FANTASCIENZA STORY 86

L’EPOPEA DELLE SCIMMIE (1967) – PARTE 03

LA FORZA INVISIBILE (The Power)

L’ultimo lavoro della coppia Haskin-Pal è questo singolare film sui poteri della mente tratto da un romanzo di Frank M. Robinson da noi intitolato Troppo Poco. Un gruppo di scienziati che, in un centro di ricerche, studia il metodo di prolungare la vita e di conoscere il grado di sopportazione e di resistenza fisica dell’uomo, si scopre, in una riunione, che fra loro c’è un individuo dotato di poteri paranormali e in grado di controllare le loro menti.  L’antropologo Henry Allson (Arthur O’Connell, 1908 – 1981) è il primo a sospettare decisamente di qualcuno, ma prima di poterlo comunicare ad altri viene posto nella centrifuga del centro ricerca e ucciso avviando la macchina al massimo dei giri.

Il biochimico Jim Tanner (George Hamilton) e un’altra scienziata, Margery Lansing (Suzanne Pleshette, 1937 – 2008) cominciano a indagare seguendo strade ben diverse da quelle usate dall’Ispettore Mark Corlaine (Gary Merrill, 1915 – 1990). Tanner si accorge ben presto che il maggiore sospettato è lui. La sua laurea e il suo curriculum da studioso spariscono misteriosamente e il direttore del centro, il professor N.E. Van Zandt (Richard Carlson, 1912 – 1977) lo fa allontanare.

L’unica traccia che Tanner possiede è un nome: Adam Hart, scarabocchiato su in biglietto da Allson.

Durante questa sua indagine scampa a molti tentativi di omicidio, non così alcuni suoi colleghi presenti alla fatidica riunione come il Dottor Carl Melnicker (Nehemiah Persoff) o come lo stesso Van Zandt, morti in circostanze misteriose. Tanner riesce a scoprire che Van Zandt era entrato in contatto con la misteriosa “forza” allo scopo di assicurarsi il dominio del mondo. Sono rimasti in questo modo solo due altre persone presenti alla fatidica riunione in cui era stato fatto muovere un foglio di carta con la sola forza del pensiero.

Uno di essi, però, Talbot Scott (Earl Holliman) muore dopo un alterco con Tanner. Resta così l’ultimo della lista: Arthur Nordlund (Michael Rennie, 1909 – 1971), con il quale Tanner ingaggia una lotta mentale da cui esce vincitore scoprendo, in questo modo,  che quel giorno fatidico era stato lui a muovere inconsciamente quel foglio e non certo Nordlund, che non si sarebbe mai tradito così stupidamente. La scena finale della “guerra delle menti” è forse la migliore della pellicola con le apparizioni mentali della morte che Nordlund aveva preparato per Tanner. Per il resto il film risulta alquanto discontinuo, malgrado gli interpreti collaudati come Michael (Ultimatum alla Terra) Rennie, Earl Hollman, il cuoco de Il Pianeta Proibito e Gary Merrill, tra gli interpreti de L’Isola Misteriosa, oltre a Richard Carlson (Destinazione…Terra Il Mostro della Laguna Nera, ecc…), veterano del genere fantascientifico.

Una nota di biasimo va all’interpretazione di George Hamilton nel ruolo di Tanner, inespressivo e monocorde oltre ogni limite consentito.

(3 – continua)

Giovanni Mongini