POP ROBOT

Segnaliamo l’uscita dell’e-book POP ROBOT di Roby Guerra per Asino Rosso.

Che diranno WebMind e gli uomini del futuro agli inventori della Musica elettronica della nuova umanità? Magari, come il the end della saga di R. J. Sawyer, un commosso “Vi ringrazio”!

Essi magari suoneranno persino le stelle con chissà quali laptop quantici… Ma nel secondo fine Novecento mica facile… oggi una sinfonia electro è scaricabile a gamma larga da infiniti siti o basta un nanomacchinario digitale qualunque per comporre qualsivoglia quasi effetto speciale sonoro. All’epoca dei primi Kraftwerk, senza la tecnologia digitale e con sintetizzatori grandi come un salotto, fare una canzone elettronica era come andare sulla Luna con le tabelline a memoria!

“Are we not Men? We are the Robots”!

Non solo i Kraftwerk, anche ad esempio Tangerine Dream e Klaus Schulze, per non parlare dei precursori non pop tipo Stockhausen, ancora – fondamentale per la svolta pop, poi technopop… fino alle successive generazioni – gli stessi Pink Floyd e i Beatles, passando anche per certa new wave elettronica (i Devo, ecc.), gli stessi David Bowie e Brian Eno, ecc, del periodo soprattutto di “Heroes”, gli stessi Depeche Mode… e poi flash  sui più “contemporanei”,  come Chemical Brothers, Orbital, Daft Punk, Air, inclusa anche la “Lady Gaga generation” diversamente “commercial”.

“In sintesi, ci racconta l’editore, la “musica elettronica” nova a suo tempo e secondo noi tutt’oggi come “zeit geist” del Duemila: non un lavoro musicologico, ma nostri schizzi poetico-letterari e futuribili già editi a suo tempo (dal 2009) su diversi magazine on line…”.

Buona lettura.

A cura della redazione