ANOTHER DIMENSION

Vogliamo portare alla vostra attenzione il lavoro indipendente e low budget che il regista Giovanni Toro ha svolto con il suo mediometraggio ANOTHER DIMENSION, un progetto di genere fantastico che omaggia gli anni ‘80 e che è stato realizzato alla vecchia maniera e con tantissima passione… e che naturalmente ha attirato la nostra attenzione.

Iniziamo dalla trama. L’arrivo di uno sciame di meteore nel 1985 ha trasformato il mondo in qualcosa di diverso. Un fuggiasco deciso a vendicare la perdita della moglie, si intrufola in territorio ostile, pronto a colpire a caso due giovani donne all’uscita di un supermercato. Quello che accadrà dopo darà la misura delle profonde trasformazioni che l’umanità ha subito negli ultimi 100 anni…

Realizzato con molta passione e molti sacrifici, senza però tralasciare nulla, ANOTHER DIMENSION “è un film, ci racconta Giovanni, le cui lavorazioni mi hanno impegnato per circa 3 anni e che mi hanno portato a ricoprire più ruoli (sceneggiatore, regista, montatore ed effetti speciali). Si tratta ovviamente di un progetto low budget, ma realizzato come se si trattasse di un film molto più costoso (l’ho realizzato insieme a un collega di studi di cinema con circa 3000 euro). Ha un taglio sci-fi horror e l’idea sarebbe quello di lanciare in seguito eventualmente una serie TV…”.

E poi continua, con il sorriso sulle labbra tipico del vero grande appassionato di genere: “E’ stato un bagno di sangue… fare una cosa di questo tipo, con mezzi vicini allo zero, credimi, è una follia. Eppure ci sono/siamo riusciti e la cosa mi riempie di orgoglio perché se tanto ti dà tanto, pensa un po’ se avessimo avuto gli strumenti giusti e la gente giusta. Di sicuro avremmo realizzato un nuovo Guerre Stellari! Perché alla fine non puoi fare un film ambizioso come questo solo con un vecchio computer e tanta passione… eppure l’ho fatto! E devo dire che mi ha regalato anche molte soddisfazioni. A me pare un bel prodotto… a voi l’ardua sentenza!”.

Scritto e diretto da Giovanni Toro, prodotto insieme ad Angelo Salvi, il film si avvale di un cast composto da Emanuele Barbalonga, Paola Barzi, Germano Di Renzo, Carlo Falconetti, Chiara Laureti e Laura Montanaro, mentre la voce narrante fuoricampo è nientemeno che quella di Luca Ward.

A proposito di questa eccellente partecipazione, Giovanni ci ha confessato: “Luca Ward? È stato un colpo di fortuna! Un amico, dell’amico di un amico lo conosceva. Gli ho sottoposto il progetto e gli è piaciuto, così ha deciso di darci una mano. Se la vita fosse sempre così semplice, staremmo tutti benissimo!”.

Nel cast tecnico figurano anche: alla produzione e progettazione del suono Angelo Salvi, alla fotografia Ruggero Curreri, mentre l’assistente alla regia è stata Sara D’Ottavio. Al make up troviamo invece Silvia Castellucci, ai costumi Marialidia Storace, video e foto di backstage sono opera di Luca De Benedetti e Giorgio Stancati, mentre montaggio, miniature ed effetti speciali dello stesso Giovanni Toro.

Un appunto a parte vogliamo farlo per la colonna sonora e le musiche che sono state realizzate da Zero Call, artista perugino di talento e seguitissimo sui social, che per questo film ha creato una serie di brani perfettamente in linea con le atmosfere di ANOTHER DIMENSION.

“Sono stato un teenager degli anni ’80 e sono cresciuto a merendine e Ralph Supermaxieroe, Battlestar GalacticaSupercarMagnum P.I.GhostbustersGremlinsIndy, SpielbergLucasHe-Man e i dominatori dell’universoGoldrake e chi più ne ha più ne metta, prosegue Giovanni Toro nel raccontarci di sé e del background da cui proviene. Non potevo non omaggiare il mitico decennio con un prodotto tutto mio, uno che ricordasse certe serie TV, certi film, le VHS, i mitici anni Ottanta americani! La forza di ANOTHER DIMENSION sta sicuramente nel voler imitare in qualche modo proprio taluni prodotti cinematografici e televisivi degli anni Ottanta. In parte c’è riuscito, ma che fatica! Per una produzione low budget come la nostra, creare le scenografie del film è stato un vero incubo. Ma si sa, di necessità si fa virtù e quindi via alle soluzioni inventate (con creatività) per creare quello che in realtà non esiste! Ad esempio, il pad di accesso al corridoio di detenzione che si vede verso la parte finale del film è stato realizzato con un… disegno! In pratica sono stati creati dei rettangoli in prospettiva in affinity designer, un programma di grafica vettoriale, al cui interno una serie di infinite fotografie di materiali ferrosi hanno ricreato l’illusione del metallo. Infine sono stati disegnati dei box colorati con l’aggiunta di un effetto glow per imitare l‘alone generato dalle lampadine interne ai pulsanti. Il tutto è stato poi compositato e animato in montaggio. Detta cosi sembra facile…, conclude Giovanni”.

ANOTHER DIMENSION, come ci diceva lo stesso Toro, non è solo un mediometraggio, ma vuole essere un progetto più ampio che si pone come contenitore di storie di mistero, sovrannaturale, soft horror e fantascienza. La punta di diamante del progetto è ovviamente il mediometraggio omonimo, realizzato tra il 2018 e il 2021, che racconta di un virus spaziale giunto a bordo di alcune meteore cadute in un 1985 alternativo: “il basso budget a disposizione, continua nel suo racconto il regista, non ha però permesso di sviluppare ulteriormente la storia, ma ha aperto una finestra su un nuovo universo narrativo, quello appunto di ANOTHER DIMENSION, gettandone le fondamenta. Il racconto relativo al virus è però solo uno dei tanti che si trovano in questo “contenitore” sebbene rappresenti la struttura principale di ANOTHER DIMENSION. L’idea originale prevede che ANOTHER DIMENSION si snodi su tre o quattro episodi, mentre gli altri che costituiscono il contenitore narrativo riguardano temi di diverso tipo – e tutti scollegati tra loro – che hanno a che fare con ufo e alieni, mostriciattoli vari, fantasmi, vampiri e zombie, sparizioni misteriose, dimensioni parallele e così via. Insomma, una sorta di ANOTHER DIMENSION presenta… ANOTHER DIMENSION si vuole però ergere ad essere anche un contenitore transmediale e polivalente. Non solo quindi audiovisivo. Così, oltre alle sue aspirazioni “cinematografiche e/o televisive”, intende incarnarsi anche su libri gioco, romanzi e fumetti (giusto per citarne alcuni)”.

E così l’instancabile Giovanni Toro ci racconta che “è proprio sul versante fumetto che stiamo lavorando a una graphic novel – con l’apporto di Marcello Bondi (sceneggiatore) e Salvatore Coppola (disegnatore) – che racconta di come la pandemia prese piede nel 1985 e di cosa accadde all’umanità in quei primi giorni. L’idea è quella di dare un inizio alla storia che poi si vede nel mediometraggio cercando, col tempo, di unire tutti i puntini. Al momento non abbiamo un editore. Forse andremo di crowdfunding o forse no. Ci riusciremo ad espandere il progetto? Non lo sappiamo, ma la voglia di fare qualcosa di bello è molto forte e ce la stiamo mettendo davvero tutta per farlo. Voi però seguiteci, con il vostro aiuto sarete di certo la nostra forza!”… e che la Forza sia con voi!

A cura della redazione