AMERICAN GODS

Il nome di Neil Gaiman, scrittore, fumettista, sceneggiatore, è senz’altro uno dei più emblematici tra i maestri del fantastico oggi: una delle sue opere più amate è e resta AMERICAN GODS, diventata negli ultimi anni una serie TV e adesso anche una graphic novel. Non è la prima volta che un romanzo di Neil Gaiman diventa un fumetto, è già successo con “Coraline” e “Nessun dove”, del resto l’autore è la mente dietro alla monumentale epopea di “Sandman”, di cui è iniziata recentemente la nuova serie.

I tre volumi dell’edizione italiana di AMERICAN GODS per Oscar Ink sono realizzati dallo stesso Gaiman in collaborazione con P. Graig Russell e Scott Hampton e seguono la storia originale, con l’aggiunta di schizzi e copertine dell’originale, a raccontare come un romanzo è diventato una storia per immagini sempre su carta.

La storia segue il viaggio on the road ai confini della realtà di Shadow Moon, uscito di carcere dopo una condanna breve, che vede il suo mondo crollargli addosso dopo che sua moglie e il suo migliore amico, con cui avrebbe dovuto costruirsi un futuro lavorativo e personale, muoiono in un incidente, scoprendo allo stesso momento che erano amanti. Shadow è solo, non ha un lavoro, non ha una famiglia, non ha soldi e accetta quindi l’offerta inaspettata dell’enigmatico Wednesday che gli offre di lavorare per lui come autista perché non ha alternative, e questo lo porterà a affrontare un qualcosa che non aveva previsto.

Shadow si troverà presto alle prese con antiche divinità che si sono trasferite oltre oceano, a cominciare dal suo datore di lavoro, che altri non è che Odino, la somma divinità del pantheon norreno. Del resto, si sta preparando una battaglia epica tra le divinità per riconquistare il potere e bisogna trovare alleati e difendersi dai nemici.

AMERICAN GODS conferma la sua forza come storia in qualsiasi mezzo sia raccontata, portandoci in un mondo urban fantasy adulto e dai toni politicamente scorretti e scomodi. Una conferma del talento ovviamente di Neil Gaiman, ma anche di P. Craig Russell, già autore per la Marvel e di varie storie prese dalla letteratura e altre arti e portate in fumetto, come “Elric”, “Il libro della giungla”, “Il flauto magico”, “L’anello dei Nibelunghi” e le fiabe di Oscar Wilde, già collaboratore di Gaiman nel monumentale universo di “Sandman”. Il tutto senza dimenticare Scott Hampton, allievo di Will Eisner e specializzato nel genere fantasy, con vari adattamenti e opere, come “The Books of Magic” dello stesso Gaiman.

Un’opera che merita di stare nelle biblioteche dei fan di Neil Gaiman ma anche di qualsiasi cultore del fantastico, insieme alle altre storie raccontate dall’autore con parole e/o immagini.

Elena Romanello