SETTE COLPI DELL’ASSASSINO

Li avevamo conosciuti con il cortometraggio “Ecstasy in the parking”, ora li ritroviamo insieme, ma a ruoli quasi invertiti per la loro nuova fatica, “Sette colpi dell’assassino”: stiamo parlando di Davide Cardelli e Yari Pignotti, che tornano stavolta con un mediometraggio horror molto forte, ma anche ironico a modo suo, che rimanda da una parte a tematiche tipiche degli anni Settanta, mentre dall’altra strizza l’occhio alla nuova produzione splatter degli ultimi anni. Le citazioni sono molte e i riferimenti anche, disseminati qua e là come omaggi e camei, senza troppo interferire, dando semplicemente un tocco in più, una pennellata artistica che nulla toglie al film, ma anzi aggiunge: da “Turistas” a “Dylan Dog”, passando per “Frontiers”, “Lo squartatore di New York”, “La dama rossa uccide sette volte”, le riviste “Fangoria” e “Nocturno”, la saga di “Saw”, “Venerdì 13” e, soprattutto, “Hostel”. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!

Ma scendiamo nel dettaglio. Il film, della durata di 47 minuti, è stato scritto e diretto da Yari Pienotti e prodotto da Davide Cardelli. Tra gli attori troviamo Davide Cardelli, Carlo De Angelis, Marco Cetroni, Alessandra Lazzarini, Massimo Marchetti, Dario Marchetti, Francesco Aceti, Sara Palma. Il direttore della fotografia (anche nella parte dell’assassino) è Carlo De Angelis.

Ci racconta Davide Cardelli: “Il soggetto di “Sette colpi dell’assassino” è nato inizialmente per essere un finto trailer da inserire nel precedente film di Yari Pignotti “Grindhouse: Evil Fly”, opera sulla falsariga di Tarantino e Rodriguez. Le idee buttate giù furono talmente tante che il regista decise di trasformarlo in un vero e proprio mediometraggio. Abbandonammo il concetto del “Grindhouse” concentrandoci di più sul thriller/splatter d’autore, pur mantenendo alcune caratteristiche tipiche dei nostri amati B-Movies.

“Sette colpi dell’assassino” è un opera che sfiora il NO-Budget, e dobbiamo ammettere che siamo molto fieri di quello che abbiamo realizzato con così pochi mezzi a disposizione. Questo rapporto tra qualità/mezzi lo rende un film indipendente quasi da record. Yari Pignotti ha scritto l’intera storia, eccetto la sequenza del trapano, che ho scritto e diretto io per dare quel tocco di ironia che caratterizza da sempre le mie produzioni. Siamo stati combattuti molto per la scelta delle situazioni ironiche, non volevamo un prodotto troppo serio, ma neanche troppo burlesco, per questo motivo sono nate anche lievi discussioni sul set, ma alla fine penso che siamo riusciti a trovare un giusto equilibrio.

 ”Sette Colpi Dell’assassino” ha un cast più variegato rispetto alle precedenti opere in cui ad apparire sullo schermo ero quasi sempre io. Abbiamo coinvolto diversi attori, tra cui la famiglia e la settima vittima. Inoltre il cast tecnico si è arricchito della collaborazione del fotografo marchigiano Carlo De Angelis nel doppio ruolo di direttore della fotografia e assassino! Mentre con Yari Pignotti c’è un sodalizio che va avanti da sette anni. Il tutto iniziò con una collaborazione per un PESSIMO cortometraggio del 2003 (che non verrà mai pubblicato!). Dopo quel corto numero “0″, e una serie di produzioni per conto nostro, collaborammo di nuovo insieme nel 2007 per le riprese del mio “Ecstasy In The Parking”. Da lì in poi la collaborazione è più o meno continuativa.

Abbiamo dedicato il film a tutti gli appassionati di horror splatter all’italiana (anche se nell’opera ci sono pure omaggi a registi internazionali), in particolar modo agli amanti del gore più estremo. Il film è anche una sorta di divertita presa in giro al genere torture-porn stile “Hostel”, opere che spesso vengono etichettate come film estremi ma che poi si riducono a mostrare qualche scena forte negli ultimi minuti e niente più.  Il nostro film mostra 40 minuti di splatter su 47! O lo si ama o lo si odia a morte!”.

Buona visione… se ci riuscite!

Davide Longoni