NICO PARENTE

Appassionato da sempre di horror, tanto da utilizzare il tema per la sua tesi di laurea, Nico Parente si occupa da anni di giornalismo e saggistica di genere, scrive libri, cura il sito “NoSun” e recentemente ha dato alle stampe una splendida monografia dedicata ai quarant’anni del film “L’esorcista”. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo per voi: ecco cosa ci ha detto.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È NICO PARENTE?

Nico Parente nasce il 28 marzo 1986 in provincia di Brindisi e trascorre la sua vita a Lecce. Sin dall’età infantile rimane particolarmente suggestionato e attratto dal panorama horror e fantastico. Il suo approccio con la filmografia argentiana lo segna particolarmente. Laureatosi in Scienze della Comunicazione presso l’Università del Salento con una tesi dal titolo “PROFONDO ROSSO: un’analisi linguistica della filmografia di Dario Argento”, occasione che gli consente per la prima volta di incontrare di persona il suo idolo, prosegue la carriera universitaria a Roma, dove entra in contatto con i massimi esponenti del cinema horror italiano. Nel 2013 pubblica con la casa editrice UniversItalia, per la collana Horror Project, il suo primo saggio “ANTOLOGIA DI UN URLO”, un volume di 430 pagine che passa in rassegna la storia del cinema (ma non solo!) del brivido di casa nostra, dagli albori ad oggi.

COME HAI COMINCIATO A SCRIVERE?

Per caso. Dopo aver incontrato in varie occasioni (meeting, festival, conferenze) i più grandi nomi del cinema horror italiano ed aver raccolto diverse loro dichiarazioni, decisi di mettere assieme tutto questo materiale dando così vita ad “ANTOLOGIA DI UN URLO”. Il mio modo di scrivere pare essere piaciuto e così mi diletto nel portare avanti questa mia passione, di recente dando vita a “L’Esorcista – Quarant’anni dopo” (Il Foglio, 2014).

QUALI SONO STATE LE DIFFICOLTA’ CHE HAI INCONTRATO NELLA STESURA DI QUESTA ANTOLOGIA?

Difficoltà tante, non a caso è stato un lavoro che mi ha impiegato 2 anni! Purtroppo incastrare un simile lavoro con tutti gli altri impegni (studio, impiego, ecc..) non è certo stato facile! Soprattutto è stato difficile, a volte, reperire alcuni nomi e incontrarli. Beh, anche la ricerca della casa editrice non è stata del tutto semplice, ma alla fine sono riuscito in tutto e questo è ciò a cui ambivo sin dal principio.

RECENTEMENTE, COME CI DICEVI, HAI PUBBLICATO “L’ESORCISTA – QUARANT’ANNI DOPO”. CE NE VUOI PARLARE?

Sì, è uscito da pochissimo per la casa editrice Il Foglio. In occasione del 40° anniversario del film di Friedkin, ho pensato di tributare la pellicola “L’Esorcista” dedicandole un volume. Il lavoro è stato molto particolare e ben curato: mi sono posto l’obiettivo di analizzare il dramma di Regan da un punto di vista “psicanalitico” (concedetemi il termine!). Il quesito che mi pongo è se lo strazio di Regan sia realmente riconducibile a una possessione demoniaca o a un complesso inconscio. Sono felicissimo che il lavoro sia uscito per Il Foglio poiché l’editore, Gordiano Lupi, è molto attento alla promozione dei suoi libri e la casa editrice vanta una distribuzione davvero notevole! La prefazione è a cura di Antonio Tentori, noto scrittore e sceneggiatore.

COME TI SEI COMPORTATO NEI CONFRONTI DEL “FILM PIÙ TERRIFICANTE DI TUTTI I TEMPI” E QUALE TIPO DI APPROCCIO HAI DECISO DI INTRAPRENDERE PER AFFRONTARLO?

Ad essere sincero, ho avuto un po’ di timore inizialmente nel dovermi confrontare con un capolavoro di simile portata, ma poi ho voluto portare avanti la mia idea e così ho dato vita a questo nuovo saggio. Credo che quanto contenuto nel mio lavoro possa destare davvero un particolare interesse nel lettore che, per la prima volta, non si trova dinnanzi agli occhi una semplice critica cinematografica, bensì un’analisi che mira a scavare nel profondo dell’animo umano.

IN QUEST’IMPRESA TI SEI FATTO ANCHE AIUTARE DA ROBERTO GIACOMELLI E GORDIANO LUPI: QUAL E’ STATA LA LORO PARTE E COME VI SIETE MOSSI?

Gli amici Giacomelli e Lupi hanno contribuito al mio lavoro curando, il primo, un’analisi tecnica dell’intera saga, mentre il secondo un’appendice sugli esorcistici italiani. Il loro lavoro è stato davvero fondamentale! Non so se avrebbe mai visto la luce senza i loro contributi. Grazie!

DA QUALCHE TEMPO TI OCCUPI ANCHE DEL SITO HORROR “NOSUN”: CE NE VUOI PARLARE?

Certo! Il sito ”NoSun” nasce dalla mia passione per l’editoria, il giornalismo e l’horror. Non c’era modo migliore di amalgamare tutti questi miei interessi se non fondando un magazine di settore.

IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL FANTASTICO, MA SOPRATTUTTO PER L’HORROR. CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

Per me l’horror è qualcosa che va ben oltre l’immaginario e l’iconografico. E’ qualcosa che sviscera l’inconscio umano, vagando in territori che in pochi hanno il coraggio di affrontare. Per questo ritengo che l’horror faccia impressione!

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

Premetto che leggo per lo più saggistica prediligendo, tra gli autori, Antonio Tentori, Fabio Giovannini, Luigi Cozzi, Gordiano Lupi e diversi altri. Sono poi patito di cronaca nera e vicende criminali e mi dedico pertanto ad autori quali Bonini, Bianconi, Zornetta, Lucarelli, ecc. Leggo fumetti (SPLATTER, DYLAN DOG) e magazine settoriali.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?

Adoro l’horror e il thriller italiano dagli anni ’60 a fine anni ’80. Lo splatter non mi entusiasma molto, ma lo seguo. Mi piace molto la tematica che trascende nel metafisico, l’horror psicologico e il giallo che guarda alla vecchia scuola (ho adorato Tulpa!); mi piace l’erotismo contaminato con l’horror e, tra le nuove leve, prediligo James Wan ed Eli Roth.

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Il mio progetto futuro e imminente è conseguire la laurea specialistica, e lo farò con una tesi molto interessante! Non tratterò il cinema, se non di sfuggita, bensì l’ambito criminale. Sogni nel cassetto ne ho diversi: poter prendere parte a una sceneggiatura, scrivere altri volumi, diventare editore e… magari metter su famiglia! Grazie!

GRAZIE A TE E IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO!

Davide Longoni