MISTRAL – L’INVENZIONE DELL’AMORE

Per i vostri regali natalizi, anche se magari siamo un po’ in anticipo, non c’è niente di meglio di un buon libro. E allora vi suggeriamo un romanzo allegorico a cavallo fra lo storico, l’ironico e il fantasy medievale appena pubblicato da Runa Editrice: si tratta di “Mistral – L’invenzione dell’Amore” (304 pagine; 16 euro) di Franco Ferrini, noto soprattutto per essere stato lo sceneggiatore di “C’era una volta in America”, ma anche di moltissime altre pellicole.

Si tratta principalmente di un volume divertente, ambientato in epoca medievale, dove l’Amore – l’amor cortese e cavalleresco – viene finalmente “inventato” e visto in modo ironico e grottesco dallo sceneggiatore che, assieme ai più famosi registi, ha contribuito a rendere grande il Cinema Italiano e Internazionale.

Ci troviamo al Castello di Lacoste, Provenza, 1200 d.C. Una nuova moda sembra diffondersi tra dame e cavalieri: si parla di “Amore-Passione”, di “Donna-Angelo”, “Amore Eterno” e filtri d’amore – come dire eresia, magia nera, paganesimo.

Jaquinot, che è davvero un simpatico animale – ex crociato, zotico e analfabeta, pertanto immune dalle mollezze e lusinghe della Provenza – non si tira certo indietro di fronte a una ricompensa in denaro, quando viene incaricato dal Vaticano di indagare su cosa sia veramente questa nuova invenzione: l’Amore-Passione alla provenzale, che sembra essere opera del Demonio.

Agendo sotto mentite spoglie – non senza collezionare una gaffe dietro l’altra – si mette a indagare tra antri oscuri, pozioni miracolose, intrighi, partite di caccia, giostre, monaci infidi, passaggi segreti, mariti gelosi, ancelle fedeli, leggiadre fanciulle, banchetti, balli, duelli, battaglie, e su tutto il Mistral, il vento impetuoso della Provenza che, al pari dell’Amore, giunge all’improvviso e per il quale non esistono difese, né riparo.

“Mistral – L’invenzione dell’Amore” è un racconto boccaccesco, con il quale Franco Ferrini ci narra, con ironia, l’invenzione dell’Amore.

L’autore è nato a La Spezia nel 1944. Vive e lavora a Roma. Laureato all’Università di Pisa in Lingue e Letterature Straniere con una tesi sullo scrittore e regista cinematografico Alain Robbe-Grillet, ha collaborato tra gli anni ‘60 e ‘70 alla rivista “Cinema & Film” e pubblicato varie monografie su John Ford, Sergio Leone, il già citato Robbe-Grillet etc. Ha lavorato per alcuni festival cinematografici internazionali, per poi diventare sceneggiatore, sia per il cinema che per la televisione. Come tale, ha scritto una cinquantina di film, diretti tra gli altri da Alberto Lattuada, Dario Argento (“Phenomena”, “Opera”, “Trauma”, “Due occhi diabolici”, “La sindrome di Stendhal”, “Non ho sonno”, “Il cartaio”, “Ti piace Hitchcock?”), Lamberto Bava (“Demoni” e “Demoni 2”), Michele Soavi (“La chiesa”), Carlo Verdone, Carlo Vanzina (“Sotto il vestito niente”) e Sergio Leone (“C’era una volta in America”), oltre ad aver scritto e diretto egli stesso un gioiellino come “Caramelle da uno sconosciuto”.

Buona lettura.

A cura della redazione