MILANO CRIMINALE – IL SOLISTA DEL MITRA

Direttamente dal libro “Milano Criminale” edito da Marsilio al fumetto per Nicola Pesce Editore, arriva in libreria dalla penna di Paolo Roversi una seconda storia ispirata al romanzo dell’autore mantovano, grazie anche al duo Luigi  Formola e Boris Squarcio: MILANO CRIMINALE – IL SOLISTA DEL MITRA (72 pagine; 9,90 euro), un fumetto noir che, tra realtà e finzione,

Come ha scritto Luciano Lutring, «a quei tempi c’era una Milano più di ringhiera, c’era un approccio di simpatia tra i banditi e i derubati. Perché io mi ricordo che quando andavo in banca a fare una rapina portavo via pure le cambiali e distruggendole, automaticamente, quelli che dovevano pagarle venivano beneficiati».

Milano, anni ’60.

Leandro Lampis è diventato, in breve tempo, il nemico pubblico numero uno. Rapine in grande stile, belle donne e un’attitudine da ladro gentiluomo lo rendono un personaggio leggendario.

I giornali lo chiamano “Il Solista del Mitra”: mette a segno colpi a banche e uffici postali tra Italia e Francia con uno stile inimitabile. Arriva con i suoi uomini, apre la custodia del violino ed estrae il fucile mitragliatore, lo punta all’impiegato e si fa consegnare tutti i soldi. Poi si allontana, senza sparare nemmeno un colpo.

A contrastarlo ci sono i “buoni”, poliziotti che dedicano anima e corpo per assicurare alla giustizia i banditi che infestano le strade di Milano: il commissario Nicolosi, l’uomo che ha sgominato la banda di via Osoppo, e Antonio Santi, lo sbirro che non molla mai.

MILANO CRIMINALE – IL SOLISTA DEL MITRA è un racconto noir tra Milano, la Riviera Romagnola, Costa Azzurra e Parigi, dove si mescolano realtà, cronaca giudiziaria ed eventi iconici degli anni ’60, che ci portano dalla finale di Miss Italia ’64 fino all’inaugurazione della prima metropolitana a Milano (da Lotto a Sesto Marelli).

Questo è il secondo appuntamento con l’adattamento a fumetti del romanzo “Milano Criminale” e parte del dittico della “Città Rossa” che comprende anche il romanzo “Solo il tempo di morire”.

A cura della redazione