NERO PRESS… DALLO STEAMPUNK ALL’HORROR

Ovunque il fantastico decida di spaziare, state sicuri che Nero Press sarà nelle vicinanze, prova ne sono le ultime uscite di questa agguerrita casa editrice indipendente: stiamo parlando dell’antologia di fantascienza STEAM TALES di vari autori e il romanzo horror CREATURE IMMONDE DA DIMENSIONI OSCURE di Gabriele Piretti.

Ma andiamo con ordine parlando di STEAM TALES (214 pagine; 10,40 euro la versione cartacea e 2,99 quella digitale), pubblicata nella collana “Innesti”, una nuova raccolta di racconti di genere steampunk. Si tratta di dieci storie di autori vari, incentrati su vapore, intrighi e misteri, con la prefazione estratta dal saggio “Vapore, Ingranaggi e Sogni Meccanici – Lo Steampunk e i Nuovi Vittoriani” di Elettra Dafne Infante. Questi gli scrittori coinvolti: Andrea Andreoni, Donato Ruggiero, Diana Colombre (aka Nadia Erre), Maurizio Bongiorno, Fabio Andruccioli, Giuseppe Agnoletti, Jessica Tommasi, Anicka Pasi, Alberto Büchi e Daniele Picciuti.

I racconti, come la cover, realizzata da Cristina Ortolani, sono stati selezionati dal concorso “Steampunk” di Nero Press lanciato nel 2020.

La raccolta nasce da un’idea o, per meglio dire, da un’esigenza: portare a conoscenza del pubblico un genere ancora poco noto come lo steampunk.

Ma cos’è lo steampunk?

Se volessimo definirlo in maniera breve e sintetica potremmo raccontare di una Londra vittoriana nella quale la tecnologia si è evoluta in modo alternativo a quello attuale, facendo un rapido balzo in avanti, fino a creare automi e macchine grandiose, ma sempre incentrati sulle tecnologie del vapore e della meccanica, senza – o quasi – l’impiego di energia elettrica. Una tecnologia avanzata ma dal gusto un po’ rétro.

“Proprio per farvi assaggiare questo “gusto” – e la particolare e variegata offerta di soluzioni narrative tipiche del genere – nasce quest’antologia, ci dicono i responsabili del progetto. In essa, ognuno degli autori selezionati ha saputo affrontare il tema proposto secondo il suo personalissimo punto di vista, cogliendo appieno una delle tante sfumature del mondo steampunk. C’è chi ha mantenuto – anche nel tempo e nei luoghi – l’ambientazione vittoriana, aggiungendovi un tocco tecnologico, chi ha ripreso le vicende di personaggi più o meno noti dell’epoca, chi ancora ha voluto adeguare il genere alla tradizione italiana. Tutti, però, hanno saputo approcciarsi allo steampunk secondo la propria visione del mondo e il proprio stile di scrittura, regalandoci racconti diversissimi seppur riconducibili a un unico filo conduttore. Alla fine della lettura, tutti conosceremo un po’ di più questo mondo meraviglioso e complesso grazie ai racconti nati dalla contaminazione tra la Storia e le fantasie prolifiche e poliedriche dei nostri autori”.

Giusto per darvi un’idea di quello che potrete leggere, eccovi un breve estratto dal racconto “Requiem per un Arlecchino” di Maurizio Bongiorno: “Partite da Soho, poco lontano dal centro, le macchine di Watt stanno cambiando la faccia dell’Inghilterra e del mondo.

Prendono il posto dell’umanità, rubano tempo al tempo e spazzano via antichi mestieri, gestualità passate di padre in figlio, telai e arnesi ormai vetusti come giocattoli per un bambino fatto uomo.

Trasformano chi era schiavo dei padroni in schiavo delle loro macchine”.

Passiamo ora all’e-book CREATURE IMMONDE DA DIMENSIONI OSCURE (236 pagine; 2,66 euro) di Gabriele Piretti, pubblicato nella collana “Insania” e selezionato da una delle ultime “Black Window”, un romanzo che mescola abilmente horror e weird, in una storia strampalata e originale.

Ecco la trama. Diego Scapa è un giovane investigatore privato con un compito all’apparenza semplice: seguire una ragazza. Ma qualcosa non torna, ed è intenzionato a scoprire la verità. Un’avventura surreale aspetta Diego, alla scoperta di oscuri riti e bizzarre creature. Al suo fianco, l’amico Zollo, il drogatissimo Durace e il prete sudicione Lazzaro Fars, un ex accademico del Vaticano che si esprime come un camionista.

Anche in questo caso leggiamo un breve estratto: “Poi apparve Giuda, giunto lì dalla camera da letto dove stava, con buone probabilità, praticando il suo sport preferito: l’ozio. Osservò la scena con la testa obliqua, ma evidentemente non gli parve molto eccitante e se ne tornò in camera.

Quando tutto sembrava perduto la porta di casa si spalancò. I mostri si voltarono verso l’ingresso e un uomo entrò con un balzo nel salotto. Indossava una specie di casco e brandiva un’arma bizzarra, simile a una mitragliatrice, che aveva un’ampolla nera sotto la canna.

«Immonde creature!» urlò.

Fece una piroetta e diede un calcio a Dolph Lundgren, ma il colpo non ebbe l’effetto sperato, perché il bestione rimase immobile e sghignazzò di nuovo come un demente”.

Gabriele Piretti è nato a Roma, dove vive e lavora. Ha un dottorato di ricerca in storia, conseguito con una tesi sulle interpretazioni psichiatriche del misticismo cattolico nell’Ottocento. È docente precario di lettere nella scuola secondaria e si occupa anche di audiodescrizione e adattamento dialoghi. Appassionato e ingordo lettore, scrive da sempre ma con pigra discontinuità. Ha scritto diversi racconti e conta almeno una dozzina di romanzi incompiuti. Ama l’horror, la fantascienza e il fantasy (ma non solo). Odia lavare i piatti e perdere tempo, nonostante quest’ultima cosa gli riesca benissimo.

Buona lettura.

A cura della redazione