LUIGI FORMOLA

Luigi Formola, classe 1986, divide la sua attività fra l’essere musicista, scrittore e comunicatore. Nel 2013 studia sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics di Roma e attualmente, collabora con la NPE, come traduttore (Rambo, Origins of Comics) e autore (Bob Dylan – La risposta è nel vento). Recentemente per Resh Stories lo abbiamo visto alle prese con la prima stagione di RAY OWLERS AND THE RED SPARKS, serie di genere fantastico che mescola fantasy e fantascienza in un sapiente connubio ricco di azione e misteri. Abbiamo incontrato per voi Luigi per poterlo conoscere meglio.

COMINCIAMO CON UNA DOMANDA DI RITO. CHI È LUIGI FORMOLA?

Salve a tutti! Questa è la domanda più difficile. Definire se stessi non è mai semplice: sono uno scrittore, un musicista e un comunicatore. Sono un vorace osservatore di ciò che accade nel mondo. Sono uno scrittore che cerca di raccontare momenti di vita quotidiana. Sono un fan della musica in ogni suo genere e forma e divoro film continuamente per imparare a raccontare in modo sempre nuovo.

COME HAI COMINCIATO A SCRIVERE?

Credo di aver scritto da sempre, sin da bambino. Il mio primo ricordo legato alla scrittura è un racconto con i protagonisti del videogioco “Street Fighter”, la storia era incentrata sul convincere M. Bison ad essere uno dei buoni. Ero un bambino di otto anni e ripensare a quella volontà di trasformare il male in bene mi fa sorridere. In seguito, sono entrato a far parte di una band e per anni ho scritto canzoni, un modo di scrivere totalmente diverso da quello che scoprirò approcciandomi alla narrativa. Il vero punto di svolta, in cui ho iniziato ad affrontare la scrittura in modo serio, è stato il corso di sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics. Dopo quest’esperienza formativa ho capito che raccontare storie era, ed è, ciò che mi fa star bene.

VUOI PARLARCI DELLE TUE PRODUZIONI PRECEDENTI, IN PARTICOLAR MODO DI QUELLE A CUI SEI PIU’ LEGATO?

Oltre al raccontare storie, l’altro elemento imprescindibile della mia vita è la musica. Per questo motivo, ho scritto un fumetto su Bob Dylan e la sua carriera. La combinazione tra musica e racconto a fumetti dona a questo lavoro un posto speciale tra le cose che ho scritto fino ad oggi. “La risposta è nel vento”, che trovate in libreria e fumetteria, è un viaggio onirico e rocambolesco in cui la vita e gli eventi cardine del cantastorie americano si mescolano tra loro.

RECENTEMENTE HAI PUBBLICATO PER RESH STORIES LA STAGIONE UNO DELLA SAGA “RAY OWLERS AND THE RED SPARKS”. CE NE VUOI PARLARE?

Quando ho iniziato a strutturare la storia di Ray, c’è sempre stato un elemento che volevo fosse chiaro e presente sin da subito, ossia l’effetto serie tv. Mi spiego meglio: ogni capitolo di “Ray Owlers and the Red Sparks” termina con un colpo di scena, forte o blando che sia, una sorta di cliffhanger che lega un capitolo all’altro in modo da spingere il lettore a leggere ciò che segue. Questo aspetto è arrivato ancor prima di tutta la trama. Resh Stories, con il suo metodo di pubblicazioni a episodi, è stata la casa perfetta per ospitare Ray Owlers. È un modo di fare narrativa che guarda alla recente fugacità della lettura e allo stesso tempo è un salto nel passato, quando i romanzi e i racconti erano pubblicati a episodi sui quotidiani e riviste.

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE?

Ray Owlers, protagonista del romanzo, si muove in un mondo totalmente buio, in cui è sempre notte e vigono molte regole e limiti imposti dalla Regina Adelia che governa nell’ombra tutta BlackBay Side. Altro aspetto centrale del romanzo sono i “Cicli di vita”: tutta la popolazione vive duecento anni, per cento invecchia normalmente (da bambino ad anziano), per altri cento ringiovanisce fino a morire così com’è venuta al mondo. La difficoltà principale è stata rendere tutto sempre coerente. Una volta chiariti tutti gli aspetti del mondo, è diventato abbastanza semplice procedere nello svolgimento della storia, e, spero, che anche i lettori si sentano parte del mondo che ho creato per Ray. Un mondo complicato ma pieno di continue scoperte.

COSA DOBBIAMO ASPETTARCI DA QUESTA SERIE, QUALI SARANNO I PROSSIMI PASSI TERMINATA LA SEASON ONE?

Ci si può aspettare di tutto! Il mio obiettivo come scrittore è stupire di continuo chi legge “Ray Owlers and the Red Sparks”; procedendo con la storia sarà sempre più chiaro che ogni dettaglio, anche solo accennato, ha una rilevanza fondamentale per la risoluzione della storia. Ray Owlers è una lettura a step, e la prima stagione, o romanzo come dir si voglia, è la base da cui partire per poi ampliare tutto ciò che sarà raccontato. Il primo arco narrativo pone interrogativi e misteri che Ray, insieme alla sua cricca di amici, dovrà svelare e scoprire.

VISTO CHE ULTIMAMENTE CAPITA SEMPRE PIU’ SPESSO DI LEGGERE MOLTI AUTORI, SIA EMERGENTI SIA AFFERMATI, ANCHE IN FORMATO DIGITALE, SECONDO TE QUALE SARA’ IL FUTURO DELL’EDITORIA? VEDREMO PIAN PIANO SCOMPARIRE IL CARTACEO A FAVORE DEGLI E-BOOK O PENSI CHE QUESTE DUE REALTA’ POSSANO CONVIVERE ANCORA PER LUNGO TEMPO?

Il digitale ha la praticità dalla sua parte. Oggi è possibile leggere in digitale da qualsiasi dispositivo, e lo si può fare ovunque. Il punto di forza di questo formato è il rivolgersi anche a un pubblico molto giovane che vede i libri come un peso, non soltanto materiale. Leggere da un dispositivo elettronico, è più semplice in termini di quantificazione. Spesso quando leggo in digitale, divoro più pagine, proprio perché non ho la sensazione di aver sfogliato ripetutamente come in cartaceo. Dall’altro lato, sono, e resterò per sempre, amante del cartaceo. Il libro feticcio è qualcosa che si lega all’esperienza della lettura e ancor più al vissuto delle persone. Per dirne una, ricordo tutti i posti in cui ho portato con me un libro specifico, perché era materialmente e visivamente lì con me. Per questo motivo “Ray Owlers and the Red Sparks” a giugno arriverà anche in cartaceo.

IN QUESTI ANNI DI ATTIVITÀ HAI SEMPRE AVUTO UNA PREDILEZIONE PER IL GENERE FANTASTICO? CHE SIGNIFICATO HA PER TE QUESTA TEMATICA?

Assolutamente no! Mai, e dico mai, avrei pensato di scrivere una storia di genere fantastico, né tantomeno pianificare una serie di più libri su questa tematica. È stato tutto provvidenziale, ho sempre scritto storie fortemente ancorate al reale, al quotidiano, poi, ho fatto vagare la mente e ho detto: “perché no?”… ed è nato Ray Owlers che mescola il mio solito stile con uno che ho strutturato appositamente per questa saga.

VENIAMO A UNA DOMANDA PIÙ GENERALE. DOVE TRAI ISPIRAZIONE PER TUTTE LE TUE STORIE?

Dalla quotidianità, principalmente. Mi piace raccontare la vita nelle sue piccolezze più che nella sua grandezza. Spesso osservo anche le persone che prendono un caffè al bar, ne studio i movimenti, gli sguardi, e immagino una storia legata alla loro vita.

QUALI SONO I TUOI SCRITTORI PREFERITI?

È una domanda difficile, ma alla luce di ciò che detto per il mio amore per i generi diversi, faccio una breve lista di nomi: Jonathan Coe, Nick Hornby, J. K. Rowling (e il suo Robert Galbraith… alter ego dell’autrice della saga di Harry Potter, nda) e immancabile Zio Stephen King.

E PER QUANTO RIGUARDA I FILM CHE PIU’ TI PIACCIONO, CHE CI DICI?

Anche per il cinema ho una predilezione per storie che raccontato formazione e spesso drammi, di quelli che ti spingono a rimetterti in gioco e a riaffrontare la vita a muso duro. Dall’altro lato mi piace la leggerezza, ossia quando le difficoltà della vita vengono raccontate con un tocco di humor e disillusione che non fa mai male. Se dovessi indicare tre titoli direi: “Stand by me – Ricordo di un’estate”, “Mystic River” e “About a Boy”.

ULTIMA DOMANDA, POI TI LASCIAMO AL TUO LAVORO. QUALI PROGETTI HAI PER IL FUTURO E QUAL È IL TUO SOGNO (O I SOGNI) CHE HAI LASCIATO NEL CASSETTO?

Ci sono varie storie in lavorazione. Un fumetto noir di cui sono solo sceneggiatore, su soggetto di un famoso giallista italiano; un’altra storia sempre a fumetti ambientata in Germania negli anni’70, un altro romanzo che arriverà in autunno, e, ovviamente, la seconda stagione di “Ray Owlers and the Red Sparks” che sarà pubblicata da Resh Stories nel 2020. Il mio sogno nel cassetto è: vivere un anno lontano dalla città e dedicarmi solo alla scrittura.

IN BOCCA AL LUPO PER TUTTO!

Davide Longoni