NERO PRESS E I CLASSICI DEL GOTICO

Arrivano tre nuovi e-book per la collana “Infinito” di Nero Press Edizioni disponibili in formato mobi per Kindle ed epub per gli altri lettori a 1,99 euro: stiamo parlando di LA TANA DEL SERPENTE BIANCO di Bram Stoker, IL SENTIERO DEGLI UOMINI PERDUTI di Anna K. Green e LE LEGGENDE DEL CASTELLO NERO (e altri racconti), di Iginio Ugo Tarchetti. Non si tratta di novità assolute, perchè l’editore li aveva già pubblicati su carta e sono disponibili in rete e nelle migliori librerie, ma sono opere certamente imperdibili per tutti i lettori di supporti elettronici, amanti di classici del giallo e del gotico.

Vediamo insieme nel dettaglio queste tre opere a partire da LA TANA DEL SERPENTE BIANCO di Bram Stoker con traduzione di Sergio Vivaldi. Quando Adam Stalton viene richiamato dal nonno nel Derbyshire, in Inghilterra, non può immaginare con quali oscuri e intriganti misteri dovrà confrontarsi. Cosa celano dietro i loro inspiegabili comportamenti l’algida e sensuale “vicina di casa” Lady Arabella o l’oscuro ed enigmatico Sir Edgar Caswal? Dalle leggende druidiche ai riti vodoo, dagli studiosi dell’occulto alle creature infernali, in questo libro ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso grande il nome dell’autore di “Dracula”.

Abraham “Bram” Stoker nacque l’8 novembre del 1847 in Irlanda. Terzo di sette figli, passò gran parte dell’infanzia a letto afflitto da gravi problemi di salute che però sparirono intorno ai sette anni consentendogli poi di crescere e condurre una vita normale. Dopo aver studiato a Dublino, si interessò di giornalismo, scrittura, critica e presto divenne l’assistente personale dell’attore Henry Irving e il direttore economico del Lyceum Theatre di Londra, di proprietà dello stesso Irving. Nonostante la sua produzione letteraria sia molto vasta e variegata – scrisse numerosi racconti per giornali e riviste, oltre che romanzi – il suo nome è legato soprattutto al celeberrimo romanzo “Dracula”, un vero e proprio cult per ogni appassionato di letteratura horror e gotica, ripreso e riadattato in decine di trasposizioni dal cinema ai videogiochi.

Veniamo ora a IL SENTIERO DEGLI UOMINI PERDUTI di Anna K. Green con traduzione di Marialuisa Ruggiero, un altro mistero da risolvere per Miss Butterworth, dopo LO STUDIO CIRCOLARE. Il sentiero del titolo è una strada maledetta, dove scompaiono nel nulla gli sventurati che la imboccano. Nei pochi giorni di permanenza nella casa dell’amica Loreen, Miss Butterworth dovrà venire a capo del mistero che ammanta non solo il sentiero degli uomini perduti, ma anche quella casa così misera e abbandonata a se stessa, dove, a notte fonda, si odono strani rumori, scricchiolii e voci sussurrate.

Anna Katharine Green è stata una prolifica giallista americana a cui il mondo della letteratura, soprattutto nel panorama internazionale, pare non aver riconosciuto il posto dovutole nella storia del romanzo giallo. Il suo esordio nell’ambito della detective fiction è segnato da “Il mistero delle due cugine”, una delle poche opere a essere state tradotte in italiano, a cui seguiranno più di quaranta scritti, tra romanzi e racconti brevi. Le sue storie hanno una spiccata interattività, volta a trascinare il lettore nel gioco del delitto, e i suoi personaggi godono di uno scavo psicologico innovativo nella sua profondità. Acclamata in patria con l’appellativo di The Mother of Mistery e apprezzata da giallisti del calibro di Arthur Conan Doyle – che in una lettera a lei indirizzata auspicherà addirittura di poterla incontrare – e di Agatha Christie – che, con tutta probabilità, si ispirerà alla greeniana Miss Butterworth per costruire il personaggio di Miss Marple –, Anna Katharine Green è ancora semisconosciuta in Italia.

Concludiamo questa carrellata di uscite digitali di Nero Press con LE LEGGENDE DEL CASTELLO NERO di Iginio Ugo Tarchetti, una raccolta di racconti che racchiude l’essenza della narrativa gotica italiana di quel movimento controverso che fu la Scapigliatura, con adattamento e prefazione curate da Luigi Bonaro. Citando dalla prefazione, “la scrittura di Tarchetti si configurerebbe come un racconto del perturbante, volta alla ricerca del macabro, del demoniaco e dell’orrido, esplora la scomposizione estrema della carne e dello spirito, le nevrosi nascoste e attraverso visioni fantastiche estreme alla maniera degli scrittori teutonici contemporanei”. All’interno del volume sono contenuti i racconti “Le leggende del castello nero”, “I Fatali”, “La lettera U”, “Un osso di morto”, “Storia di una gamba”, “Il lago delle tre lamprede”. Queste storie gotiche di Iginio Ugo Tarchetti sono restituite all’attualità linguistica attraverso un editing critico ragionato che lascia intatto il testo originario, rendendolo tuttavia più moderno, fluido e fruibile ai lettori di oggi.

Iginio Ugo Tarchetti fu uno dei più importanti esponenti della Scapigliatura milanese. Anticonformista e tendente alla malinconia e alle fantasie macabre, ha lasciato diverse opere tra romanzi, racconti e poesie. Si tratta in certi casi di opere di critica sociale, spesso supportanti tesi antimilitariste, altre volte di racconti che presentano un certo gusto per il macabro, l’abnorme e il patologico, frutto in particolare della lettura delle opere di Poe e Hoffmann. Il suo capolavoro è però il romanzo “Fosca”, pubblicato postumo e terminato dall’amico Salvatore Farina.

Buona lettura.

A cura della redazione