DISCESA IN EGITTO

Le Edizioni Hypnos pubblicano e riportano in Italia uno dei più grandi scrittori horror del secolo scorso: con DISCESA IN EGITTO (titolo originale: A Descent into Egypt; 92 pagine; 8,90 euro la versione cartacea e 2,99 euro quella digitale) torna infatti nel nostro paese Algernon Blackwood, pubblicato nella collana “Visioni” su traduzione di Elena Furlan e con illustrazione di copertina di Ivo Torello.

DISCESA IN EGITTO è un romanzo breve scritto da Blackwood nel 1914 ed edito per la prima volta in Italia da Edizioni Hypnos. Insieme ad altri suoi quattro racconti, è stato pubblicato per la prima volta nell’antologia “Incredible Adventures”, ristampata nel 2004 da Hippocampus Press. H.P. Lovecraft disse di questa antologia che «…[vi] sono presenti alcune delle migliori storie che l’autore ha prodotto fin ora».

La storia ci racconta di George Isley, animo errabondo e inquieto, che viaggia sino in Egitto alla ricerca di memorie sepolte. Davanti agli occhi del narratore, inizia la discesa nell’oceano di sabbia e nei suoi sbalorditivi e terrificanti ricordi. E l’anima di una civiltà perduta riprende vita, stringendo i protagonisti nelle proprie spire.

Algernon Blackwood (1869 – 1951) è considerato uno dei maestri del weird. Autore di numerosi racconti brevi e romanzi, scrisse anche opere per il teatro. Creatore del “detective dell’occulto” John Silence, è celebre soprattutto per il racconto I Salici, considerato da H.P. Lovecraft il «miglior racconto nella storia della letteratura del soprannaturale». Fu membro della società iniziatica Golden Dawn.

Le Edizioni Hypnos sono una casa editrice milanese nata nel 2010, specializzata in letteratura fantastica e weird, e dedicata al recupero di classici dimenticati e alla scoperta delle nuove voci del weird moderno. Oltre alle proprie collane dedicate a romanzi e racconti, Edizioni Hypnos pubblica HYPNOS, rivista di letteratura fantastica e weird, con articoli, racconti e notizie dal mondo del weird. Dal 2015 è inoltre attivo il blog informativo dedicato al mondo del weird e del fantastico, “Weirdiana”.

Leggiamo un piccolo estratto dal romanzo: “Continuò a parlare della singolarità di quella terra come un semplice nastro di vegetazione lungo l’antico fiume, per il resto rovine, deserto, desolate lande mortali inondate di sole… Sembrava esserci, per lui, un’insolita rivelazione spirituale in quei luoghi dove il Passato sopravviveva con tanta potenza. Parlava quasi come se cancellasse il Presente”.

Per il resto… buona lettura.

A cura della redazione