L’IMPORTANZA DI SAILOR MOON

Un quarto di secolo fa, nel febbraio del 1995, arrivava sulle reti Mediaset Sailor Moon, uno dei grandi successi del momento in Giappone, già noto a chi leggeva le riviste originali dal Paese del Sol levante.

In tempi recenti Sailor Moon ha dimostrato ancora di essere un personaggio iconico, quando ha vinto il sondaggio promosso dal Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza di Torino, per avere una statua nel Parco del Fantastico antistante.

Del resto la storia ideata in manga da Naoko Takeuchi ha dalla sua vari elementi di interesse, ancora importanti oggi, a cominciare dal fatto di aver messo insieme due filoni di fumetti e animazione giapponese fino a quel momento distanti, i guerrieri mistici tipo I cavalieri dello zodiaco e le majokko, ragazze magiche, che dai tempi di Sally la maga a quelli dello Studio Pierrot avevano mietuto successi.

Sailor Moon presenta nella sua lunga storia animata, cinque stagioni più alcuni speciali, vari riferimenti alle fiabe e leggende giapponesi, a cominciare da quella del coniglio sulla luna, ma anche a storie occidentali, dalla Regina delle Nevi al Pifferaio di Hamelin, senza dimenticare i miti classici.

Il mercato inglese e statunitense era stato fino a quel momento molto ostico verso l’animazione giapponese, che era arrivata a spizzico, con adattamenti discutibili (basti pensare a Robotech) e con il grande successo di Akira, ottimo film ma non certo mainstream. Sailor Moon ha aperto la strada al fandom otaku anche a quelle latitudini, rendendolo sempre più globale, e ispirando negli anni varie serie, da Buffy the vampire slayer a Streghe, da She-ra and the princesses of power a Le terrificanti avventure di Sabrina.

Tornando all’Italia, Sailor Moon ispirò una vasta linea di gadget e pubblicazioni, con l’anime comics in uscita per Panini Comics e il manga in una versione apposita per i giovanissimi per la Star Comics, senza contare le bambole e gli oggetti, ora ricercatissimi. Nello stesso tempo favorì anche l’importazione di tantissimo materiale originale, art book, poster, oggettistica, aprendo la strada al moderno collezionismo otaku, grazie anche alle fumetterie e alle fiere del fumetto che stavano venendo fuori.

Sailor Moon stimolò anche la nascita dei cosplayer, fenomeno cresciuto negli anni in vari eventi, consolidando quindi un fandom in cui si mescolavano più generazioni di appassionati. L’interesse per il personaggio e la storia è continuato, lo dimostrano non solo appunto la statua del Mufant, ma anche le nuove pubblicazioni del manga, come l’ultimissima edizione di lusso per Star Comics, ma anche il remake anime Sailor Moon Crystal. Un personaggio quindi iconico ed entrato nell’immaginario collettivo non solo giapponese.

Elena Romanello