GIULIO LEONI… E IL RITORNO DI DANTE ALIGHIERI DETECTIVE

Fra i più prolifici scrittori di mystery storici, Giulio Leoni è una delle penne più interessanti del panorama della narrativa di genere italiana e non solo. Tradotto all’estero con grande successo, il Nostro è anche un grande amico della Zona Morta: ecco perché in occasione dell’uscita del suo nuovo libro abbiamo deciso di ospitarlo ancora sulle nostre pagine.

CIAO GIULIO, E’ DA UN PO’ CHE NON CI SENTIAMO E NEL FRATTEMPO TI SEI DATO DA FARE COME SEMPRE. VEDIAMO DI FARE INSIEME UN RESOCONTO DEI TUOI RECENTI LAVORI: L’ULTIMA VOLTA CHE CI SEI VENUTO A TROVARE ERI IMPEGNATO CON “L’OCCHIO DI DIO”, UN’AVVENTURA SEMPRE STORICO/MYSTERY CON PROTAGONISTA STAVOLTA PERO’ GALILEO GALILEI. COM’E’ ANDATA?

È un racconto che mi ha dato molte soddisfazioni, anche perché mi ha permesso di affrontare un altro periodo storico, diverso da quelli più esplorati. L’età barocca è infatti un’epoca affascinante, ricca di grandi figure e di grandi contrasti politico-culturali, ma che per qualche motivo sembra essere meno frequentata, sia da scrittori che da lettori. Forse per quella sorta di marchio di epoca di decadenza che ancora grava su di essa dai lontani ricordi scolastici. E Galileo è un personaggio che forse meglio di tutti incarna invece il profondo spirito rivoluzionario che la permea sotto l’apparente cerimoniosità dei costumi. Soprattutto il Galileo giovane, che è appunto quello protagonista del “L’occhio di Dio”.

TORNERAI A SCRIVERE DI GALILEO CON UN NUOVO MISTERO DA RISOLVERE?

Per il momento no, anche perché Galileo è stato presente anche in un mio precedente romanzo, “La porta di Atlantide”, non come protagonista ma anche lì con un ruolo di spessore. Ma non è escluso che torni anche lui, prima o poi!

ALTRA TUA PRODUZIONE DEL RECENTE PASSATO E’ LA SERIE DEGLI “M-FILES”, STAVOLTA CON GUGLIELMO MARCONI PROTAGONISTA. ANCHE IN QUESTO CASO TI CHIEDIAMO COME STA ANDANDO IL SERIAL E QUALI SARANNO I PROSSIMI STEP DEGLI AGENTI SEGRETI DI GUGLIELMO MARCONI?

La serie è nata quasi per gioco, pensata come un sorta di passatempo tra un impegno e l’altro di maggior spessore. Sono stato a suo tempo un grande fan degli X-Files televisivi, ed erano anni che pensavo alla possibilità di proporne una versione italiana, ma che non fosse un semplice calco o una parodia. Al contrario, pensavo a qualcosa che, pur mantenendo lo spirito dell’originale, fosse calato in una realtà diversa, ma altrettanto suggestiva. Pensavo all’Italia degli anni Trenta, un periodo in cui, sotto l’apparente tranquillità dei telefoni bianchi, il paese era invece in preda a una tumultuosa trasformazione, crocevia di spie e congiure internazionali, animato da grandi personalità come Marconi e Fermi, ecc. La serie procede bene, per ora in formato e-book su Amazon, cui si sta per affiancare una versione cartacea, ed è giunta ormai al decimo numero. I personaggi si sono moltiplicati, e ormai costituiscono una sorta di famiglia sempre più vasta. In autunno uscirà il primo di una serie di numeri speciali, affidati a scrittori che non fanno parte della redazione originale ma che daranno ancor più slancio alla serie.

E VENIAMO ADESSO ALLA TUA PRODUZIONE PIU’ RECENTE, OVVERO “IL MANOSCRITTO DELLE ANIME PERDUTE”, NUOVA AVVENTURA CON PROTAGONISTA DANTE ALIGHIERI IN VESTE DI DETECTIVE DEL MISTERO. COSA PUOI DIRCI IN MERITO?

In questo nuovo romanzo il Poeta, più che nelle vesti del detective lo ritroviamo in quelle del filologo-congiurato-filosofo-combattente. Come questo sia possibile naturalmente starà al lettore scoprirlo, se avrà la pazienza di seguirmi anche in questa altra avventura. Siamo nel 1304, e Dante è nel pieno di una drammatica e complessa trama diplomatica, volta allo scopo di trascinare i ghibellini del nord Italia in un’alleanza con i fuoriusciti fiorentini per riconquistare Firenze. Ma non trascura i suoi interessi dottrinali: sta cominciando a riflettere su quello che diverrà il De Vulgari Eloquentia, e si interroga su quale fosse la lingua con cui Dio parlò al primo uomo, l’ebraico secondo la tradizione. Ma non c’è forse un’altra lingua, molto più antica, quella con cui Dio maledisse gli angeli ribelli? E c’è qualcuno che forse l’ha udita ancora tuonare?

QUAL È STATA LA PARTE PIÙ DIFFICILE NELLA CREAZIONE DEI PERSONAGGI E DELL’AMBIENTAZIONE DI QUESTO NUOVO CAPITOLO?

A parte le normali ricerche a sostegno della narrazione, in questo romanzo un notevole lavoro mi è stato richiesto dalla ricostruzione della Verona medievale, molto diversa da quella di oggi.

RISPETTO AI PRECEDENTI ROMANZI, DOVE SI COLLOCA QUESTA STORIA?

Ormai Dante, dopo “La crociata delle tenebre” ha conosciuto l’esilio, e come ne “La sindone del Diavolo” la vicenda si svolge in giro per l’Italia, sui passi del poeta esule. In questo caso a Verona, come dicevo, ma anche nella laguna veneta, sulle montagne dell’Appennino, e infine di nuovo alle porte di Firenze.

VISTO CHE COME SEMPRE TI MUOVI IN UN’AMBIENTAZIONE DA UNA PARTE STORICA E DALL’ALTRA DI PURA FANTASIA, QUANTO DI REALE E DI DOCUMENTATO C’E’ IN QUESTO NUOVO LAVORO E QUANTO INVECE DI INVENTATO?

Ah ah, questo non lo saprai mai da me! Come ho già detto “Tutto quello che scrivo nasce da una miscela di realtà e immaginazione, perfidamente mescolate in modo da renderle spero indistinguibili. Essendo convinto che il fine di ogni racconto sia quello insieme di illuminare e confondere, e che in ciò si riassuma la gioia del narrare.”

QUALI SARANNO LE PROSSIME MOSSE DI DANTE ALIGHIERI, SE GIA’ HAI IN MENTE UN PIANO?

Sono incerto, perché sto rimuginando su due storie possibili, che al momento mi sembrano entrambe suggestive. Una ambientata dopo la morte di Arrigo VII, l’altra invece diversi anni prima, di nuovo a Firenze. Per cui il prossimo Dante sarà o un po’ più vecchio di questo, o più giovane. Ma come ti dicevo sono ancora nella fase in cui si inseguono i fantasmi della storia…

ULTIMA DOMANDA. QUALI SARANNO INVECE LE PROSSIME MOSSE DI GIULIO LEONI?

Scrivere nuove storie, immaginando nuovi personaggi e situazioni, ma anche approfondire personaggi già apparsi, ma cui sono particolarmente legato. Sto scrivendo una nuova avventura magico-misteriosa per quella sorta di Personaggio-Io che compare nella “Sequenza mirabile” e ne “La porta di Atlantide”, e dei racconti con Cesare Marni, l’anti-eroe dannunziano apparso in “E trentuno con la morte”, “Il cabaret del Diavolo” e ne “Il testamento del Papa”. E poi… chissà?

GIA’, CHISSA’… NOI INTANTO SIAMO QUA, IN ATTESA DEI PROSSIMI SVILUPPI!

Davide Longoni