MARIA ELISA ALOISI… E IL PREMIO TEDESCHI

“Una Catania sospesa in perfetto equilibrio tra le battaglie in tribunale  e la quiete del mare è l’habitat naturale dell’avvocato Ilia Moncada, capace di coniugare l’astrazione della legge con una sofferta  vicinanza  alle parti in causa, e di fare delle proprie umanissime insicurezze un punto di forza per affrontare le sfide in un  denso intreccio di drammi familiari, rivalità professionali e affari di cuore che ha il ritmo travolgente della vita vera”. E’ questa la motivazione con la quale la redazione del Giallo Mondadori ha assegnato al legal thriller “Il canto della falena” di Maria Elisa Aloisi l’autorevole Premio Tedeschi 2021 per il miglior giallo italiano inedito. Il romanzo è in edicola nella Collana Giallo Mondadori-Oro.

Il riconoscimento è stato consegnato all’autrice lo scorso 26 giugno al Mystfest di Cattolica (Rimini) dal direttore della Collana, Franco Forte. Nella stessa serata sono stati assegnati anche il Premio Alan D. Altieri a Simone Farè, per il romanzo “Il pozzo dei soldati” che sarà pubblicato su Segretissimo Mondadori in agosto (del quale parleremo in una prossima intervista) e il Premio Gran Giallo Città di Cattolica ad Alessandro Di Domizio per il racconto “Fine pena mai”.

Maria Elisa Aloisi ha gentilmente risposto alle nostre domande.

LA PROTAGONISTA DEL TUO ROMANZO, UN GIALLO GIUDIZIARIO, SI CHIAMA ILIA MONCADA, E’ AVVOCATO ED E’ DI CATANIA COME TE.  SVOLGETE GUARDACASO LA STESSA PROFESSIONE. QUANTO TI SOMIGLIA? QUANDO E COME E’ NATA?

Emilia Moncada, Ilia per gli amici, è figlia della primavera del 2020. Ha bussato alla mia porta, si è accomodata in salotto e deve essersi trovata bene perché ha deciso di rimanere. Non mi somiglia tantissimo, abbiamo però una cosa in comune: lo stesso talismano. Anche io, come lei, tengo in tasca tre pietre di calcedonio blu, le pietre che, si dice, aiutarono Demostene a superare la balbuzie e che sono considerate le pietre dell’eloquenza.

…L’ELOQUENZA  E’ UNA QUALITA’ ESSENZIALE PER UN LEGALE. QUALI ALTRE DOTI DEVE AVERE L’AVVOCATO?

Non credo che esista una dote in assoluto nel mio mestiere. Sicuramente la capacità dialettica è fondamentale, ma anche l’empatia, l’attitudine allo studio, l’aggiornamento. I nostri codici, penale e procedura penale, cambiano in maniera drastica di continuo. Un avvocato non conosce la parola fine. E poi deve avere passione e orgoglio per la toga che porta sulle spalle. Questi ultimi due requisiti sono fondamentali e di certo sono quelli che più mi hanno ispirato.

QUANTE  VERTITA’ ESISTONO PER UN AVVOCATO?

Quante verità esistono? Tante, ma questo a prescindere che si eserciti la professione di avvocato. Ogni vicenda giudiziaria è un caleidoscopio di verità. Il processo ha i suoi protagonisti: imputato,  persona offesa, testimoni, giudici, pubblico ministero e avvocato. Ognuno ricostruisce una realtà diversa durante il dibattimento e spesso ogni versione è differente dall’altra.

COME TRASPORTI L’ ESPERIENZA PROFESSIONALE  NELLE TUE OPERE?

L’esperienza forense mi agevola, non c’è dubbio, ma da sempre diritto e letteratura costituiscono un particolare connubio.

“IL CANTO DELLA FALENA” E’ IL TUO PRIMO ROMANZO GIALLO? AVEVI GIA’ SCRITTO ALTRO?

Sì è il mio primo giallo. Da sempre ho avuto la passione per le storie ma ho iniziato a scrivere solo da qualche anno, a luglio 2017 per la precisione. Il primo romanzo che ho scritto “Fiutando il vento” è difficile da collocare in un genere narrativo. L’elemento fantastico è prevalente: è ambientato in Sicilia e ho utilizzato il topos degli animali parlanti.

SEI UNA SCRITTRICE DI GIALLI E SEI SICILIANA. QUANTO TI HA INFLUENZATO ANDREA CAMILLERI? HAI AVUTO MODO DI CONOSCERLO?

Purtroppo non l’ho mai conosciuto ma ho letto ogni sua parola. Tutti i siciliani devono tantissimo ad Andrea Camilleri perché è stato in grado di ridisegnare il ritratto della Sicilia. Le sue storie, le sue descrizioni, i suoi personaggi sono riusciti ad affrancarla dalla mafia e dalla violenza. È stato Camilleri che ha reso possibile il giallo, con il potere evocativo della sua letteratura.

E INVECE COME GRANDI SCRITTRICI DI GIALLI QUALI RIFERIMENTI HAI?

Fin da ragazzina sono una lettrice di Agatha Christie. Quella del giallo classico è peraltro la sfumatura di colore che mi è più affine, rispetto al noir per esempio. Credo sia un’esigenza caratteriale, sono un’ottimista per natura e in qualunque esperienza cerco sempre di cogliere l’aspetto positivo.

IL PREMIO TEDESCHI TI E’ STATO CONSEGNATO AL MYSTFEST DI CATTOLICA LO SCORSO 26 GIUGNO. CHE ATMOSFERA SI RESPIRAVA?

Il 26 giugno 2021, il giorno in cui sono stata premiata sul palco del Mystfest di Cattolica, è sul podio dei giorni più belli della mia vita. Gli altri due non dico quali sono, però tengo presente l’insegnamento di mio padre che vale per tutto: considerare ogni cosa come un punto di partenza.

CHI TRA I TANTI SCRITTORI PRESENTI HAI AVUTO MODO DI CONOSCERE?

Ho conosciuto tanti scrittori che amo molto, ma di sicuro la persona che desideravo incontrare più di chiunque altra era Franco Forte. È stato molto emozionante conoscerlo dal vivo, per me che lo seguo da anni. Franco possiede l’umiltà dei grandi uomini e sa mettere a proprio agio. Per me è un maestro e non solo di scrittura.

CHIUDIAMO CON UNA DOMANDA CHE INTERESSA SEMPRE I LETTORI, COSA STAI PREPARANDO?

Sono in vacanza con Ilia Moncada, ci troviamo alle isole Eolie. Al momento tutto bene ma ho un brutto presentimento, a breve ci sarà un omicidio…

… E SAREBBE INTERESSANTE ANCHE CAPIRE CHI E PERCHE’ LO COMMETTERA’ PER CUI FAREMO ATTENZIONE ALLE PROSSIME MOSSE DEGLI AVVOCATI MARIA ELISA AOLISI E ILIA MONCADA!

Filippo Radogna