CHI LI HA VISTI? 15 – A-MOVIE DI FANTASCIENZA DA RICORDARE

Con il volume CHI LI HA VISTI? 15 – A-MOVIE DI FANTASCIENZA DA RICORDARE (310 pagine; 14,50 euro), Giovanni Mongini e le Edizioni Scudo ci portano alla fine di questa lunga serie di libri dedicati al cinema di serie B dimenticato, ma questa volta ci fanno una sorpresa, cambiando il titolo, spiazzando tutti e dedicandosi a dei veri e propri gioielli della cinematografica fantascientifica, occupandosi di film di serie A da ricordare assolutamente.

Pubblicata nella collana “Omni Saggi”, la serie è dedicata al cinema minore che ha posto le basi della grande stagione del cinema di fantascienza, con pellicole spesso dimenticate, trascurate o passate in secondo piano, ma che di certo non sono sfuggite al Nostro.

Iniziata quasi per gioco, questa raccolta, che presenta i film con le critiche degli esperti, le tante altre curiosità tecniche e umane, fino a spingersi a presentarne intere sceneggiature, è mano a mano divenuta una collezione di cui gli appassionati non dovrebbero fare a meno. Solo che, invece di presentare le cose in modo rigorosamente e noiosamente sistematico, Vanni spiazza di continuo il lettore spostandosi avanti e indietro nel tempo, così creando collegamenti inaspettati e un clima di continua sorpresa.

Ed è proprio con questo spirito ramingo che siamo giunti al volume conclusivo, al grandissimo finale per la collana sul cinema di fantascienza che ci tiene avvinti da più di un anno. “Tuttavia, come ci dice Giorgio Sangiorgi curatore della collana, questa volta siamo decisamente fuori tema! Ma che cinema di serie B! Ma mi faccia il piacere!, direbbe Totò. Qui siamo in presenza dei veri fuori classe del genere (2001: odissea nello spazio, Il pianeta proibito, Ultimatum alla Terra), di veri capolavori cinematografici anche in senso assoluto. Era però una scappatella doverosa! Primo per festeggiare il coronamento di un impresa che, lasciatecelo dire, per i tempi in cui si è sviluppata, è stata davvero eccezionale. Secondo perché, in questa epoca ingorda di immagini ma che crede di saper tutto solo perché tutto si può trovare su internet, anche queste meraviglie rischiano di venire dimenticate”.

Buona lettura.

A cura della redazione