CRONACA NERA DEL PASSATO

Tra marzo e novembre 2013 si terrà “Cronaca nera del passato”, la prima rassegna letteraria sulla cronaca nera e sui “mostri” del passato, ideata e diretta dallo scrittore Davide Busato e organizzata dall’associazione “Centro Studi Riviera del Brenta”.

L’evento si articola in sei incontri a cadenza mensile, a eccezione dei mesi estivi, con autori che abbiano trattato attraverso le loro pubblicazioni casi storici di cronaca nera.

A ogni appuntamento l’autore racconterà al pubblico il proprio libro e seguirà un dibattito sui temi della ricerca d’archivio e delle fonti storiche.

Oggi esiste un tipo di investigazione condotto sul piano storico, basata sull’analisi di crimini avvenuti nel passato, effettuata sullo studio delle fonti storiche e sui materiali d’archivio. La rassegna nasce con lo scopo preciso di far conoscere l’importanza della ricerca d’archivio e delle fonti per trattare casi di cronaca nera avvenuti nel passato, ma vuole anche suggerire un modo nuovo di conoscere periodi storici lontani dal nostro. Grazie a casi come la saponificatrice di Correggio, lo smemorato di Collegno, Ludwig e altri ancora, si possono leggere pagine importanti della nostra storia.

Il calendario degli eventi 2013 vedrà l’apertura della manifestazione mercoledì 6 marzo alle ore 18.00 con il primo incontro previsto in calendario: Monica Zornetto presenterà il caso Ludwig presso lo Spazio Eventi del Casinò di Venezia. Seguirà una cena a prezzo speciale presso l’Osteria al Volto di Venezia.

Il secondo appuntamento si terrà giovedì 11 aprile alle ore 20.45: Claudio Dell’Orso presenterà il caso Tarnowska presso la Sala conferenze A. Barbiero Centro Direzionale Banca Santo Stefano Martellago Venezia.

Sabato 11 maggio alle ore 18.00 sarà la volta di Fabio Sanvitale che parlerà del caso Girolimoni, presso la Villa dei Leoni a Mira.

Dopo la pausa estiva, si riprenderà sabato 14 settembre sempre alle ore 18.00, di nuovo con Fabio Sanvitale che stavolta presenterà il caso Cianciulli, ancora presso la Villa dei Leoni a Mira.

Venerdì 18 ottobre alle ore 18.00 sarà presente Lisa Roscioni per raccontare il caso dello smemorato di Collegno presso la Sala Convegni Ospedale a Noale.

Infine mercoledì 13 novembre alle ore 18.00 chiuderà la rassegna Patrizia Guarnieri che presenterà il caso di Carlino Grandi presso lo Spazio Eventi del Casinò di Venezia, cui seguirà la cena di chiusura a prezzo speciale presso lOfficina del Gusto a Mestre-Venezia.

Abbiamo avuto il piacere di avvicinare l’organizzatore e scrittore Davide Busato per sapere qualcosa di più su questa iniziativa.

CIAO DAVIDE. ANZITUTTO QUANDO E COME NASCE QUESTA RASSEGNA?

“Cronaca nera del passato” nasce nel settembre del 2012, dopo aver pubblicato con la casa editrice Helvetia un libro sui crimini al tempo della Serenissima, “I Serial Killer della Serenissima”. Davanti a un caffè con la mia socia Paola Sfameni, le sottoposi l’idea. Mi incuriosiva conoscere quali scrittori avessero incontrato le mie stesse difficoltà nel raccogliere materiale d’archivio per divulgare la storia partendo dalle fonti, per coinvolgere maggiormente il pubblico al fine di ricostruire la memoria di un periodo storico e di un preciso luogo. Piacevolmente ho scoperto che ci son stati numerosi autori, così, con l’approvazione di Paola, ho deciso di coinvolgere l’associazione Centro Studi Riviera del Brenta, associazione impegnata da anni nell’organizzazione di eventi, per poter costruire una vera e propria rassegna letteraria dedicata al tema della cronaca nera del passato.

QUALI SONO STATI I CRITERI PER SCEGLIERE GLI AUTORI?

In principio ho pensato di concentrarmi solo sugli autori italiani che avessero trattato casi di cronaca nera italiana. Non mi son dato un limite cronologico e difatti si spazia dal caso di Carlino Grandi della seconda metà dell’Ottocento al caso Ludwig degli anni Ottanta del Novecento. Importante era che si trattasse  di casi sui quali la ricerca delle fonti avesse avuto un ruolo primario, così ho chiesto la partecipazione a Monica Zornetta, Claudio dell’Orso, Fabio Sanvitale, Lisa Roscioni e Patrizia Guarnieri.

PERCHÉ HAI TROVATO COSI IMPORTANTE L’USO DELLE FONTI D’ARCHIVIO?

La fonte scritta è tradizionalmente “la fonte” per eccellenza dello storico. Ma per raccontare una storia oggettivamente, si deve ricorrere al maggior numero di informazioni di “prima mano”, quelle legate all’inchiesta. Ognuno ha il proprio metodo per farlo e questo varia, ovviamente, rispetto al periodo storico durante il quale si son svolti i fatti. Questo è uno dei temi che toccherò all’interno della rassegna.

COME MAI NON PRESENTARE GLI AUTORI E I CASI SOLO IN UNA CITTÀ?

Una delle caratteristiche di questo evento è quello di essere presente in quattro città: Venezia, Mira, Martellago e Noale. La scelta è voluta in quanto credo che molti comuni del Veneto abbiano dei luoghi adatti per eventi simili. L’idea di coinvolgere più realtà e quindi di offrire la possibilità anche di visitare nuovi luoghi, mi piaceva. Un turismo a tema e per questo devo ringraziare i comuni che hanno aderito all’iniziativa.

QUALI SONO STATE LE DIFFICOLTÀ NELL’ORGANIZZAZIONE?

Credo che il problema principale sia sempre quello economico, trovare le risorse per poter invitare gli ospiti. L’idea è stata quella non di chiedere soldi ma servizi e per questo devo ringraziare gli alberghi e i ristoranti che si son messi a disposizione.

UN ANNO DI EVENTI. COME MANTERRAI L’ATTENZIONE SULLA RASSEGNA?

Per questo aspetto ho pensato alla creazione di un blog al quale ci si può iscrivere e si verrà aggiornati sugli eventi. Ma soprattutto grazie a Stefano Soffiato, verranno creati dei video per ogni incontro che serviranno non solo come “trailer” dell’evento passato ma anche come promemoria per quello futuro. Più o meno come le puntate di una serie televisiva. Ovviamente conto molto anche nei siti specializzati come il vostro.

PROSSIMI SVILUPPI?

Se questa andrà bene, il prossimo anno la riproporrò ampliando ad altri comuni e con casi di cronaca nera del passato anche “stranieri”. Inoltre, stiamo ragionando insieme a un altra scrittrice, Emanuela Valentini, per una rassegna letteraria esclusivamente di e-book.

RINGRAZIAMO DAVIDE BUSATO PER L’INTERVISTA E VI RICORDIAMO IL PRIMO APPUNTAMENTO PER IL 6 MARZO ALLE ORE 18.00 PRESSO LO SPAZIO EVENTI DEL CASINÒ DI VENEZIA CON MONICA ZORNETTA E IL CASO LUDWIG.

Monica Zornetta, giornalista e scrittrice, collabora con “Blunotte“, “Galatea“, rivista svizzera di geopolitica e scrive per “Narcomafie”. Ha lavorato per “Il Gazzettino”, è stata corrispondente di RTL 102.5, ha partecipato al libro “Giornalismi e mafie” (Premio Ilaria Alpi). E’ autrice di “A casa nostra. Cinquant’anni di mafia e criminalità in Veneto” con D. Guerretta (2006) B.C. Dalai Editore e “Terrore a nordest” scritto con G. Fasanella e pubblicato nel 2008 per la BUR Biblioteca Universale Rizzoli.

Vediamo nel dettaglio la sinossi del suo libro “Ludwig – Storie di fuoco, sangue, follia”, del quale tra l’altro già abbiamo parlato e che verrà presentato dall’autrice in apertura di rassegna.

Ci sono storie vere più agghiaccianti delle trame di un thriller. Ci sono protagonisti così maledetti da superare la fantasia della più tenebrosa tra le penne. È il caso di Ludwig, la coppia di serial killer che tra gli anni Settanta e Ottanta ha sparso il terrore in Italia e in Germania, massacrando e bruciando chi non corrispondeva ai suoi rigidi criteri morali. L’inquietante nome compare per la prima volta in un volantino pieno di simboli nazisti con cui rivendicava gli assassini di un nomade, di un omosessuale e di un tossico. Poi, si farà vivo altre sei volte, attribuendosi le uccisioni di una prostituta, di tre religiosi e le stragi in un cinema a luci rosse e in un locale notturno tedesco. Le indagini faticano a decollare, ma nel 1984 due insospettabili giovani veronesi, Wolfgang Abel, di nazionalità tedesca, e Marco Furlan, vengono arrestati mentre incendiano una discoteca nel mantovano, con dentro 400 ragazzi. Da quel momento Ludwig smette di uccidere. I due, riconosciuti seminfermi di mente, vengono condannati a 27 anni di carcere. Abel ne sconta 23, Furlan 16. Hanno fatto tutto da soli? O c’è qualche persona importante che i due amici, con il loro silenzio, hanno voluto e dovuto proteggere? Dopo essersi occupata di mafia in Veneto, del boss Felice Maniero e di terrorismo a nordest, con questo libro la giornalista Monica Zornetta tenta di fare luce su una vicenda rimasta per troppo tempo – e per molti motivi – nell’ombra. Quella di Ludwig è una storia diabolica in cui il sangue, il fuoco, il fanatismo nazista si mescolano all’enigma, alla filosofia, all’intelligenza dei suoi protagonisti. Il volume è arricchito dal contributo esclusivo dello stesso Abel (nell’intervista rilasciata all’autrice e nel capitolo “La mia verità”, scritto di suo pugno) e da una serie di testimonianze iconografiche di grande impatto.

E pensate che questo è solo l’inizio.

Non mancate!

Davide Longoni