PUNTO DI NON RITORNO

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: Event Horizon
Anno: 1997
Regia: Paul W.S. Anderson
Soggetto: Philip Eisner
Sceneggiatura: Philip Eisner
Direttore della fotografia: Adrian Biddle
Montaggio: Martin Hunter
Musica: Michael Kamen
Effetti speciali: Neil Corbould e Mark Coulier
Produzione: Jeremy Bolt, Lawrence Gordon e Lloyd Levin
Origine: Usa
Durata: 1h e 32’
 
CAST
Laurence Fishburne, Holley Chant, Sam Neill, Jason Isaacs, Richard T. Jones, Jack Noseworthy, Sean Quinlan, Joely Richardson
 
TRAMA
Siamo nel 2047 e sulla Terra arriva un segnale di soccorso dall’astronave Event Horizon, scomparsa sette anni prima durante il suo primo viaggio e ricomparsa nell’orbita di Nettuno. Per investigare sull’accaduto parte la Lewis and Clark, con a bordo anche il progettista del velivolo ricomparso, che spiega agli altri membri dell’equipaggio che la nave era un prototipo segreto, alimentato da un motore costituito da un buco nero che avrebbe dovuto portare la Event Horizon in un istante dall’altra parte dell’universo, a Proxima Centauri per l’esattezza, ma durante il collaudo l’astronave era sparita nel nulla. Quando i componenti della spedizione giungono a destinazione, scoprono che il dispositivo in realtà ha funzionato in maniera diversa, portando la nave in un’altra dimensione, dominata solo dal caos e dal male, simile all’Inferno. Ricomparendo poi nella nostra dimensione il velivolo ha portato con sé una oscura minaccia che vuole fare impazzire tutti quanti e riportarli indietro nella dimensione infernale. Ma il capitano tenterà il tutto per tutto per salvare più vite possibili.
 
NOTE
Il regista Paul W.S. Anderson è avvezzo ai film fantastici, soprattutto quelli in cui fantascienza e horror sono ben mescolati fra loro: ricordiamo il primo “Mortal Kombat”, ma soprattutto “Alien vs Predator”, la trilogia di “Resident evil” (solo il primo come regista) e l’imminente “Death race”, remake dell’omonimo film di Roger Corman. Tra i suoi prossimi progetti ci sono: “Necropolis”, che uscirà nel 2009 e il quarto capitolo di “Resident evil: Afterlife” (inizialmente si pensava di intitolarlo "Degeneration") che dovrebbe essere pronto nel 2010.
Il compositore Michael Kamen, oltre ad aver lavorato con tantissimi artisti rock (tra cui Pink Floyd, Metallica, Bryan Adams, Queen, Eric Clapton, Aerosmith, David Bowie, Sting, Cranberries e molti altri), ha composto anche parecchie colonne sonore, molte delle quali di genere fantastico: ricordiamo quella degli “X-Men”, di “Highlander, l’ultimo immortale”, de “La zona morta” e di “Brazil”.
Laurence Fishburne ha legato per sempre il proprio nome alla trilogia di “Matrix”, nel ruolo di Morpheus, ma ha spesso recitato in pellicole di genere, come “Nightmare 3” e “Bambola meccanica modello Cherry 2000”.
Sam Neill è un altro attore che abbiamo incontrato frequentemente nelle nostre pellicole preferite: l’abbiamo visto in “Omen 3: conflitto finale”, “Jurassic Park 1 e 3”, “Il seme della follia”, “Avventure di un uomo invisibile” e “L’uomo bicentenario”.
Il principio della Event Horizon, ovvero quello di curvare lo spazio attraverso la creazione di un buco nero artificiale facendo combaciare due punti dell’universo distanti anni luce tra loro, si riconduce alle attuali teorie sui wormholes allo studio da parte di astrofisici di tutto il mondo.
Il nome della Lewis and Clark, l’astronave di soccorso, prende il nome dai due naturalisti americani dell’Ottocento che per primi esplorarono il selvaggio West, riportando al loro rientro parecchie notizie scientifiche di grande interesse.
Il soggetto del film si ispira vagamente all’Inferno della Divina Commedia di Dante e più precisamente al Ventiseiesimo Canto, dove il Sommo Poeta incontra Ulisse, morto per essersi spinto oltre le Colonne d’Ercole, che per gli antichi erano il limite del mondo fisico.
28/08/2008, Davide Longoni