LE STORIE NERE DI ENRICO LUCERI

Una trama gotica, inquietante, che genera terrore puro. Le storie nere narrate da Enrico Luceri e Sabina Marchesi in “Solo dopo il crepuscolo” (Edizioni Damster, 2016) si svolgono in una tranquilla cittadina, Fano, che si affaccia sul Mare Adriatico. Il luogo è una villetta apparentemente accogliente, con le tendine colorate e il giardino curato,  ma nella quale si celano diaboliche presenze e spaventosi misteri.

E’ stata una serata ricca di emozioni, spunti e riflessioni quella organizzata nei giorni scorsi dalla Libreria Mondadori Store di Laterza (Taranto) che, per il centounesimo incontro del Don Chisciotte Caffè Letterario, ha ospitato lo scrittore Enrico Luceri. Tra i più apprezzati giallisti italiani, Luceri è autore di 25 romanzi, di oltre 70 racconti e diversi saggi, vincitore nel 2008 del Premio Tedeschi con “Il mio volto è uno specchio”, pubblicato nella collana Il Giallo Mondadori.

Ingegnere elettronico nato a Roma ma con origini salentine, l’autore ha iniziato a scrivere all’età di dieci anni. Come modello tra gli scrittori ha Agatha Christie ma anche Piero Chiara, in particolare quello dei “Giovedì della signora Giulia”. E’ un appassionato delle avventure del “Tenente Colombo”, interpretate da Peter Falk, e soprattutto ama scrivere quello che vorrebbe leggere. Le storie scritte con la collega Sabrina Marchesi in “Solo dopo il crepuscolo” sono state pensate da lui  come soggetto.

“E’ un omaggio – ci ha riferito Luceri – al cinema di genere di Pupi Avati che conosco molto bene. Ho pensato di realizzare una trama in cui il giallo si mischia a situazioni horror. Qui ciò che emerge sono le atmosfere. Esse influiscono direttamente sulle tre ragazze che vanno ad abitare in questa casa misteriosa. Tutto è evocativo, foto, oggetti, mobili, quadri di quanto è avvenuto nel passato e che ritorna attraverso inquietanti presenze. Quello che le ragazze scoprono, in una tensione crescente, le contagerà e le risucchierà”.

Il volume, secondo la responsabile del bookstore Marilena Frigiola e la giornalista Antonella De Biasi, che hanno conversato con l’autore, approfondisce gli aspetti psicologici dei personaggi, evidenziando i lati oscuri dell’essere umano. Un testo che, a parere dello scrittore Vito Introna, intervenuto alla serata, si richiama alla letteratura horror di Howard Phillips Lovecraft. Opinione confermata dallo stesso Luceri che ha fatto presente di aver letto e approfondito l’opera dello scrittore americano.

MA COME NASCE LA SCRITTURA DI ENRICO LUCERI?

Principalmente da fatti e ispirazioni personali, anche sogni. In questo senso lo scrittore romano parlando di sé ci ha rivelato come tutto viene influenzato dalla sua personalità che viaggia su due diversi binari: quella privata e quella pubblica del giallista che sono agli antipodi. La  prima è scettica e introversa con poche certezze. La seconda è fiduciosa, cordiale, disponibile e ha molte certezze. Ma la personalità privata “all’apparenza sbiadita” ha un elemento basilare che ispira il giallista, ossia il complesso di persecuzione che porta a creare storie tese a punire sulla pagina chi commette nei suoi riguardi delle ingiustizie.

A QUESTO PUNTO GLI ABBIAMO CHIESTO COME COSTRUISCE LE TRAME…

Ci risponde che crea dei canovacci divisi per capitali molto precisi e dettagliati. “Un po’ sulla scia dei copioni dei film di Dario Argento il quale non si limita a scrivere la sceneggiatura ma scrive tutto il film, ossia ogni scena con tutti i movimenti di macchina e le inquadrature”.

E I PERSONAGGI, COME LI CREA?  PER ESEMPIO IL COMMISSARIO BONOCORE DEL ROMANZO “LE COLPE DEI FIGLI”?

“Tutto deve girare attorno alla storia. I personaggi come Bonocore  devono esserne al servizio come avvenuto per il romanzo “Le colpe dei figli”, che inizialmente doveva esser ambientato a Lecce e poi è stato ambientato a Napoli perché doveva nascere come sceneggiatura per un film. Anche qui le caratteristiche del commissario sono pienamente funzionali alla trama”.

E a proposito di Bonocore, concludiamo con una buona notizia per gli appassionati: lo troveremo nel prossimo romanzo giallo di Enrico Luceri che uscirà, insieme a vari progetti editoriali, il prossimo anno. Un’altra storia, ne siamo certi, che saprà tenerci  con il fiato sospeso!

Filippo Radogna