MORTE DI UNA FATINA PERBENE

Con MORTE DI UNA FATINA PERBENE (260 pagine; 12,50 € la versione cartacea; 4,90 € l’e-book) torna Alain Voudì, eclettico scrittore del fantastico creatore della saga di “Trainville”, giusto per citare una delle sue opere più famose.

Stavolta Alain ci propone in un unico volume due romanzi brevi, due nuovi fanta-noir emozionanti e sorprendenti, con l’aggiunta del racconto vincitore del “Trofeo RiLL-Sfida” e premio speciale “Lucca Comics & Games 2016”: il tutto è pubblicato dalle Edizioni dbooks.it di Luigi Lo Forti, con prefazione di Stefano Di Marino, presentazione di Alberto Panicucci e copertina di Maurizio Manzieri ed è stato presentato in anteprima a “Stranimondi 2018”.

Come ci ha raccontato lo stesso autore, “nonostante la presenza di fate e altre creature magiche, si tratta di un urban fantasy molto noir e senza lieto fine (un po’ alla Chandler, per intenderci) in cui si parla di abusi famigliari e lotte per il potere – quindi non leggetelo come favoletta della buonanotte alle vostre bimbe, a meno di non volerle traumatizzare!”.

La MORTE DI UNA FATINA PERBENE, prosegue Alain, “è una storia ambientata in una Genova alternativa dei giorni nostri, in cui le fatine giocano alla Play e chattano tra loro via WhatsApp, gli elfi aspettano la pensione dietro le scrivanie del reparto Vittime Speciali della Questura, i leprecauni guidano taxi in mezzo al traffico e i coboldi tirano a campare dedicandosi al pugilato o improvvisandosi investigatori (falliti). Non un bel posto dove crescere una fatina, date retta a me”.

Quando un autore dalla fantasia raffinata come Voudì ci apre le porte del suo mondo, reale e fantastico al tempo stesso, può succedere di tutto. Per esempio, girando per Genova potremmo imbatterci in Mazza, un coboldo ex pugile reinventatosi investigatore che viene ingaggiato dalla Fata Regina Opal per scoprire chi le ha lanciato la Maledizione che la sta uccidendo. Per risolvere il caso, Mazza dovrà addentrarsi dietro la facciata di severo perbenismo delle Stirpi, e scoprire che nulla è ciò che sembra.

“Frequento fate da un sacco di tempo, e in tutto questo tempo ho imparato due cose:

a) una fata non può mentire;

b) non per questo dice sempre la verità.”

Nemmeno il tempo di riprenderci dal finale di MORTE DI UNA FATINA PERBENE, ed eccoci catapultati nelle atmosfere thriller fantasy de IL SIGNORE DELLE CAPRE. Saliamo allora sulle possenti spalle del nobile drago Furlonio II il quale, accompagnato dal giovane e impulsivo Arturo, suo scudiero e interprete, dovrà ricorrere a tutta la sua capacità di scandagliare i segreti e le emozioni dell’animo umano per scoprire chi ha attentato alla vita della Principessa Anna di Sopracque.

Come dicevamo, il volume contiene anche il racconto TOCCO MAGICO, vincitore del “Trofeo RiLL-Sfida” e premio speciale “Lucca Comics & Games 2016”: quando il cadavere di Antonio Midas, noto faccendiere e piccolo truffatore, viene trovato penzolante dal lampadario dello studio della sua lussuosa villa nei pressi di Alghero, tutto lascia pensare a un semplice suicidio. Ma quando a condurre le indagini viene mandato un Empatico, e per di più uno Naturale come lo sfortunato protagonista di questo racconto, niente è mai semplice.

Alain Voudì nasce a Genova ma vive in giro per il mondo. Grande appassionato di lettura e di scrittura, è stato vincitore o finalista di molti concorsi letterari, tra i quali il “Giallo 24” di Mondadori, il “RiLL”, il “Premio Italia”, lo “Stella Doppia”, il “Premio Hypnos”, il “Robot” e il “Premio Algernon Blackwood”. I suoi racconti sono usciti nel Giallo Mondadori, sulle riviste Robot, Delos Science Fiction Magazine, Fantasy Magazine e Writers Magazine Italia, oltre che su svariate antologie tematiche. Collabora fin dai primordi alle collane e-book di Delos Digital, per le quali firma venticinque titoli che spaziano dalla fantascienza al giallo e dal fantasy all’erotico, oltre alla fortunata serie ucronica “Trainville” (finalista al “Premio Italia” e al “Premio Vegetti” nel 2016), diversi episodi della collana horror “The Tube”, e perfino un paio di apocrifi sherlockiani, tra cui il romanzo “Sherlock Holmes e l’epidemia misteriosa”, basato su una storia vera.

Buona lettura.

A cura della redazione