LA BESTIA DALLE CINQUE DITA E ALTRI RACCONTI DEL FANTASTICO

Vi segnaliamo una nuova uscita per le Edizioni Hypnos: si tratta di  LA BESTIA DALLE CINQUE DITA E ALTRI RACCONTI DEL FANTASTICO (300 pagine; 21,90 € la versione cartacea e 5,99 € quella in e-book) di William Fryer Harvey con le traduzioni di Francesco Lato, Laura Sestri, Riccardo Rabuffi, Barbra Bucci e Giuseppe Lo Biondo e la copertina di Ivo Torello.

Pubblicato nella collana “Biblioteca dell’Immaginario”, il volume (titolo originale: The Beast with Five Fingers and Other Tales) è il primo pubblicato in Italia dedicato a William Fryer Harvey, celebre autore di storie di fantasmi. Contiene in tutto sedici storie del mistero e del soprannaturale, tra cui due classici del fantastico come Calura d’agosto e La bestia dalle cinque dita che dà il nome all’intera antologia. Quest’ultima storia è fra l’altro già nota al grande pubblico per la trasposizione cinematografica del 1946 dal titolo Il mistero delle cinque dita, con Peter Lorre e diretta da Robert Florey.

È forse la superstizione ad aprire le porte del soprannaturale? È semplice sfortuna, o c’è qualcosa di più misterioso dietro l’inquietante presenza della signorina Cornelius? Siamo certi che solo nel cervello dell’uomo possa risiedere “l’intelligenza”? E se la fine dei nostri giorni fosse già stata decisa, come ci comporteremmo? Ci sarà spazio anche per noi nell’Habeas Corpus Club?

Tra inquietanti presenze femminili, giochi mortali, fantasmi che si annidano nell’ombra del tempo e divertissement letterari, l’inglese William F. Harvey ci conduce in un mondo in cui il mistero si annida dietro l’angolo, in una sorta di “gatto di Schrödinger” del soprannaturale.

Leggiamo dalla postfazione di Claudio Di Vaio: «Il suo stile piano e privo di coloriture ben si adatta a una voce narrante che raramente il lettore percepisce come altra da sé e ciò consente all’elemento soprannaturale di permeare lo spazio del quotidiano in maniera quasi impercettibile. Molti dei racconti di Harvey terminano con una frase a effetto, sovente ironica, che equivale spesso a un anticlimax, quasi a voler chiudere il cerchio della storia, ingabbiando l’elemento irrazionale e fantastico e seminando il dubbio nella mente del lettore. […] La paura non abita più forme mostruose al di fuori di noi stessi, ma si nutre invece dei nostri timori e delle nostre fobie inconfessate, conferendo alla realtà che ci circonda il colore di un oscuro malessere.»

William Fryer Harvey (1885-1937) è considerato uno dei più importanti autori inglesi di storie di fantasmi della prima metà del Novecento, sulla scia dei più famosi M.R. James e Walter de la Mare. I suoi racconti del sovrannaturale sono stati pubblicati durante l’arco della sua vita nelle antologie Midnight House and Other Tales (1910), The Beast With Five Fingers and Other Tales (1928) e Moods and Tenses (1933), mentre postuma è l’ultima raccolta, The Arm of Mrs. Egan and Other Stories, apparsa nel 1951. La sua produzione è caratterizzata da un forte senso del perturbante e dalla sempre maggiore presa di coscienza dell’elemento irrazionale che permea l’essere umano e la realtà che lo circonda.

Buona lettura.

A cura della redazione