmica  destinata a diventare “quotidiana”, dalla Luna a Marte, a Venere, al Sole o (tra secoli) Stelle della Via Lattea.

Sylva Forty, ha scritto “solo” pochi libri, oltre a diversi testi, anche in prosa in opere collettive: quest’ultimo BIANCANEVE ON THE SUN, è un florilegio dai precedenti  leggermente aggiornato, ma  non databili, una parola atemporale e dal futuro, anche per i bambini del futuro, per certo continuum tecnomagico e da cibernetica fata.

Sylvia Forty è nata a Ferrara. Ha pubblicato la raccolta poetica “Biancaneve a New York” (Este Edition), “Biancaneve su Marte” (Asino Rosso eBook) e alcuni testi in “A.A.VV., La prima donna sulla luna” (La Carmelina), libro segnalato da P. Ruffilli in Rai Radio 2; in “AA.VV., Schegge di Utopia” (La Carmelina), libro segnalato da Il Sole 24 Ore. Ha pubblicato diversi testi nelle seguenti collettanee: “AA.VV., Per una Nuova Oggettiività. Libro Manifesto” a cura di S. Giovannini ed altri (Heliopolis, 2011); nella edizione/versione e-book “Urfuturismo” (2014, La Carmelina); in “AA.VV. The Italian Rose 2000” (La Carmelina, 2015) a cura di R. Guerra; “Dizionario della Letteratura ferrarese contemporanea” (Este Edizioni, e-book, 2012) a cura di R. Guerra e P. Bruni); “AA. VV. Futurismo Renaissance…” (D-Editore, e-book, 2016). E’ nipote del celebre commediografo in vernacolo ferrarese Arturo Forti.

Stefania Romito