SCIENZA E FANTASIA: IL SERIAL – PARTE 01

Titolo originale: Science Fiction Theatre

Prima messa in onda U.S.A.: 1955-1957 (dal 5 aprile 1955 al 16 aprile 1957)

Stagioni: 2 stagioni – 78 episodi, colori (la prima serie – 39 episodi) e B/N (la seconda serie – 39 episodi)

Durata: 25 minuti a episodio

Musiche: Ray Bloch e David Rose

Casa di produzione: Ivan Tors Production

Rete televisiva: Syndacation

NOTA

In Italia sono stati trasmessi solamente 26 episodi dal settembre del 1958 al marzo del 1959 dalla RAI e non sono stati mai più replicati.

SCENEGGIATORI

Ivan Tors (23 episodi, 1955-1956)

Stuart Jerome (9 episodi, 1955-1956)

Lou Huston (8 episodi,1955-1957)

Arthur Weiss (6 episodi, 1955-1957)

Doris Gilbert (6 episodi, 1955-1956)

Norman Jolley (5 episodi, 1955-1956)

Lee Hewitt (4 episodi, 1955-1956)

Ellis Marcus (4 episodi, 1955-1956)

Hendrik Vollaerts (4 episodi, 1955-1956)

Jerry Sackheim (4 episodi, 1955)

Robert Smith (3 episodi, 1955-1957)

Robert M. Fresco (3 episodi, 1955-1956)

Tom Gries (3 episodi, 1955-1956)

Sloan Nibley (3 episodi, 1955-1956)

Thelma Schnee (2 episodi, 1955-1956)

Richard Joseph Tuber (2 episodi, 1955-1956)

George Van Marter (2 episodi, 1955)

Meyer Dolinsky  (2 episodi, 1956-1957)

George Asness (2 episodi, 1956)

Peter R. Brooke (2 episodi, 1956)

Joel Rapp (2 episodi, 1956)

Eric Freiwald (1 episodio, 1955-1958)

REGISTI

Herbert L. Strock (19 episodi)

Paul Guilfoyle (15 episodi)

Eddie Davis (13 episodi)

Henry S. Kesler (7 episodi)

Tom Gries (5 episodi)

Jack Arnold (4 episodi)

Leigh Jason (4 episodi)

Leon Benson (3 episodi)

Jack Herzberg (3 episodi)

Alvin Ganzer (2 episodi)

IL PRODUTTORE: IVAN TORS

La serie era prodotta dalla Ivan Tors Production e fu la prima serie prodotta da questa società.

Ivan Tors (Budapest, 12 giugno 1916 – Mato Grosso, 4 giugno 1983) è stato un produttore cinematografico, sceneggiatore e regista ungherese, noto soprattutto per alcune produzioni cinematografiche di genere fantascientifico degli anni Cinquanta e per la sua relazione sentimentale con l’attrice Constance Dowling che sposò nel 1955. Nato con il nome di battesimo di Ivan Lawrence Tors a Budapest, studiò all’Università di Budapest e dopo aver scritto numerose sceneggiature nel suo paese natale, si trasferì negli Stati Uniti poco prima della Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver prestato servizio prima nell’aviazione americana e poi nella Office of Strategic Services (OSS), il precursore della CIA, si appassionò al cinema e si diede alla sceneggiatura di pellicole molto anticonformiste per l’epoca, quali Canto d’amore (1947) e Prego sorrida (1950). Appassionato da sempre al genere fantascientifico, coltivò il sogno di creare pellicole di fantascienza in controtendenza alla cinematografia dell’epoca, incentrata su una visione aggressiva e orrorifica di possibili civiltà extraterrestri, in favore di una visione più legata al realismo scientifico. A tale scopo fondò, insieme all’attore Richard Carlson, la casa cinematografica A-Films, la cui prima produzione fu la pellicola Il mostro magnetico del 1953 per la regia di Curt Siodmak. Nel 1954 produsse la pellicola Attacco alla base spaziale U.S., grazie alla quale conobbe l’attrice Constance Dowling che sposò nel 1955. Nel 1955 fu anche la volta di Esploratori dell’infinito con Herbert Marshall per la regia di Richard Carlson, che dimostra tutta la verve immaginativa di Tors e Carlson, utile spesso a colmare la scarsa disponibilità finanziaria con cui producevano le loro pellicole.

Quando Tors concepì una sceneggiatura in cui si ipotizzava la creazione di un satellite costruito dall’uomo, ciò suscitò la derisione delle maggiori case di produzione cinematografiche. Tuttavia Tors non si diede per vinto e, non vedendo accolto il suo progetto dal cinema, si indirizzò alla televisione, grazie alla quale inaugurò la serie televisiva di fantascienza Scienza e Fantasia (Science Fiction Theatre), con cadenza settimanale, grazie alla quale poté realizzare il suo progetto, insieme ad altre sceneggiature di fantascienza considerate poco appetibili dalle case cinematografiche.

Dopo aver riscosso un notevole successo, Tors progettò una nuova serie televisiva dal titolo Avventure in fondo al mare (Sea Hunt) che iniziò a essere trasmessa dal 1958 e che aveva come protagonista l’attore Lloyd Bridges. Anche quest’ultima serie televisiva ebbe un notevole successo e venne trasmessa fino al 1961. Nel 1963, grazie al notevole successo come produttore della pellicola Il mio amico delfino, tentò di proporre lo stesso personaggio in una nuova serie televisiva in dieci puntate dal titolo Flipper, la cui prima puntata uscì nel 1965. Creò anche The Aquanauts, con Keith Larsen, Jeremy Slate e Ron Ely, poi la serie di fantascienza della NBC L’uomo e la sfida (The Man and the Challenge), interpretato da George Nader e Jack Ging, ed è stato il primo produttore esecutivo di Ripcord. Il successo della nuova serie spinse Tors a concentrarsi su produzioni incentrate su animali come protagonisti, realizzando così la nuova pellicola dal titolo Clarence, il leone strabico del 1965, per la regia di Andrew Marton.

Nel 1966 e fino al 1969 Tors produsse e sceneggiò la serie televisiva composta da 42 episodi Daktari con Marshall Thompson nel ruolo del Dottor Marsh Tracy. Il personaggio era già stato protagonista della pellicola Clarence, il leone strabico, ambientato anch’esso in Africa. Si ispirava al personaggio reale del veterinario A.M. “Toni” Harthoorn e del suo ospedale per animali a Nairobi. La serie annoverava nel cast una giovanissima Erin Moran nella parte dell’orfana Jenny Jones.

Essendo un amante degli animali, Ivan Tors si adoperò per organizzare una fondazione con lo scopo di creare una riserva per proteggere gli animali in estinzione, dando così vita al parco naturale “Africa U.S.A.” in California, per un totale di circa 260 acri.

La sua compagnia di produzione, la Ivan Tors Films, ha fatto le riprese subacquee per il film di James Bond Agente 007: Thunderball (1965). Ha filmato inoltre il suo I conquistatori degli abissi (Around the World Under the Sea, 1966) per la MGM, Daring Game (1968) e L’incredibile casa in fondo al mare (Hello Down There, 1969), diretto da Jack Arnold per la Paramount. Lo studio di Tors ha anche filmato il debutto cinematografico di Soupy Sales in Birds Do It (1966).

Tors fu sposato con l’attrice cinematografica Constance Dowling dal 1955 fino alla sua morte nel 1969. Lui morì 14 anni dopo, otto giorni prima del suo 67° compleanno. Si trovava in quel momento a Mato Grosso, in Brasile, dove stava esplorando la zona per una nuova serie televisiva. Nel 1989 l’Academy of Underwater Arts & Sciences gli ha conferito un NOGI Award in Arts.

LA SERIE

Scienza e fantasia era una serie a episodi in quanto ognuno di essi conteneva una storia con inizio e fine. Il tema principale delle storie era quella di attenersi il più possibile a un altrettanto possibile realtà prendendo spunto da ogni possibile realtà fantastica. In questo modo ha proposto storie sulla telepatia, sui dischi volanti, sui robot, sugli alieni e sui viaggi nel tempo, avvalendosi della consulenza di vari scienziati. Molti degli argomenti trattati o si basavano sulla realtà dei fatti o su ipotesi e proiezioni scientifiche.

Truman Bradley il presentatore, o meglio “il vostro ospite: Truman Bradley” come veniva presentato all’inizio di ogni puntata, era un attore nato l’8 febbraio 1905 a Sheldon, nel Missouri, Stati Uniti. Era noto per Lone Star Ranger (1942), Passaggio a Nord-Ovest (1940) e Treat ‘Em Rough (1942). È deceduto il 28 luglio 1974 a Woodland Hills, Los Angeles, California, USA.

Dopo la realizzazione dei 78 episodi la serie fu interrotta per poi essere rieditata, sempre in Syndacation, con il titolo Beyond the Limits.

Ogni episodio era introdotto da una fanfara di ottoni, archi e legni (probabilmente composta da Ray Bloch, direttore musicale di lunga data di Ed Sullivan), mentre la telecamera carrellava su un laboratorio di scienze. Quindi, Bradley mostrava un semplice esperimento scientifico correlato all’argomento dello show di quella settimana. Le dimostrazioni di Bradley sono state spesso delle messe in scena, ma hanno prodotto comunque risultati coerenti con l’esito dei veri esperimenti. È sempre stato attento a sottolineare che la storia presentata era fittizia; che “non è mai accaduto”. Alla fine del telefilm, salutava lo spettatore rimandandolo all’episodio successivo.

A causa dei budget limitati e degli intensi programmi di produzione degli spettacoli televisivi, la maggior parte dell’apparato scientifico, e non, appare più volte con oggetti di scena visti in episodi diversi con molte funzioni diverse.

(1 – continua)

Giovanni Mongini