CON NERO PRESS… APRILE, DOLCE MORIRE!

Nero Press propone tre nuovi e-book horror della collana “Insonnia”, che vi toglieranno davvero il sonno. Secondo la tradizione popolare questo è il mese migliore per riposare: “Aprile, dolce dormire”, dice il proverbio. “Ma noi crediamo, ci dicono i responsabili della casa editrice, che se leggerete questi titoli prima di prendere sonno, non avrete notti tranquille e ripenserete al detto in modo diverso: Aprile, dolce morire”.

Cominciamo allora questa carrellata “insonne” con “Malaria e zombie” (0,99 euro) di Giovanni Verga e Luigi Bonaro.

E se Giovanni Verga in “Malaria” si fosse riferito a un altro tipo di morbo? A qualcosa di altrettanto spaventoso ma più vicino all’immaginario horror odierno? Se i suoi appestati fossero, in effetti, degli zombie? Luigi Bonaro prova a immaginare come sarebbe stato se Verga avesse avuto una versione differente di “Malaria” (magari nascosta in un cassetto) e unisce al racconto originale la propria verve orrorifica, inserendo ad hoc nella storia alcuni passaggi scritti di proprio pugno. Ecco così che nasce “Malaria e zombie”. Se avete amato Verga, non vi lascerà indifferenti questo riadattamento in cui lo stile risulta quasi invariato rispetto all’originale, ma in cui figura una vicenda decisamente differente da quella che tutti noi conosciamo.

Luigi Bonaro è nato a Copparo (FE), laurea in Antropologia, presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma. Racconti e altri suoi articoli di critica letteraria sono comparsi su varie antologie, riviste e siti remoti del cyberspazio. Nel direttivo di Nero Press Edizioni ha curato la collana “Classici” della casa editrice; dal 2011 conduce una rubrica di critica letteraria, “Radiografie In Nero”, sul portale “Nero Cafè” e sulla rivista “Knife”; cura inoltre una rubrica di narrativa sci-fi/weird su “Skan Magazine”, “Poscritti di Futuro Ordinario”, e una rubrica su “Truefantasy”, “La bottega di Horselover Fat”, che si occupa di vecchi film e libri sci-fi. Collabora poi con varie associazioni culturali. Infaticabile scribacchino e prosivendolo della short story, scrive sci-fi, horror, noir. Nel 2014 pubblica per Edizioni Scudo un libro di sci-fi/paranoid fiction, in e-book, “Fenomenologia Robotica”. Nel 2015 pubblica per Dunwich Edizioni, “Dalla terra alla luna e… Zombie”, un libro in cartaceo/e-book di sci-fi/horror/steampunk, rivisitando un classico di Jules Verne. A ottobre 2015 ha pubblicato “Clowns vs Zombies” scritto a quattro mani con Daniele Picciuti (Nero Press Edizioni). Suoi racconti sono apparsi anche nelle antologie “Scimmiette di Mare Project” (2013), “Deep Love” (2015) e “Jingle Bloody Bells 2” (2016), edite da Nero Press.

Passiamo ora a “Gelo d’aurora” (0,99 euro) di Veronica Cani.

Il Circo Brivido è quanto di più terrificante uno spettacolo circense possa offrire. Numeri a effetto in cui gli “artisti” sfidano la morte, prove con acqua gelida, piranha e serpenti si alternano al centro della pista per spaventare il pubblico. L’unico problema, la cosa che la gente ignora, è che gli “artisti” sono in realtà persone sfruttate, affamate e torturate dal padrone del circo, Karonna, e dai suoi sgherri: Garla, la donna serpente, e Werdel, il nano deforme. La famiglia Smirnenski proviene dalla Bulgaria, il padre Lazar e sua moglie Galina, insieme alle figlie Maria e Zornitsa sono circensi da sempre, ma mai avrebbero pensato che fuggire dal loro paese per approdare in Italia, in cerca di una vita migliore, avrebbe invece segnato il loro destino.

Veronica Cani vive a Iglesias, in Sardegna, dove lavora come docente di lettere in un liceo. La sua produzione tocca vari generi, anche se predilige la narrativa horror, thriller e poliziesca. Citiamo alcuni suoi riconoscimenti giusto per inquadrare il personaggio: nel 2016 vittoria al concorso letterario “Historiae Aegypti – Racconti lungo il Nilo”, con il racconto “Io sono la scandalosa e la magnifica”; terzo posto al “Premio Polidori per la letteratura horror”, con il racconto “Gelo d’aurora”; finalista nel torneo letterario “IoScrittore” della Gems Edizioni con il romanzo storico “Figli del tuono”; nel 2015 vittoria al concorso “Buonanotte e sogni d’horror” con il racconto “Banchetto di Natale” e secondo posto al concorso “Libri in viaggio” con il racconto “Il cammino delle chiocciole”.

Infine vi segnaliamo “Prima della piena” (0,99 euro) di Stefano Telera.

Una montagna aspra e impervia accoglie la famiglia di Luca, ingegnere in cerca di riscatto professionale e umano. L’uomo deve supervisionare la ristrutturazione di una grande diga che protegge la gente della valle dalle piene, nei temibili periodi di pioggia. Ma qualcosa di arcano incombe su quelle alture selvagge e sugli abitanti del luogo. La moglie di Luca – nelle sue esplorazioni tra i boschi per ammazzare il tempo durante le lunghe assenze del compagno – scova varie epigrafi con misteriose iscrizioni latine; riportano antichi esorcismi e circondano il villaggio in un perimetro occulto: una maledizione, un avvertimento per gli incauti o un’arcana protezione per i locali? Mentre la natura si scatena e la piena travolge diga e valle, i misteri finora celati dalle cime isolate si mostreranno in tutto il loro orrore. Una storia di ambientazione tutta italiana che rievoca uno stile e un’ambientazione dal sapore lovecraftiano. Edoardo e a sua moglie scopriranno presto perché.

Quando il lavoro di medico e la famiglia lo consentono, Stefano Telera adora scrivere. Suoi racconti sono stati pubblicati su raccolte antologiche della Ferrara Edizioni (“Vaults” nel 2008, “Shamain” nel 2009 e “Letteraria” sempre nel 2009), della Funfactory (“Fantasy Horror Award”), della Watson (“Horror Storytelling”) e della Nero Press (“Horror Polidori”). È presente inoltre in “365 racconti sulla fine del mondo”, “365 storie d’amore” e “365 racconti di Natale” della Delos.

Buona lettura… se ci riuscite!

A cura della redazione